"The Chosen" arriva in Vaticano: storia di una serie che rivoluziona la vita di Gesù e delle donne
Per la prima volta la storia di Gesù non viene raccontata solo attraverso gli occhi degli uomini: discepoli, profeti, soldati

Il 2 aprile 2025, la Filmoteca Vaticana ha ospitato l'anteprima della quinta stagione di The Chosen, la serie che narra la vita di Gesù con un approccio innovativo. I due episodi sull’Ultima Cena, proiettati davanti a sacerdoti e membri del cast come Elizabeth Tabish (Maria Maddalena), anticipano l’arrivo nelle sale italiane dal 10 al 16 aprile, distribuita da Nexo Digital. Nato come progetto indipendente grazie a una raccolta fondi, il fenomeno globale ideato da Dallas Jenkins vanta oltre 17 milioni di follower sui social e 770 milioni di visualizzazioni, pur restando poco noto in Italia.
Una rivoluzione al femminile con Maria Maddalena
The Chosen si distingue per il ruolo centrale dato alle donne, rompendo con la narrazione maschile tradizionale della vita di Gesù. Elizabeth Tabish, in un’intervista a La Stampa, descrive la sua Maria Maddalena come un simbolo di riscatto: "Ero in un momento buio quando ho accettato il ruolo; la sua trasformazione riflette la mia - ha detto - speranza e rinascita."
Ispirata a Monica Bellucci
Elizabeth Tabish, che ha tratto ispirazione dalla Monica Bellucci di The Passion di Mel Gibson, sottolinea come la serie dia spazio e voce alle donne, rompendo con la visione maschile che ha dominato per secoli. "La storia di Gesù è sempre stata raccontata attraverso gli occhi degli uomini: discepoli, profeti, soldati. The Chosen cambia tutto questo. La mia Maria Maddalena ha lo stesso peso dei discepoli maschili. Gesù la tratta con rispetto, amore e fiducia, mostrando un modello di parità che parla al pubblico di oggi," spiega.
Un successo globale che parla al cuore
La quinta stagione, presentata in Vaticano, è parte di un progetto di sette stagioni, con la sesta già in cantiere. Il successo di The Chosen risiede nella sua capacità di rendere i personaggi biblici umani e attuali. "Facciamo empatizzare il pubblico con figure di duemila anni fa," spiega Tabish. Tradotta in tutto il mondo, la serie unisce culture ed età diverse grazie a emozioni universali come amore e redenzione, conquistando milioni di spettatori.