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Panariello, le memorie di figlio abbandonato dietro la maschera da clown: "Salvato dai miei nonni"

Nessuno conosce la tristezza profonda e le durezze della vita come i comici, la storia di questa arte è piena di personaggi di grande successo che hanno fatto ridere milioni di persone pur portandosi appresso ferite profonde. E Giorgio Panariello lo sa bene, il comico toscano ora in scena col nuovo spettacolo E se domani che riprende le sue tappe dal 4 ottobre a Milano, ma che è tornato a parlare del passato travagliato che fa parte di lui. 

Lo ha fatto a Domenica In, rievocando il trauma di essere stato un figlio, lui e suo fratello Francesco, abbandonato da una madre troppo giovane per poterli crescere e da un padre sparito presto e mai conosciuto. Giorgio è stato cresciuto dai nonni che "hanno colmato ogni mancanza".

Ma non aver mai avuto i genitori è un vuoto che non sparisce mai del tutto. Giorgio fin da bambino si rifugiava nella fantasia, nella comicità e nel sogno di diventare famoso, di essere uno da intervistare ("nel mentre mi intervistavo da solo", ha detto in tv). Crescere in una famiglia così disfunzionale ha lasciato il segno: "Non avendo avuto una famiglia regolare, non sentivo il senso della famiglia in quanto tale. I figli non sono capitati, ma sarei stato un padre meraviglioso". 

L'episodio più doloroso è stato scoprire solo a 12 anni l'esistenza di suo fratello, affidato dalla madre ad un istituto, cresciuto fragile e caduto nella droga fino alla morte nel 2011. La beffa crudele: essere morto non per la droga, da cui si era ripulito, ma per essere stato abbandonato al freddo su una panchina di Viareggio in un momento di malessere. Per quei fatti c'è stato un processo con relative condanne nel 2022. "Era un buono", così l'ha ricordato Giorgio che in sua memoria ha scritto il libro Io sono mio fratello.

La gioia sta nell'aver mantenuto gli amici di sempre, compresi Carlo Conti e Leonardo Pieraccioni, compagni di gavetta nello spettacolo. L'aver comprato con i soldi del suoi successi come comico, la casa di Prato che ancora si gode. E l'avere al suo fianco la bellissima Claudia Maria Capellini, di 25 anni più giovane di lui, in una relazione tenuta il più possibile lontana da gossip e riflettori. 

Le ferite del passato ci sono sempre ma hanno alimentato le gioie di oggi, anche attraverso la comicità con un filo di malinconia, quella che, chissà, Panariello ritrova quando è fuori dal set o dagli studi tv o dal palcoscenico, solo con la quiete della natura in Toscana, dove ripara alla ricerca del relax. 

Foto da Instagram