Rita Dalla Chiesa: "Amo il Capitano Ultimo. In lui rivedo mio padre"
Intervista alla conduttrice e giornalista, figlia del generale ucciso dalla mafia nel 1982. L'anniversario coincide con il gioro in cui è stata tolta la scorta al carabiniere che ha arrestato Totò Riina: "La politica intervenga subito"

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Una combattente nata. Proprio come suo padre Carlo Alberto Dalla Chiesa, che ogni 3 settembre ricorda e commemora con tristezza e grinta da quel terribile giorno del 1982 in cui il generale dei carabinieri, allora prefetto di Palermo, fu ucciso dalla mafia con la moglie Emanuela Setti Carraro. “È difficile per me parlare di mio padre. Lo amavo così com’era, con i suoi limiti e con i suoi meriti, proprio come tutti i padri. Io poi ero una figlia ribella e lui con me ha avuto il suo bel daffare. Di lui mi fa piacere dire che adorava parlare con i ragazzi perché sosteneva che da loro gli arrivava linfa, conoscenza, profondità e leggerezza”.

Amo i carabinieri e amo il Capitano Ultimo
Rita Dalla Chiesa è nella tenuta della Mistica, all’estrema periferia di Roma, in quello che è il sogno divenuto realtà del capitano Ultimo, l’uomo che ha arrestato Totò Riina e che proprio a partire da questo stesso giorno si vede privato della scorta, per un’incomprensibile decisione ministeriale. Così Rita, che di Sergio De Caprio (questo il vero nome del capitano Ultimo) è amica e sostenitrice da tanti anni, ha deciso di combattere perché la scorta gli venga restituita. In nome di suo padre, in nome dei suoi amati carabinieri, in nome della giustizia. “Amo le divise, amo soprattutto quella dei carabinieri. Amo stare in mezzo a loro. E amo il Capitano Ultimo, forse perché in lui in qualche modo vedo alcune cose che aveva mio padre. Mio padre, come Ultimo, non ambiva ai salotti del potere e amava fare del bene senza raccontarlo in giro, nemmeno a noi familiari. La solidarietà verso chi ha di meno. Questi posti a tavola che sbucavano in più ogni 24 dicembre a casa nostra”.
La petizione per i reintegro della scorta a Ultimo
Sulla scorta tolta al capitano Ultimo, per ripristinare la quale è stata promossa una raccolta firme, Rita Dalla Chiesa sostiene che “la politica si deve adoperare per far sì che questa decisione ingiusta e vergognosa venga revocata. In Italia ci sono tante persone che mantengono la scorta nonostante non escano quasi più, nonostante ci si sia dimenticati di loro. Ecco queste scorte andrebbero revocate e dovrebbe invece essere concessa d nuovo a Ultimo. Non dimentichiamo che ha arrestato Totò Riina. Bisogna ricordare. La mafia se lo ricorda. E allora ricordiamocelo anche noi”.

A questo link, la raccolta firme per il Capitano Ultimo:
https://www.change.org/p/l-arma-dei-carabinieri-per-il-reintegro-immediato-della-scorta-al-col-sergio-de-caprio?utm_source=petition_update&utm_medium=email&utm_campaign=featured_news&tk=R94Fq407wa2R6th8rjjfBzGpJ1t5K78_ee5f_LI9sJU