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Robert De Niro a Cannes: Palma d'Oro, lacrime con DiCaprio e fendente a Trump. Che cosa ha detto

Il Grand Théâtre Lumière è un mare di applausi, un'ovazione che sembra non finire mai. Robert De Niro, 81 anni e una carriera che ha scolpito la storia del cinema, riceve la Palma d'Oro onoraria, un tributo alla sua leggenda. A consegnargliela è Leonardo DiCaprio, che con voce rotta dall'emozione lo definisce "un idolo, un modello, un attore che ha ridefinito il nostro mestiere". I due si abbracciano, occhi lucidi, in un momento che sa di passaggio di testimone tra titani. La platea, in piedi per tre minuti interminabili, rende omaggio a un uomo che non è solo Travis Bickle o Vito Corleone, ma un simbolo di umanità e resistenza. 

L'urlo di De Niro: "L'arte spaventa i fascisti"Ma De Niro non si limita a ringraziare. Con la grinta di chi non ha mai taciuto, punta il dito contro Donald Trump, ""il presidente ignorante che "ha tagliato i fondi per le discipline umanistiche, per l'istruzione superiore, e ora annuncia dazi doganali sul cinema semplicemente inaccettabili". "La creatività non ha prezzo, ma a quanto pare può essere tassata", tuona, mentre la sala esplode in un altro applauso. È un grido per la libertà, un invito a non abbassare la guardia:"Questi attacchi non sono solo un problema americano, sono globali. Dobbiamo protestare, votare, agire". Cannes, che da sempre intreccia arte e impegno, trova in lui la voce perfetta per aprire la sua 78ª edizione.
 
Da Taxi Driver a Killers: un legame eterno con Cannes
De Niro ricorda il suo primo Cannes nel 1973, con Taxi Driver, e l’ultimo, cinquant’anni dopo, con Killers of the Flower Moon, accanto a Scorsese e DiCaprio. "Questa è la mia casa" dice, parlando di una comunità che unisce narratori e sognatori. La sua commozione è palpabile quando abbraccia DiCaprio, che lo guarda come un figlio guarda un padre. È una foto destinata a fare storia, un istante che cattura il cuore di un festival che sa ancora emozionare.