"Karate Kid", ritorna il film "cult" e l'eroe è di colore

Chi non ricorda la mitica frase “metti la cera, togli la cera”? Era il 1986 quando uscì nelle sale The Karate Kid (da noi Per vincere domani) con Ralph Macchio, nei panni di Daniel La Russa karateka in cerca di riscatto, e con l’allenatore/saggio Noriyuki “Pat” Morita. Il 3 settembre arriverà nei cinema un nuovo capitolo di The Karate Kid (La leggenda continua), sedici anni dopo il quarto e sfortunato episodio della saga con Hilary Swank, ancora sconosciuta. Questa volta al posto di Macchio c’è il figlio di Will Smith, Jaden, già visto in Alla ricerca della felicità di Muccino, e al posto di Morita il divertente Jackie Chan. Cambiano anche l’età dei protagonisti, le location (ci si sposta da Los Angeles a Pechino) e la mitica frase, verrà sostituita da “metti giacchetto, togli giacchetto”.
Il Karate Kid di colore - Il dodicenne Dre (Jaden) arriva in Cina insieme alla madre, il trasferimento non lo entusiasma affatto. Subito se la deve vedere con i soliti bulli che frequentano le scuole di mezzo mondo. Come potrà difendersi? Cerca di apprendere il kung fu dai corsi televisivi ma non danno buon esito, un giorno però scopre che l’uomo che si occupa della manutenzione del condominio, il signor Han (Chan), conosce benissimo l’arte del kung fu. Inizia così l’avventura cinese del piccolo Dre che si allenerà per imparare una disciplina fondata non solo su calci e pugni. “La storia racconta la vicenda di un maestro e del suo discepolo, ma anche il legame che si crea tra un uomo solitario senza figli e un ragazzo senza padre – dice Chan - all’inizio il signor Han pensa che si tratti solo di aiutare questo bulletto, invece alla fine la sua vita cambierà”.
Un film regalo di mamma e papà - Jaden aveva una passione per il film con Ralph Macchio e per il kung fu, detto, fatto, il padre Will Smith e la madre Jada Pinkett hanno pensato bene di produrre un lungometraggio ad hoc, riadattando la versione classica di The Karate Kid alla generazione moderna. “Il nuovo progetto non poteva essere un remake – ha dichiara il regista Harald Zwart – doveva conservare quei temi ma essere del tutto indipendente dall’originale”. Jaden si è allenato per tre mesi a Los Angeles con Wu Gang, responsabile delle scene acrobatiche dei film di Jackie Chan, e per altri quattro mesi dopo che la produzione si era trasferita a Pechino. Anche Chan è stato in qualche modo il maestro del piccolo Smith, un po’ come lo è stato Han per Dre. “Ogni volta mi insegnava qualcosa di nuovo, come muovermi correttamente, come essere nella scena, come concentrarmi. Era sempre lì con me”, afferma Jaden.