"L'Aquila risorge": alla Perdonanza Cocciante, Zero, Moro e Meta

di Askanews

Roma, 1 set. (askanews) - La musica di Renato Zero, Riccardo Cocciante, Ermal Meta, Fabrizio Moro e I Neri per caso, l'assolo di Gianluca Ginoble, abruzzese doc, in un brano di Elton John. Si è conclusa con il grande evento corale "L'Aquila ritorna: l'abbraccio alla musica e alla cultura", ideato dal Maestro Leonardo De Amicis, la 727ma edizione della Perdonanza Celestiniana, nello splendido scenario della Basilica di Collemaggio all'Aquila.Renato Zero: "Ho visto L'Aquila e ho visto come la vostra capacità di guardare dentro voi stessi, di capire che gente meravigliosa siete, che questa è una terra feconda e generosa".Fabrizio Moro: "Essere in questa città oggi per me ha un senso di rinascita".

Ermal Meta: "Per me è una cosa meravigliosa, perché questa è una terra che ha delle cicatrici ma sono assolutamente coperte dalla forza delle persone. Sono contento di essere qui".Riccardo Cocciante: "Mio padre era di Rocca di Mezzo, abruzzese, ed era doveroso essere qui".A fare da cornice anche Monica Guerritore, Stefano Fresi, e Bianca Guaccero.La manifestazione ha visto in scena 200 orchestrali che si sono esibiti nei vari spettacoli; oltre 30 gli artisti che si sono alternati sui palcoscenici allestiti nelle piazze del Capoluogo abruzzese, tra cantanti, attori, danzatori e conduttori; oltre 1000 il personale tra tecnici, copisti, autori, produzione, maestranze che hanno lavorato alla Perdonanza; 10.000 le persone che hanno celebrato il sacro rito della Perdonanza Celestiniana attraversando la Porta Santa della Basilica di Collemaggio; 12.000 le presenze agli eventi organizzati in occasione del programma culturale che accompagna il Giubileo; tra addetti alla sicurezza, protezione civile e personale sanitario i lavoratori coinvolti sono stati oltre 500. Mentre sono stati 300 i dipendenti comunali interamente assorbiti durante la manifestazione nelle attività organizzative della stessa per far sì che la Perdonanza si svolga al meglio. Una parte del ricavato dello spettacolo sarà devoluto a favore dei lavoratori dello spettacolo che maggiormente hanno risentito dei gravi effetti economici dovuti alla pandemia.