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Stefano De Martino, la bocciatura di Sorrentino per "Parthenope" e il sogno sfumato come segno del destino

Tra i ricordi che il conduttore di Affari Tuoi custodisce c’è un episodio che ancora oggi fa parlare: il mancato debutto cinematografico. Che cosa è successo

Maria Elena Pistuddidi M.E.P.   

Non c’è dubbio: Stefano De Martino è il re delle serate televisive. La sua versione di Affari Tuoi, definita da lui stesso "vintage" per l’addio a smartphone e pacchi metallici, ha conquistato il pubblico con una formula semplice ma irresistibile: empatia, ironia e quel tocco partenopeo che rende ogni puntata un evento. "Quei 7 milioni erano già lì, bisognava solo non farli scappare," ha confessato a Fabio Fazio durante Che Tempo Che Fa qualche giorno fa, con un'umiltà che lo rende ancora più umano. Un successo che ha spiazzato anche i più scettici, come Enzo Iacchetti, che pure attribuisce parte del merito al format. Ma è innegabile: l'ex "Signor Belen" ha saputo dare un’impronta unica, trasformando i pacchi in emozioni e i concorrenti in amici. E non si ferma qui. Dal 28 gennaio 2025 è tornato su Rai 2 con Stasera Tutto è Possibile, un altro programma che porta la sua firma, e il teatro lo reclama con lo spettacolo Meglio Stasera. A soli 35 anni, l’ex ballerino sembra aver trovato la chiave per dominare ogni palco, dalla tv al palcoscenico. Ma il passato, si sa, lascia sempre qualche cicatrice.

"Mi immaginavo già a Cannes con il sigaro"

Tra i ricordi che l'ex ballerino di Amici custodisce c'è un episodio che ancora oggi fa parlare: il mancato debutto cinematografico con Paolo Sorrentino. Il regista premio Oscar, affascinato forse dalla sua presenza scenica e dal suo accento napoletano, lo aveva contattato per offrirgli il ruolo del boss Roberto Criscuolo in Parthenope, il film che ha incantato Cannes e riempito le sale italiane con oltre 4 milioni di spettatori. "Prima mi ha chiamato per il ruolo del boss, poi è scomparso," ha rivelato De Martino in un’intervista a Il Mattino il 28 dicembre 2024. Un aneddoto che ha raccontato anche a Fazio con una punta di autoironia: "Mi immaginavo già a Cannes con il sigaro, ma bene ha fatto Sorrentino a non prendermi, avrei rovinato il film."

La vicenda ha un sapore agrodolce. Stefano, inizialmente titubante ("Gli ho detto che non sapevo recitare"), si era lasciato convincere dal copione e aveva persino preparato il provino con l’aiuto dell’attore Giovanni Esposito. Sembrava tutto pronto, eppure il telefono non ha mai squillato di nuovo. La parte è andata a Marlon Joubert, e quel "poi è scomparso" resta un rammarico che il conduttore porta con sé, un sogno accarezzato e poi svanito, firmato da un maestro del cinema che condivide con lui le radici napoletane.

La bocciatura ad Amici: il primo grande "no"

Non è la prima volta che Stefano inciampa contro un rifiuto. Rewind al 2009: un giovane De Martino, appena ventenne, si presenta ai provini di Amici di Maria De Filippi. Lui, cresciuto tra cassette di frutta e sogni di danza, viene notato da Maria, ma non dai professori. "Mi montai la testa," ha ammesso anni dopo sempre a Il Mattino. I maestri del talent lo bocciano, non vedono in lui il potenziale che invece Maria De Filippi intuisce subito. È lei a scommettere su quel ragazzo dai modi schietti e dal talento grezzo, trasformandolo in un professionista e, col tempo, in una star. Quella bocciatura, però, è stata una ferita che lo ha spinto a dimostrare quanto valesse, un "no" che ha acceso la sua fame di riscatto.

Un talento che non si ferma

Oggi Stefano De Martino è un simbolo di resilienza. Ex cameriere, barista, parcheggiatore, fruttivendolo: la sua storia è quella di chi parte dal basso e arriva in cima, inciampando ma rialzandosi sempre. Il rifiuto di Sorrentino e la bocciatura ad Amici sono solo capitoli di un percorso che lo ha portato a essere uno showman completo, capace di passare dalla danza alla conduzione senza perdere autenticità. "Non voglio abituarmi a questa cosa," ha detto a Fazio, "so che siamo tutti in affitto." Una consapevolezza che lo tiene con i piedi per terra, mentre il pubblico lo acclama e la Rai lo corteggia per progetti sempre più grandi – Sanremo incluso.

Quel no che cambia il destino. O forse no

Eppure, tra i pacchi aperti e gli applausi, c’è quel pensiero fisso: cosa sarebbe successo se Sorrentino non fosse "scomparso"? Forse un giorno lo scopriremo. Per ora, Stefano continua a brillare, dimostrando che anche i "no" possono trasformarsi in una spinta per volare ancora più in alto.

 

 

Maria Elena Pistuddidi M.E.P.   
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