"Un due tre stella! Ora ti posso ammazzare": perché il massacro di Squid Game è un fenomeno mondiale

In streaming da un mese, la serie coreana beffarda, satirica e violenta, sta avendo un successo incredibile. Somiglia alla nostra vita

Il protagonista di Squid Game, e gli uomini mascherati che gestiscono il gioco
Il protagonista di Squid Game, e gli uomini mascherati che gestiscono il gioco

Ci voleva una serie coreana capace di trasformarsi in fenomeno mondiale, la più vista di sempre su Netflix, per ricordarci la malattia in cui tutti noi siamo costantemente immersi. E non parliamo di Covid. Parliamo di debito: il debito ti cresce a fianco, sotto e attorno, il debito non muore mai. Sei tu che muori, perché ti sei indebitato credendo che i meccanismi attentamente studiati attorno al credito agevolato fossero sormontabili. Sbagliavi, perciò muori. Squid Game è l'esecuzione di tutto questo. Con uno stile crudele che, a sorpresa, lo ha reso un programma di enorme successo. Ciao ciao Casa di carta, dunque, la serie spagnola (in realtà piuttosto mediocre) che finora era il fiore all'occhiello della piattaforma di streaming la cui popolarità aumenta a vista d'occhio. 

Giochi senza frontiere e vai col massacro

Segnamoci ordunque questo nome: Hwang Dong-Hyuk. Finora sostanzialmente sconosciuto dalle nostre parti, il creatore di Squid Game ci ha messo anni a sviluppare e far accettare la serie da produttori e distributori. E ora si gode con un sogghigno il "tutti la vogliono" verso Squid Game, talmente potente nel suo successo da aver trascinato in alto i fatturati di un marchio già non trascurabile come Vans, che campeggia ai piedi di diversi dei protagonisti. Forse sorpreso lui stesso di come una serie in streaming, molto violenta proprio nelle scene clou, stia facendo sfracelli presso il pubblico occidentale. Si è parlato a lungo di quanto il film Parasite possa aver fatto da traino per questa riscoperta della scena tv coreana.

In realtà sono due cose abbastanza slegate, così come la grande affermazione di Old Boy, anni fa, si consumò presto in un rogo autoreferenziale dalle fiamme altissime. No: è proprio il tema di Squid Game ad attirare. Niente di nuovo ma dannatamente attuale. Chiedete quale ragazzino oggi non si senta avviluppato e imprigionato in una bolla di comodità dall'aspetto sinistro. Chiedete ai loro genitori quanto si sono indebitati per avere tutte quelle comodità. Shakerate a dovere, avrete l'angoscia dei 456 concorrenti di Squid Game impegnati per disperazione in una sorta di Giochi senza frontiere dove se ce la fai riesci a mettere le mani sulla cifra che ti consentirebbe di uscire dall'inferno dei debiti. Se no, sei morto. Unico spoiler di questo articolo: nel primo episodio ne moriranno più di 200, dettagli compresi.

Se il gioco tutto-per-tutto è meglio dell'inferno qua fuori

Parte piano, Squid Game. Tutta la prima puntata è dedicata a farci conoscere il protagonista principale, Seong Gi-hun (l'attore Lee Jung-jae, molto bravo davvero). Un pluri fallito, malato terminale di gioco e scommesse, mentitore seriale nei confronti di una madre anziana che ignora il dolore ai piedi segnati dal diabete per andare a lavorare e portare i soldi a casa. Messo nell'angolo dai suoi stessi vizi, incalzato dai criminali creditori, Seong accetta di partecipare ad un misterioso torneo, il cui montepremi è da favola, puoi vedere il gigantesco salvadanaio trasparente sospeso nel vuoto che si riempie di soldi. Più gente muore, più ne restano a disposizione per i concorrenti superstiti. Narcotizzati, portati in un luogo misterioso a giocarsi letteralmente la vita, il futuro, in una riedizione mortale di sei giochi per bambini, sei manche i in cui sopravvivi o scompari per sempre. Il primo gioco, Un due tre stella! Si rivela un massacro. Ma qui viene il meglio: ai concorrenti viene data la possibilità di interrompere il gioco, se i voti dei superstiti saranno la maggioranza, questi torneranno alla loro vita normale. Ma cos'è la normalità per un broker che ha perso cifre immense in Borsa, per un piccolo boss che ha fatto fallire un casino, per una madre inguaiata, per un vecchio che ha già i giorni contati a causa di un tumore al cervello? Dura poco quella quotidianità.

Squid Game ha dentro l'adrenalina delle cose estreme

E così ecco la scelta di essere riportati a partecipare allo Squid Game. Anche se c'è un giovane poliziotto sulla pista degli organizzatori, dopo che gli è sparito un fratello. Che realtà è quella in cui una mitragliata alla testa è più desiderabile di una vita fatta di lettere, sms, telefonate, tutte intimidatorie da parte di creditori che non riuscirai più a ripagare? Pensiamoci: è la nostra realtà. E' il sistema mondiale costruito sul debito e la moltiplicazione dello stesso. E allora vai così, di manche in manche, sperando di farcela. Come lo speravano le prede umane dell'antichissimo e sempre attualissimo film La pericolosa partita, i ballerini stremati di Non si uccidono così anche i cavalli? e i ragazzini tutti-contro-tutti della saga Hunger Games. Gli stessi adolescenti che dal lancio della serie di Netflix, stando ai dati raccolti dalla piattaforma Preply e da Google Trends, hanno fatto aumentare dell'82% la richiesta di corsi di lingua coreana.