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"Siete insetti": l'enigma dei cartelli inquietanti comparsi nelle stazioni italiane. La spiegazione è un Problema

Per ore i viaggiatori si sono trovati di frontre a questo messaggio. Poi lo svelamento, che apre scenari complessi che passano per tv, Cina e Usa

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'Siete insetti': l'enigma dei cartelli inquietanti comparsi nelle stazioni italiane. La spiegazione...

Due parole, scritte a tutto schermo e finite al posto delle solite informazioni per viaggiatori. Siete insetti. Niente orari, niente numeri di Frecciarossa o Intercity, solo queste due parole, nelle stazioni italiane e in particolare in quelle di Roma e Milano. Per ore curiosità e inquietudine si sono intrecciate di fronte a quello che è parso un attacco hacker sugli schermi disturbati. Tutto è possibile con due guerre vicinissime, una alle porte d'Europa, i ripetuti assalti di pirati informatici con furto di dati, e perfino l'ombra dell'intelligenza artificiale usata per il messaggio sulla malattia di Kate Middleton, dietro il quale c'è chi grida alla manipolazione russa. Di tutto di più. Ma cosa e chi c'è dietro quel messaggio: Siete insetti? La spiegazione chiarisce alcune cose e apre altri enigmi.

"E' solo una serie"

Ore dopo l'enigma è chiarito. Siete insetti è un rimando ad una delle serie tv più costose, viste e discusse in streaming su Netflix. Il problema dei 3 corpi riprende un ciclo letterario cinese e ne fa una trasposizione americana che è già al centro di un inevitabile scontro fra i due Paesi, per come sono state rese le cose. Siete insetti riguarda il modo in cui gli alieni ci vedono, interagiscono con noi e forse si preparano a tornare o non se ne sono mai andati, dopo aver lasciato nel  mondo attorno e perfino dentro di noi segni indelebili del loro scopo e della loro tecnologia. Niente di amichevole. Ma come si diceva, Il problema dei 3 corpi apre scenari e ripesca misteri e immaginari che sono sempre qui con noi.

Video

L'inizio violento e le teorie dentro 

Il problema dei 3 corpi è in onda su Netflix dal 21 marzo. Ascolti al top, discussioni pure. Si parte in Cina nel 1966 dove uno scienziato "eretico" affronta la violenza repressiva dello Stato e sua figlia, che ne ha seguito le orme, finisce in un campo di rieducazione con offerta: o rinsavisci e diventi organica alla volontà politica, o marcirai lì. Il balzo in avanti arriva al 2024 e mette assieme una serie di traumi e suicidi di scienziati occidentali che li legano in vario modo alla vicenda del collega cinese, del '66, Ye Wenjie. In mezzo ci sono realtà parallele, un casco dorato che permette di spostarcisi, e la presenza incombente e minacciosa di entità aliene che attraverso una sorta di gioco strutturato in più livelli, offrono agli ospiti umani una scelta.

La responsabilità della scelta

Fra le Ere dell'Ordine e le Ere del Caos. Dalle scelte che ciascuno farà dipendono le sorti dell'umanità, con in più la presa di coscienza che gli alieni si chiamano trisolariani, che ciascun "giocatore" si trova in un mondo influenzato da tre stelle e dal rapporto fra loro. E che il contatto, tentato anni prima in Cina e finito con la punizione del governo agli scienziati ribelli, porta al rischio di essere reclutati e controllati dagli alieni. Per quale scopo? Ci fermiamo qui, perché il ciclo letterario della scrittrice Liu Cixin è molto ricco e Netflix ha annunciato tre stagioni per spiegare tutto. Ma Cina e Usa già litigano, per la banalizzazione che gli americani avrebbero fatto di temi e personaggi. La "colpa" sarebbe di Benioff e Weiss, già autori della trasposizione tv del Trono di Spade, e del "socio" Woo. 

 

 

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