Scurati: "M. capolavoro di successo in tv, ma la seconda serie non si farà". Chi ha paura del Duce?
L'autore della trilogia letteraria da cui è nata la serie Sky con Luca Marinelli dà la notizia amara al pubblico. E commenta, con rabbia e amarezza
E' stata una delle serie tv di maggiore successo prodotte e distribuite da Sky Original negli ultimi anni. Con grande risonanza e mercato internazionali. Ma pare che questo non basterà. Perché, nelle parole di Antonio Scurati, autore della saga letteraria da cui è stata tratta M - Il figlio del secolo, la serie a puntate sull'ascesa, i trionfi e i disastri storici del duce Benito Mussolini non si farà. Con grande amarezza e rabbia dello stesso Scurati. Anno domini 2025, la domanda è: chi ha paura del Duce?
Le parole di Scurati
Ospite del Giffoni Film Festival, Antonio Scurati ha commentato come "scelta inspiegabile" la decisione di mettere M, versione televisiva, in una sorta di limbo produttivo, nonostante i vertici di Sky avessero detto con convinzione che, dato il successo delle prime puntate, sarebbe stato ovvio metterne in produzione delle altre. Il vicepresidente esecutivo Nils Hartmann aveva infatti detto: "E' andata oltre qualsiasi aspettativa...è diventata un evento mediatico, di costume e culturale". E poi sulla seconda stagione: "Ci stiamo lavorando, io sono ottimista di natura. Non è possibile che la facciano". E invece tutto pare essere stato messo a tacere.
Chi non vuole rivedere Benito Marinelli
Complice l'esagitata potenza visiva del regista Joe Wright e la grande interpretazione di Luca Marinelli, M ha avuto notevole impatto e fatto molto discutere. Specie per il mix di sesso e violenza di cui sembrava intriso il Mussolini televisivo. Mentre si riepilogavano i fatti storici che portarono alla presa del potere del fascismo, fino al delitto Matteotti e verso l'appressarsi delle nubi nere della guerra mondiale. Ma ora tutto è sospeso, silenzioso, fermo. E Scurati commenta: "E' abbastanza incredibile che una serie di questa bellezza e potenza non abbia una seconda stagione. In Paesi esteri molto esigenti, al netto di qualsiasi polemica politica e ideologica, gridano al capolavoro. Ma è molto probabile che non ne avrete notizia. Poi bisognerà chiedersi il perché".




















