Sciopero della Rai, ma Tg1 e Tg2 vanno in onda. La denuncia della giornalista
Nonostante lo sciopero, le principali testate giornalistiche del servizio pubblico hanno trasmesso un normale servizio. Ma un caso fa discutere
Clima tesissimo in Rai, dopo la spaccatura sindacale che ha portato a un dimezzamento dello sciopero annunciato da UsigRai e che ha avuto come conseguenza il fatto che le principali testate giornalistiche (Tg1, Tg2 e RaiNews) del servizio pubblico hanno trasmesso un normale servizio, limitandosi a leggere il comunicato della sigla sindacale che rappresenta in misura maggiore i giornalisti di Viale Mazzini. Il boicottaggio, secondo l’UsigRai, è portato avanti dai dirigenti della tv pubblica, insieme ai 350 iscritti del neonato sindacato Unirai, che ha contestato la ragioni della protesta e rivendicato la fine del monopolio sindacale anche in Rai.
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La denuncia di ingerenze e censure
Ieri, in una conferenza stampa convocata alla Stampa Estera, Fnsi, Usigrai e giornalisti della Rai hanno denunciato ingerenze e censure. A partire da Serena Bortone che ha affermato di non aver mai visto nella sua vita lavorativa un caso come quello della mancata partecipazione di Antonio Scurati a Che Sarà e ha chiesto ai vertici Rai di dare una risposta definitiva (mercoledì sera sono attesi in Vigilanza). Sifrido Ranucci ha ricordato tutte le querele subite e stigmatizzato la frase della premier Giorgia Meloni che ha definito un linciaggio l'inchiesta sull'accordo sull'immigrazione con l'Albania in onda su Report. "Dall'approvazione della legge Renzi in poi la situazione in Rai è peggiorata - ha aggiunto -.
La denuncia shock di Enrica Agostini
Tra gli interventi più animati quello della giornalista Enrica Agostini, membro del Comitato di Redazione di RaiNews, che è intervenuta denunciando le forti pressioni cui i cronisti sono soggetti: "Sono nel cdr di RaiNews e lavoro nel politico da 20 anni, ma non ho mai subito le pressioni e le censure che subisco in questo periodo".
I casi Lollobrigida e Giambruno: che cosa è successo
Agostini è entrata ancora di più nel dettaglio: "Non abbiamo dato la notizia di Lollobrigida sul treno se non dopo la nota di UsigRai, noi non abbiamo dato notizia di Giambruno ed esternazioni se non molte ore dopo che il cdr aveva preso un'iniziativa. Noi non abbiamo dato notizia di Gratteri. Questa cosa è quotidiana. Io ringrazio i colleghi che hanno ritirato la firma su molti servizi, perché quello che dobbiamo fare è sicuramente aprire i servizi con Giorgia Meloni, di cui il Telegraph dice che è una grande statista. Oggi a RaiNews24 si è verificato che il direttore sta cercando di coordinare 15-20 persone per poter mandare in onda i Tg con cambi turno, doppi turni, gente che fa doppie mansioni in questo momento. Questo sta succedendo in Rai e accadrà a cascata in tutti gli altri posti e, purtroppo, il fatto che la politica ormai non voglia più il confronto con le domande. Mandiamo in onda video autoprodotti di pura propaganda e questo succede solo con la destra, non con la sinistra”.
"Costretta a contrattare le parole da mettere nel pezzo"
Poi l’affondo indignato: "Io sono in questa azienda da 25 anni e non sono mai stata aiutata da nessuno, dobbiamo riprenderci la nostra dignità che spesso è venuta meno. Diciamocelo. Io la mattina arrivo a Montecitorio e devo discutere la linea contrattando la parola da mettere nel pezzo. E non lo fanno con me perché sono una vecchia stronza, ma ci sono colleghi più giovani che non ce la fanno a dire di no, bisogna aiutarli. Andando avanti così, probabilmente, i nostri che sono stati promossi a RaiNews24 e stanno facendo la doppia mansione potranno anche diventare direttori, ma non ci sarà più un'azienda".