Paolo Bonolis: "Freddy Mercury ci ha provato con me" e poi annuncia: "Lascio la tv e mi dedico ai miei figli".
Ospite al "Festival della tv di Dogliani", Paolo Bonolis ha ripercorso i suoi 44 anni di carriera
L’occasione è l’ultima edizione del Festival della tv di Dogliani, appuntamento consolidato del comune in provincia di Cuneo. Paolo Bonolis si racconta attraversando insieme ad Emilio Targia, 44 anni di vita, di professione e di ricordi.
"Ho cominciato con i programmi per bambini, poi ho fatto programmi per ragazzi, poi ho fatto programmi per adulti. Mi manca Le frontiere per lo spirito e ho chiuso il ciclo perfettamente". Una famiglia modesta, il padre scaricava il burro al mercato generale, la mamma segretaria. Figlio unico: "Avevano detto a mamma di non fare altri figli, potevano esserci problemi con il sangue. E visto che di figlio con problemi c’ero già io hanno pensato bene di fermarsi".
Gli aneddoti più divertenti
Tanti gli aneddoti divertentissimi: "Una volta una signora mi siete davanti durante una puntata, si era davvero data da fare a forza di ritocchi. Invece di chiederle "Lei chi è?" le chiesi "Lei chi era?" Perché evidentemente doveva essere stata una cosa ben diversa".
E poi quando incontrò Vianello, uno dei suoi punti di riferimento insieme a Corrado: "Sentivo per radio la Corrida quando andavo a Ostia con mamma e papà. Vianello lo incontrai la prima volta una sera ai Telegatti. Ero andato in bagno, facevo pipì all’orinatoio quando mi venne vicino lui, a fare la stessa cosa. Mi guardò e mi disse: 'Oooh, Bonolis, che piacere. Ma adesso non sarà il caso di stringerci la mano'".
Ma ancora le avance di Freddy Mercury: "Mi si sedette affianco in un locale, ero unsuo fan. Si mise a parlare. Poi capii e gli spiegai che lo amavo ma da un punto di vista ormonale ero attratto altrove. Gli lasciai il mio indirizzo e anni dopo mi mandò i biglietti per un suo concerto" e le proposte di fare politica da parte di Silvio Berlusconi: "mi chiesero anche se volessi fare il sindaco di Roma, pensai fossero pazzi".
Ma quando Torria gli chiede di raccontare qualcosa di drammatico risponde senza pensarci: "La cosa drammatica è che mi rimane un altro anno di contratto".
Non ho bisogno di stare per forza in tv
Bonolis non entra ne dettaglio ma spiega: "Non ho bisogno di stare per forza in televisione, si sta bene anche altrove. Mi sono dedicato per 44 anni al lavoro per cercare di rendere questo ultimo spiraglio di vita che ho a disposizione il più leggero possibile per me e per gli altri".
"Attualmente i miei figli sono il senso della vita più importante che ho - ha detto ancora -. Mi dedico a loro costantemente, mi piace farlo ed è un modo per dedicare anche a me stesso questo tempo".