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Paolo Belli: “I momenti più duri di Ballando con le stelle e il rapporto con mia 'sorella' Milly"

Il braccio destro della Carlucci è a teatro con lo spettacolo Pur di far commedia. Il musicista racconta il periodo più complicato della sua carriera

Emanuele Bigidi Emanuele Bigi   
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Paolo Belli, amico e braccio destro di Milly Carlucci a Ballando con le stelle, si diverte in giro per l’Italia a portare nei teatri lo spettacolo Pur di far commedia, scritto insieme ad Alberto Di Risio. Prosa, canzoni e risate sono gli ingredienti dello show. Racconti, aneddoti e ricordi della sua lunga carriera emozionano il pubblico e lo stesso Belli che spazia dagli inizi con i Ladri di biciclette, al successo di 18 edizioni di Ballando con le stelle. Il 1°, 2 e 3 marzo Belli e la sua band sarà all’Eco Teatro di Milano, il 3 aprile al Teatro Celebrazioni di Bologna e il 5 aprile al Teatro Olimpico di Roma. Il capobanda racconta anche a noi l’esperienza sul palco e in tv a fianco a Milly, che definisce “la sorella che tutti dovrebbero avere”, i momenti di crollo e di risalita.

“Qualche anno fa Alberto mi ha detto: ‘Tu sei un entertainer, non sei solo un cantante, puoi reggere il palco del teatro’. Pensavo fosse pazzo”, ci racconta Paolo Belli, “e invece aveva ragione, perché le persone che ci vengono a vedere dimostrano un affetto esagerato. Sembrerò sbruffone, ma ogni sera c’è la standing ovation. All’inizio pensavo che il pubblico si alzasse per andare a casa”, ride, “invece no. Raccontare con genuinità la mia vita e gli aneddoti dietro le tournée diverte la gente. Vedere il pubblico che canta, balla, ride e ti vuole bene è tanta roba”.

L’esperienza in tv con Milly Carlucci sicuramente ha aiutato Paolo ad essere più a suo agio sul palcoscenico. “Milly mi sta insegnando molto”, ci confessa l’entertainer, “quando partecipo a Ballando con le stelle, dove ci si deve misurare con i chiari e scuri della tv, la osservo molto. È la numero uno. Milly è la sorella che tutti dovremmo avere. In tv è una conduttrice rigorosa, ma fuori onda è molto divertente”.

Ballando con le stelle è un successo che dura da 18 edizioni, ma c’è qualcosa che non ti è piaciuto in questi anni? Gli chiediamo. “Ballando con le stelle è come la vita, ci sono i chiari e gli scuri”, risponde Belli, “nei momenti chiari sono tutti amici, in quelli più delicati ti ritrovi da solo. La mia forza è riuscire a fare gruppo. Mi circondano persone che mi vogliono bene, dalla famiglia (ho una moglie che mi sopporta da 43 anni), agli amici, ai musicisti che conosco da 30 anni. Sono un bravo allenatore ecco. Nei momenti no, la squadra mi aiuta a rialzarmi”.

C’è stato un momento particolarmente difficile da gestire a Ballando? “Tutti gli anni sono complicati, perché devi alzare l’asticella e significa mettersi in gioco. Ogni anno ci chiediamo: che cosa ci inventiamo ora? A volte ti trovi di fronte a persone fragili e devi riuscire a gestirle. Spesso chi partecipa a Ballando non ha mai fatto otto ore di esercizio fisico e si stanca. Solo col passare delle puntate si rende che non è una passeggiata e che si tratta di una gara. In quel momento nessuno vuole andare a casa”.

Nella vita di Paolo invece il momento più complicato è stato quando ha lasciato i Ladri di biciclette all’apice del successo. “Tutti mi volevano, mi cercavano, stendevano tappeti rossi e offrivano limousine, poi quando ho deciso di continuare la mia carriera da solo il telefono non ha più suonato", ci racconta il cantante, “Mi sono messo dietro a studiare e suonavo con la band nei locali. Come diceva il chitarrista degli Avion Travel: ‘Il pubblico si conquista uno alla volta’. E così abbiamo fatto. Ci sono stati momenti duri, ma grazie a chi mi è stato vicino, come mia moglie e i musicisti che suonavano con me, sono riuscito a continuare a fare il mestiere che sognavo da bambino”.

Emanuele Bigidi Emanuele Bigi   
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È cresciuto con la passione per il cinema che non lo ha mai mollato. È autore...

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