Laura Colucci. A sinistra, ai tempi di "Non è la Rai"
Finiranno mai i sospetti e la maldicenza su Non è la Rai, il programma di Mediaset che esordiva il 9 settembre di 30 anni fa diventando fenomeno di costume e tuttora "cult"? C'è da dubitarne fortemente, soprattutto dopo la denuncia di Laura Colucci, ex ragazzina del cast messo su da Gianni Boncompagni e Irene Ghergo, che trasformò un gruppo di giovanissime in baby superstar della televisione generalista. Prima in un suo post su Facebook, poi in un'intervista su The Post Internazionale, la Colucci ha avuto parole severe sul clima, le dinamiche, l'ambiente a suo dire creato fra una puntata e l'altra del programma di Boncompagni.
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Il 30 giugno 1995 ando' in onda l'ultima puntata di uno spettacolo tv che fu rivoluzionario a suo modo. Ebbe grande successo e scateno' feroci dibattiti sull'uso "pilotato" ed esibito di ragazzine in tv. Che e' successo in seguito?
"Ma come e' bello qui, ma come e' grande qui. Ci piace troppo ma...non e' la Rai". Dal 1991 al 1995 il programma ideato e diretto da Gianni Boncompagni ha fatto scalpore, provocato polemiche per l'uso delle ragazzine in tv e affascinato una generazione di adolescenti. A timone del programma c'era Ambra Angiolini, opportunamente audioguidata da "Bonco"
Per lei in seguito il ruolo di valletta a Passaparola e quello di velina mora di Striscia (la bionda era Marina Graziani)e molte apparizioni in show Mediaset e Rai. Poi, nel 2003, il matrimonio con Flavio Montrucchio (vincitore della seconda edizione del Grande Fratello) e dal 2011 il ritiro dalle scene, con l'avvio della parallela attivita' di wedding planner
La guerra interna alle ex di "Non è la Rai": come erano e come sono
"Non c'era niente di fiabesco"
Su Facebook Laura Colucci ha scritto: "Questo sarà un post con pochi like. Io purtroppo non sopporto l'ipocrisia, l'incoerenza e soprattutto l'omertà. Ho avuto il privilegio di partecipare ad una trasmissione televisiva che per un periodo è stata molto seguita. Il privilegio di far parte a 21 anni di un gruppetto ristretto che guadagnava più di un direttore di banca. Di andare a concerti, discoteche, ristoranti, non pagare ed essere la benvenuta, di firmare autografi come una diva. Ma tutto questo, che apparentemente poteva sembrare e noto che purtroppo continua a voler sembrare una favola, celava aspetti vomitevoli che avrei voluto conoscere in età più avanzata". E ancora: "Non c'è niente di fiabesco in Non è la Rai, lo sappiamo tutti ma nessuno lo dice. E non mi riferisco al fatto che lui (Boncompagni, ndr) a 60 anni conviveva con una minorenne, perché non sta a me giudicare, ma a tante altre schifezze. Un po' di decenza, un po' di onestà intellettuale. Non era una favola signori, era tutto ciò che di più spietato e crudo vivi se fai parte del mondo dello spettacolo. Forse scriverò un libro. Forse inizio oggi".
Rivalità creata a bella posta
Tema ripreso dalla Colucci nell'intervista concessa a Tpi, dove si legge: "Alcune lo definiscono un rapporto di compromesso, io lo definirei un rapporto morboso, insano. Non c’erano rapporti sessuali, sia chiaro ma lui pretendeva la nostra presenza sempre. Lui godeva nell’averci con lui. Ci invitava alle feste, ai weekend: ricordo un Nutella party. E se gli dicevi di no era finita: come nel mio caso". Inoltre: "L’unico obiettivo era farsi strada, conquistare i primi piani e c’erano ragazze che nutrivano rancori perché si sentivano sullo stesso piano di Ambra e si chiedevano: perché lei sì ed io no? Il problema è che se lo chiedono tuttora. Non si sono più riprese. Credono di essere le eredi della Carrà, si sentono ancora grandi dive. Vivono tuttora male". Dichiarazioni forti che hanno sollevato il prevedibile vespaio, rinfocolato i sospetti sul "metodo Boncompagni" (ammesso che ce ne fosse uno) e messo le ex ragazze del programma, oggi la gran parte attorno ai 50 anni, l'una contro l'altra. In questa intervista su TiscaliNews, un'altra stellina di Non è la Rai che per un breve periodo prese perfino il posto di Ambra Angiolini, Pamela Petrarolo, ci aveva ribadito che "per me è stata solo una fortuna aver cominciato il percorso artistico con lui. Tutto quello che so sull'interpetazione, il modo di porsi, la conoscenza musicale, l'ironia, il saper stare di fronte alle telecamere, l'ho imparato da Boncompagni. Un perfetto conoscitore della tv e un grande uomo di spettacolo. Con me Gianni è sempre stato assolutamente corretto".
La risposta di Ilaria Galassi, e le vere donne di Bonco
A poche ore dalle dichiarazioni di Laura Colucci, che a trent'anni dalla prima puntata di Non è la Rai promette che pubblicherà il suo libro di memorie e specifica di aver già denunciato certi eccessi, ma di non essere stata creduta, a far da contraltare alle sue dichiarazioni è stata Ilaria Galassi, altra giovanissima stella bionda del programma, con parole altrettanto dure riportate da Fanpage: "Per me, quello che lei dice sono solo delle grandissime stron...e. A me non è mai accaduto. Non mi ha mai toccato nessuno. Mai. E andavamo anche a casa di Gianni a cena". Stessa versione da Miriana Trevisan: "Non è la Rai è stata una fiaba per me, io non so come lo hanno visto le altre ma per me è stato bellissimo. Boncompagni mi ha insegnato la Tv".
Non è la Rai
Mentre riparte il tutte contro tutte, tornano le parole delle compagne di vita di Gianni Boncompagni, già guardato in modo sospettoso per le sue relazioni con ragazze belle e giovanissime. Ma né Claudia Gerini, né Isabella Ferrari hanno mai parlato di abusi o molestie, piuttosto hanno ricordato con piacere anni di spenzieratezza e complicità durante i quali sono migliorate dal punto di vista professionale. Né ha mai detto nulla di negativo del "Bonco" un'altra sua storica ex, e piuttosto di carattere: Raffaella Carrà. Questo il punto fin qui in una vicenda che avrà ulteriori sviluppi.
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L'uomo che amava le donne. Meglio se giovanissime. Molte sono state lanciate nello spettacolo, con rapporti puramente professionali, alcune sono diventate compagne nella vita di Gianni Boncompagni, molto chiacchierato e criticato per questa sua passione. Non era proprio una ragazzina Raffaella Carra', quando a 26 anni incontro' Boncompagni (nove anni piu' di lei, era gia' separato e con figlie) e divento' sua inseparabile compagna di lavoro, e per dieci anni, nella vita: "Mia madre faceva fuoco e fiamme, ma io avevo incontrato il vero amore" disse la Carra' della loro relazione, "mi ha insegnato tutto: l'autoironia, il senso dell'umorismo, il sarcasmo, e anche un po' di cinismo". Lei, Boncompagni e il nuovo compagno della Carra', Iapino, abitarono a lungo nello stesso palazzo, in appartamenti vicini. Molto piu' scandalosa la storia fra l'autore e regista e la giovanissima e bellissima Isabella Ferrari. Lei aveva 17 anni, lui 50. Della Carra' Boncompagni parlo' sempre con grande stima e affetto. Con la Ferrari fu, per certi versi, piu' severo: "Era ignorante, in tanti anni non sono mai riuscito a farle leggere un libro, le dicevo che sarebbe servito perche' si affermasse nello spettacolo. Niente, al massimo leggeva l'oroscopo". Ma tutto cambia: "Ora e' una donna coltissima, legge, dipinge, si e' evoluta. Viene spesso da me, porta i bambini, fanno il bagno nella mia piscina. Peccato per le labbra, non le avrebbe dovute rifare". La Ferrari ricordava cosi' Boncompagni: "È stata una storia bella. Mi dispiace che sia stata infangata, per questo mi fa piacere parlarne. È successo che ho risposto a un'intervista al Tg3 sulle donne quando un milione di noi è sceso in piazza, e si è scatenata tutta una polemica, dicevano ma che parli a fare se a 17 anni stavi con uno di 50? Così questa cosa è stata vista sotto una brutta luce, un dispiacere per i miei genitori. È stata una storia importante con un uomo che non vedo più ma ricordo con simpatia". Altrettanto chiacchierata la storia tra Gianni Boncompagni e Claudia Gerini, anche lei giovanissima, nel cast di Non e' la Rai. Di lei l'autore scomparso diceva: "Abbiamo trascorso otto anni insieme a ridere e farci scherzi. Era bravissima con tutti gli accenti strani. Abbiamo fatto una vacanza in cui viaggiavamo in aereo come nababbi e quando scendevamo fingevamo di essere poveracci. E' forse l'unica con cui lavorerei di nuovo". Diverso il ricordo dell'attrice (39 anni di differenza tra i due) che della loro relazione disse: "Non mi ha aiutato per niente, mi è stato accanto ma non professionalmente. E' stato importante per la mia formazione di donna, ma a livello lavorativo zero, non ha aggiunto e non ha tolto niente. Non è la Rai l'avrei fatta lo stesso". (Cr.S.)
L'uomo che amava le donne. Meglio se giovanissime. Molte sono state lanciate nello spettacolo, con rapporti puramente professionali, alcune sono diventate compagne nella vita di Gianni Boncompagni, molto chiacchierato e criticato per questa sua passione. Non era proprio una ragazzina Raffaella Carra', quando a 26 anni incontro' Boncompagni (nove anni piu' di lei, era gia' separato e con figlie) e divento' sua inseparabile compagna di lavoro, e per dieci anni, nella vita: "Mia madre faceva fuoco e fiamme, ma io avevo incontrato il vero amore" disse la Carra' della loro relazione, "mi ha insegnato tutto: l'autoironia, il senso dell'umorismo, il sarcasmo, e anche un po' di cinismo". Lei, Boncompagni e il nuovo compagno della Carra', Iapino, abitarono a lungo nello stesso palazzo, in appartamenti vicini. Molto piu' scandalosa la storia fra l'autore e regista e la giovanissima e bellissima Isabella Ferrari. Lei aveva 17 anni, lui 50. Della Carra' Boncompagni parlo' sempre con grande stima e affetto. Con la Ferrari fu, per certi versi, piu' severo: "Era ignorante, in tanti anni non sono mai riuscito a farle leggere un libro, le dicevo che sarebbe servito perche' si affermasse nello spettacolo. Niente, al massimo leggeva l'oroscopo". Ma tutto cambia: "Ora e' una donna coltissima, legge, dipinge, si e' evoluta. Viene spesso da me, porta i bambini, fanno il bagno nella mia piscina. Peccato per le labbra, non le avrebbe dovute rifare". La Ferrari ricordava cosi' Boncompagni: "È stata una storia bella. Mi dispiace che sia stata infangata, per questo mi fa piacere parlarne. È successo che ho risposto a un'intervista al Tg3 sulle donne quando un milione di noi è sceso in piazza, e si è scatenata tutta una polemica, dicevano ma che parli a fare se a 17 anni stavi con uno di 50? Così questa cosa è stata vista sotto una brutta luce, un dispiacere per i miei genitori. È stata una storia importante con un uomo che non vedo più ma ricordo con simpatia". Altrettanto chiacchierata la storia tra Gianni Boncompagni e Claudia Gerini, anche lei giovanissima, nel cast di Non e' la Rai. Di lei l'autore scomparso diceva: "Abbiamo trascorso otto anni insieme a ridere e farci scherzi. Era bravissima con tutti gli accenti strani. Abbiamo fatto una vacanza in cui viaggiavamo in aereo come nababbi e quando scendevamo fingevamo di essere poveracci. E' forse l'unica con cui lavorerei di nuovo". Diverso il ricordo dell'attrice (39 anni di differenza tra i due) che della loro relazione disse: "Non mi ha aiutato per niente, mi è stato accanto ma non professionalmente. E' stato importante per la mia formazione di donna, ma a livello lavorativo zero, non ha aggiunto e non ha tolto niente. Non è la Rai l'avrei fatta lo stesso". (Cr.S.)
L'uomo che amava le donne. Meglio se giovanissime. Molte sono state lanciate nello spettacolo, con rapporti puramente professionali, alcune sono diventate compagne nella vita di Gianni Boncompagni, molto chiacchierato e criticato per questa sua passione. Non era proprio una ragazzina Raffaella Carra', quando a 26 anni incontro' Boncompagni (nove anni piu' di lei, era gia' separato e con figlie) e divento' sua inseparabile compagna di lavoro, e per dieci anni, nella vita: "Mia madre faceva fuoco e fiamme, ma io avevo incontrato il vero amore" disse la Carra' della loro relazione, "mi ha insegnato tutto: l'autoironia, il senso dell'umorismo, il sarcasmo, e anche un po' di cinismo". Lei, Boncompagni e il nuovo compagno della Carra', Iapino, abitarono a lungo nello stesso palazzo, in appartamenti vicini. Molto piu' scandalosa la storia fra l'autore e regista e la giovanissima e bellissima Isabella Ferrari. Lei aveva 17 anni, lui 50. Della Carra' Boncompagni parlo' sempre con grande stima e affetto. Con la Ferrari fu, per certi versi, piu' severo: "Era ignorante, in tanti anni non sono mai riuscito a farle leggere un libro, le dicevo che sarebbe servito perche' si affermasse nello spettacolo. Niente, al massimo leggeva l'oroscopo". Ma tutto cambia: "Ora e' una donna coltissima, legge, dipinge, si e' evoluta. Viene spesso da me, porta i bambini, fanno il bagno nella mia piscina. Peccato per le labbra, non le avrebbe dovute rifare". La Ferrari ricordava cosi' Boncompagni: "È stata una storia bella. Mi dispiace che sia stata infangata, per questo mi fa piacere parlarne. È successo che ho risposto a un'intervista al Tg3 sulle donne quando un milione di noi è sceso in piazza, e si è scatenata tutta una polemica, dicevano ma che parli a fare se a 17 anni stavi con uno di 50? Così questa cosa è stata vista sotto una brutta luce, un dispiacere per i miei genitori. È stata una storia importante con un uomo che non vedo più ma ricordo con simpatia". Altrettanto chiacchierata la storia tra Gianni Boncompagni e Claudia Gerini, anche lei giovanissima, nel cast di Non e' la Rai. Di lei l'autore scomparso diceva: "Abbiamo trascorso otto anni insieme a ridere e farci scherzi. Era bravissima con tutti gli accenti strani. Abbiamo fatto una vacanza in cui viaggiavamo in aereo come nababbi e quando scendevamo fingevamo di essere poveracci. E' forse l'unica con cui lavorerei di nuovo". Diverso il ricordo dell'attrice (39 anni di differenza tra i due) che della loro relazione disse: "Non mi ha aiutato per niente, mi è stato accanto ma non professionalmente. E' stato importante per la mia formazione di donna, ma a livello lavorativo zero, non ha aggiunto e non ha tolto niente. Non è la Rai l'avrei fatta lo stesso". (Cr.S.)