Montesano espulso, apocalisse mediatica: il parere di alcuni vip. Ecco chi lo attacca e chi lo difende

Troppa severità? Giusto così? Vediamo cosa hanno detto alcuni vip. Selvaggia Lucarelli chiarisce: “Faccio giornalismo, no alla dietrologia da bar”. Mentana: “Non andava espulso”. Toscani: “Bastava cambiasse maglietta”. Gassmann: “L’Orrore non ha più vergogna di mostrarsi"

Montesano, Lucarelli, Mentana, Toscani e Gassmann (Ansa)
Montesano, Lucarelli, Mentana, Toscani e Gassmann (Ansa)
TiscaliNews

Un suo vecchio personaggio, Felice Allegria, esclamava al culmine di un monologo: “N'apocalisse!". E - manco a dirlo - su di lui, Enrico Montesano, si è abbattuta una vera e propria apocalisse mediatica. Quella maglietta della Decima Mas indossata durante le prove del programma a cui partecipa/va, Ballando con le stelle è stata fatale.                            

Montesano è stato espulso. Il cartellino rosso si è alzato contro di lui ed è stato sbattuto fuori dalla gara. Non sono bastate le scuse in un post pubblicato sui social dal noto artista: "Sono un collezionista di maglie, ho quella di Mao, dell’Urss, ma non per questo ne condivido il pensiero. Non c’era in me nessuna intenzione di promuovere messaggi politici o apologia di fascismo da cui sono profondamente distante".

Selvaggia Lucarelli

Rispetto a questa decisione le posizioni si sono diversificate. Troppa severità? Giusto così? Vediamo cosa hanno detto alcuni vip. Selvaggia Lucarelli ci tiene prima di tutto a chiarire: “Leggo la solita dietrologia da bar. Insinuare che qualcuno possa avermi suggerito di scrivere della maglietta di Montesano per creare il caso della settimana, vuol dire non capite nulla di tv ed equilibri annessi. Faccio la giornalista, ho una notizia, la do", esordisce nel suo post dedicato alle "precisazioni sul caso Montesano".

"In questo caso - sottolinea la giornalista, che è giudice del talent condotto da Milly Carlucci - dare la notizia era pure una faccenda scomoda per la mia posizione, ma non potevo tacere. Se parliamo di responsabilità, le attribuisco tutto a Montesano, che si è presentato in sala prove con quella maglietta. La sua è colpa, quella del programma e di chi doveva vigilare è una svista, suppongo, Grave, ma una svista".

Enrico Mentana

Secondo Enrico Mentana, invece, il comico non andava espulso. In un lungo post su Facebook parte dalla apocalisse mediatica abbattutasi sull'attore romano, per quella incredibile maglietta della Decima Mas (con tanto di motto inequivocabile, 'Memento audere semper' scritto sul dorso) indossata durante le prove del programma a cui partecipa/va, 'Ballando con le stelle'', scrive il direttore del Tg di La7.

''Montesano è stato espulso, già lo sapete. Cartellino rosso, via dalla gara. E per quanto vi possa sembrare sconveniente non sono affatto d'accordo - sottolinea Mentana - Non do e non accetto lezioni di antifascismo. Se avessero vinto quelli per cui combatteva la Decima Mas non sarei nato, e idealmente starei sempre e comunque con chi sfilava a Milano quel 25 aprile del 1945. Ma il fallo da espulsione contestato a Montesano sta dieci gradini sotto il busto di Mussolini esibito in casa della seconda carica dello Stato. Non solo''.

''Non amo l'indignazione a scoppio ritardato - prosegue il direttore del Tg La7 - Quando le immagini delle prove di ballo con la famigerata maglietta sono state trasmesse, nessuno si è accorto di niente. Nessuno. Né si era accorto di nulla chi aveva fatto le riprese di quelle prove, chi le aveva montate, chi le aveva visionate, chi le ha messe in onda. Non s'è accorto di niente chi, conduttrice, giuria e ospiti del programma, ha poi interagito con lo stesso Montesano - continua Mentana - Chi era tra il pubblico del Teatro delle Vittorie. E nemmeno i due milioni di spettatori davanti al televisore a seguire la gara. Sapete che se in qualsiasi tg o trasmissione si scivola su un vocabolo, si manda in onda una foto sbagliata, ci si gratta il naso, dopo un minuto i social cominciano a parlarne, tra sfottò e indignazione. Ieri sera niente. Non un tweet, non un post''.

Oliviero Toscani

Il grande fotografo Oliviero Toscani la gira sull’ironia. ''Montesano? Non andava sbattuto fuori dal programma, bisognava solo fargli cambiare la maglietta. Lui è così, se poi la Rai non lo vuole così gli fa mettere la maglietta di De Gasperi''. A suo dire la colpa non è dell'attore ma della Rai: "Come può avere ragione la Rai se gestisce il servizio pubblico in quel modo? Il problema sono i dirigenti televisivi messi lì dalla politica e non dal talento. Tra l’altro legalmente Montesano vincerà perché ha ragione''. Tornando a Montesano Toscani prosegue: "Uno può raccogliere tutte le magliette che vuole - dice scherzoso - io ho trovato in un mercatino una maglietta dove c’è scritto: 'I Like Saddam Hussein' e quando mio figlio la metteva in America tutti ridevano. Il problema è che Montesano purtroppo ha un passato fascista e mostrare di essere fascisti mettendo una maglietta così è il modo più stupido che io conosca''.

Alessandro Gassmann

Più lapidario il commento di Alessandro Gassmann: “L’Orrore non ha più vergogna di mostrarsi", dice l’attore figlio d’arte alla Adnkronos.