Miguel Bosé e la confessione in tv: "Il Covid non esiste. Anni di droghe e dolore, con la voce che se ne va"
Dopo una lunghissima assenza il cantante e attore si è raccontato in televisione, dichiarazioni controverse e che stanno avendo grande risonanza

Gli anni sono 65 e la sua voce e volto tornano a farsi sentire dopo una lunghissima assenza. Scaturita dalla controversa fine della relazione con Nacho Palau che ha lasciato strascichi emotivi e legali sul mantenimento economico e la cura dei figli. Miguel Bosé è tornato a mostrarsi e a parlare, e non si è tirato indietro rispetto agli aspetti più critici della sua vita. Lo ha fatto in una intervista concessa in tv al conduttore Jordi Evolé che lo ha raggiunto in Messico. L'intervista è andata in onda domenica 11 aprile e sta avendo grande eco in tutto il mondo, a partire dalla Spagna. Dove la pandemia di Covid-19 ha provocato oltre 76 mila vittime e più di tre milioni di contagi. Bosé è sempre stato ribelle rispetto al virus e alle restrizioni sociali. E ha ribadito di restare tale.
"Sono negazionista, a testa alta"
L'intervista andata in onda su La Sexta è cominciata con un Bosé scettico che ha ordinato a Evolé di togliersi la mascherina, spiegando poi: "Sono negazionista, tengo questa posizione a testa alta, c'è un disegno che non ci vogliono far sapere". Inizio col botto, dunque. A chi obietta che proprio durante la pandemia il cantante e attore ha perso la madre Lucia Bosé, lui ribatte che a portarsela via è stato qualcos'altro. Questa parte dell'intervista televisiva verrà trasmessa integralmente il 18 aprile.
La discesa all'inferno
Bosé non ha negato i tanti eccessi che hanno segnato la sua vita, a partire da "quella notte a fine anni OttantA in cui dopo la fine di un amore chiamai gli amici per far festa con loro, ne avevo bisogno". Fu l'inizio della discesa all'inferno tossico: "Ricordo il primo bicchiere e la prima striscia di coca". Diventate vizio e schiavitù durati anni: "Le droghe smettono di essere tue alleate e diventano un nemico, fino al giorno in cui sono riuscito a dire basta. Mi facevo tutti i giorni, sono arrivato a consumare quasi due grammi di coca al giorno, più marijuana e pastiglie. Sette anni fa ho smesso per sempre".
La perdita della voce
Nell'intervista che è stata proprio una confessione a cuore aperto, Miguel Bosé ha parlato della perdita della voce come conseguenza del dolore per la fine dell'amore con Nacho Palau, con tutti gli strascichi sulla gestione dei quattro figli Diego, Tadeo, Ivo e Telmo, due biologici e due nati da madri surrogate. "E' un problema di natura emotiva - ha sottolineato il cantante - per me sono cominciati problemi seri quando questa relazione ha comincitato ad andare male, quando l'amore non esiste più né esiste l'amicizia e la convivenza civile". Oggi vive in una piccola località a Sud di Città del Messico e fa il vocal coach nel talent locale La Voz de Mexico, clone di The Voice Of. Un uomo avvolto nelle proprie contraddizioni e segnato da angosce antiche, a cominciare dal rapporto traumatico col padre, il torero Luis Miguel Domenguin, un vero macho latino con cui questo figlio dalla diversa sensibilità si scontrò sempre fino alla rottura durante una battuta di caccia: "Mi disse di uccidere una cerva, io sparai ma poi scoprimmo che era incinta. Ci insultammo e prendemmo a pugni, poi me ne andai via". Una delle ombre che ancora lo inseguono, insieme a quella dell'ex compagno Nacho Varga che si è detto violato nella sua dignità di persona.