È il momento di Massimiliano Gallo: "Il mio Malinconico è un perdente non un fallito, come molti di noi"
Intervista all'attore napoletano che è protagonista di "Vincenzo Malinconico, avvocato d'insuccesso", dal 20 ottobre su Rai 1. Un personaggio che vi stupirà
Massimiliano Gallo dopo 35 anni di duro lavoro tra teatro, tv e cinema ha conquistato meritatamente un posto da protagonista nella prima serata di Rai 1. Dal 20 ottobre lo vedremo nei panni di Vincenzo Malinconico, avvocato di insuccesso, la serie di Alessandro Angelini, tratta dai romanzi di Diego De Silva. "Malinconico è una boccata d'aria nel panorama televisivo", è convinto l'attore napoletano che il pubblico ha apprezzato in ImmaTataranni, nei Bastardi di Pizzofalcone (a brevissimo inizieranno le riprese della quarta stagione) e del fortunato È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino.
Il successo graduale di Massimiliano Gallo
Per Gallo è stata una graduale escalation. Prima il teatro (che non ha mai abbandonato), poi nel 2008 è arrivata la chiamata di Marco Risi per Fortapàsc e nel 2010 quella Ferzan Özpetek che lo ha voluto in Mine vaganti. Da quel momento si sono spalancate le porte di cinema e tv: "Ho realizzato 35 film e 15 serie", sottolinea l'attore, "sono sempre stato del parere che prima di tutto un attore deve pensare di essere un buon attore, poi si deve preoccupare del resto. Ed ero convinto che lo studio un giorno avrebbe pagare". E non ha avuto torto. "Sono comunque un fatalista: se una cosa non accade in quel momento è perché probabilmente non era il momento giusto. Se Vincenzo Malinconico fosse arrivava dieci anni fa forse non sarei stato all'altezza".
Vincenzo Malinconico è uno di noi
Ora l'attore si sta gustando il momento. "Sto provando una gioia incredibile e una certa ansia per gli ascolti", ci confessa, "per ora me la sto godendo, poi se i risultati andranno male mi ritirerò a vita privata", sorride. Malinconico piacerà per il suo essere diverso da tutti i personaggi che abbiamo visto finora sulla tv generalista. È un mediocre al lavoro e nella vita privata, "è un perdente, non un fallito", lo descrive Diego De Silva. E questo può avvicinarlo a molti di noi".
La forza di un antieroe
"L'ho amato in tutto e per tutto", afferma Gallo, "per la sua essenza, per la capacità di unire molteplici registri, perché Malinconico è complesso e lo circonda un mondo incredibile: reale e surreale. Ha anche un amico immaginario con le fattezze di Mister Fantasy (Carlo Massarini ndr). Non era facile mettere insieme tutte queste caratteristiche", sottolinea l'attore. Entriamo anche nei pensieri dell'avvocato delle cause spicciole che si arrovellano in continuazione. "È stata una bella sfida, ma le persone hanno voglia di vedere qualcosa di nuovo", è convinto l'attore napoletano, "Malinconico è una boccata d'aria fresca". Ci troviamo di fronte a un uomo semplice, a un ex marito che continua a frequentare clandestinamente l'ex moglie (Teresa Saponangelo), a un padre di famiglia sempre in cerca di conferme da parte dei figli, a un avvocato d'ufficio che prenderà a cuore una causa di camorra. Insomma Malinconico è un antieroe che non si preoccupa di vincere.