Marisol parla di Petit: "Ora che sono innamorata ballo meglio". Biella? "C'è una mentalità chiusa"
"Petit mi ha dato davvero tanto. Avere una persona così presente con cui potersi dire tutto in una situazione in cui non era possibile uscire per 8 mesi è stato fondamentale. Ho vissuto la nostra storia come un arricchimento: si balla meglio da innamorati"
“Da innamorati si balla meglio”, sorride Marisol e lo ripete quasi a sé stessa. La storia d’amore sbocciata ad “Amici” tra la neovincitrice del circuito Ballo e Petit, arrivato anche lui alla finale, ha avuto certamente un impatto positivo su questa diciottenne che sfoggia tecnica, forza e carisma degne di una professionista. “Il mio percorso di crescita professionale ma soprattutto personale ad Amici non sarebbe stato lo stesso senza Petit, che mi ha dato davvero tanto. Avere una persona così presente con cui potersi dire tutto in una situazione in cui non era possibile uscire per otto mesi è stato fondamentale. Ho vissuto la nostra storia come un arricchimento: si balla meglio da innamorati”.
Ho ripagato la mia famiglia di tutti i sacrifici
Marisol ha sulle spalle appena due ore e mezza di sonno dopo i festeggiamenti per la vittoria ma appare centrata come non mai: “Sono riuscita a ripagare la mia famiglia per i sacrifici che ha fatto per farmi studiare danza. Sono arrivata qui che avevo ancora 17 anni e in pochi mesi mi rendo conto di essere cresciuta tantissimo. Mi sono creata un’identità e ho imparato a conoscere il mio corpo”. Una metamorfosi accompagnata dalla maestra Alessandra Celentano che fin dall’inizio ha puntato su questa libellula nata a Cuba nel 2006 e poi trasferitasi a Biella con la famiglia: “La maestra Celentano è esigente ma molto presente. Fin dal primo giorno è venuta in sala e mi ha dato dei consigli preziosi sulla tecnica ma anche sull’espressività. Mi ha molto aiutato”.
Il futuro? All'estero ma anche ad "Amici"
Ora davanti a Marisol c’è una strada lastricata di sogni da acciuffare al volo: “Vorrei studiare danza all’estero perché ho ancora molto da imparare. Credo che un danzatore debba studiare finché può. Ma mi piacerebbe moltissimo anche entrare tra i professionisti di “Amici”: sarebbe un onore poter lavorare con ballerini di quel calibro e continuare a imparare”.
"Biella mi stava un po' stretta"
Ora però davanti a lei c’è soprattutto un po’ di riposo, almeno quanto sarà necessario per rimettere a posto il ginocchio che nelle ultime settimane le ha dato dei problemi. Di certo ora Biella, la città nella quale è cresciuta le appare sempre più lontana. “”Per i miei sogni mi stava un po’ stretta. Sia chiaro, non voglio sputare nel piatto dove ho mangiato, a Biella è una cittadina piccola con una mentalità un po’ chiusa. Le arti come il canto e il ballo, ad esempio, sono viste solo come hobby e non come strade da percorrere. È raro trovare qualcuno che pensi che ce la puoi fare. E io invece voglio muovermi, viaggiare, darmi una svegliata. E farcela”