Mammucari-Bruganelli: "Via da tv e teatro per motivi di salute", "Non mi sono piaciuta". Distrutti dall'arroganza
Il comico e l'opinionista per settimane sono stati al centro dei peggiori scontri tv a volume alto, talmente alto da travolgerli. Storia di una lezione

"Mi prendo una pausa dalla tv e dal teatro, per motivi di salute". E uno. "Ho sbagliato, non mi sono piaciuta, ho sbagliato anche a ostentare il lusso". E due. La stagione tv-social autunnale va in archivio con due casi eclatanti di arroganti sepolti dalla loro stessa arroganza. Il primo è Teo Mammucari, in ordine di citazione, l'altro virgolettato raccoglie alcuni passaggi di varie interviste e dichiarazioni di Sonia Bruganelli. Per arrivare a questo punto ci sono volute giorni e settimane di sbotti in diretta, volume alto, toni aggressivi, sindrome del complotto. Bruganelli è caduta durante Ballando con le Stelle, Mammucari in un frontale con Belve. Dentro tanto fare e dire in modo scomposto, c'è una lezione.
Avere carattere e avere caratteraccio
Chi frequenta ambienti tv, anche solo come autore o per raccontarli da giornalista dietro le quinte, sa bene che la super esposizione in video provoca una specie di detestabile malattia detta ego ipertrofico. Le celebrità perdono la misura di sé, pensano di essere il centro del mondo e di potersi permettere qualsiasi comportamento, tanto poi vanno a difenderlo sui propri social, dividendosi fra ulteriore arroganza o vittimismo e chiamando a raccolta schiere di fan. Che si scambi l'avere carattere con l'avere un caratteraccio, è errore che porta a considerare il tamarro e l'aggressiva di turno (parliamo in generale, proprio come tipi umani) alla stregua di un guru-influencer che, lui e lei sì, che dicono le cose chiaramente e in faccia agli altri. Giorni e settimane di Bruganelli che litigava con tutti a Ballando, dopo aver infastidito molti come signora Bonolis che faceva il crepa-crepa al resto del mondo su jet privati e borse firmate, sono poi le ore di Mammucari, nato con le telefonate moleste in tv, con Flavia Vento muta dentro una teca di vetro ai suoi piedi, e celebre soprattutto per le intemperanze e quel tipico umorismo che insolentisce gli altri, massa de deficienti che siete, come fanno certi animatori da villaggio turistico con i clienti, riscattando col sarcasmo un vita da bullizzati o insicuri. Poi il tonfo.
Se levi il cerone e spegni la telecamera
L'altra faccia della medaglia, è quel che sei quando ti levi il simbolico cerone di scena dalla faccia e la spia della telecamera che ti riprende si spegne. Quello che hai fatto ti rimbalza addosso, e trova il vero te stesso. Quello che si appella alla signora maestra perché i compagnetti di classe hanno capito male. E dunque, Mammucari, lasciato dalla fidanzata dopo il doppio "vaffa" nello studio di Fagnani, che poi implora: "Francesca, diglielo tu che il vaffanc...non era diretto a te" ma "a mio fratello Sandro che mi sono trovato di fronte fuori dallo studio". E dunque: Bruganelli che prima di ammettere la sue ferite di madre alle prese con il rifiuto di una figlia nata con disabilità (ma poi accettata) e gli scompensi creati dall'esperienza, che l'ha resa ostentatrice cinica e detestata, ha voluto recitare la parte del "personaggio" arruolato dalla tv proprio per il suo caratteraccio. Come Mammucari che si definiva "essere umano e artista che protegge la sua famiglia", a dire il vero per niente attaccata dalla Fagnani o da chi si voglia. Infine il crollo. E' dura reggere il peso della propria arroganza e ora siamo in piena zona-cenere-sul-capo. Ma solo fino al prossimo accendersi di telecamera o di Instagram, vogliamo scommettere?