"La vita in diretta" parte a razzo: ascolti da record e la ricetta del successo di Alberto Matano
Parte a razzo “La vita in diretta”: ascolti subito da record e soprattutto un clima di famiglia ritrovata e di empatia col pubblico che sono gli ingredienti più saporiti della ricetta, praticamente imbattibile, di Alberto Matano e del suo programma pomeridiano su Rai1.
Debutto da record
La nuova stagione del programma pomeridiano votato alla cronaca e all’attualità, ma anche ai grandi fatti di costume e dello spettacolo che vengono affrontati nella mezz’ora finale intorno al tavolo con i vari ospiti in studio, ha fatto registrare subito dei dati altissimi: 21,4% di share con 1 milione e 800 mila spettatori, ben tre punti di share sopra il debutto dell’anno scorso. La concorrenza di Pomeriggio5 per ora resta staccata e oscilla, a seconda delle tranche, tra il 13% e il 15%.
La scelta di non mostrare quel video choc
I terribili fatti di cronaca che si susseguono e la capacità di racconto degli inviati Rai di certo costituiscono un’ottima base. Ma è sulla scelta di come trattare quei fatti che Matano riesce a fare la differenza. Un esempio? La scelta di non mostrare il video scioccante dell’imprenditrice di Viareggio che ha investito con l’auto, uccidendolo, l’uomo che le aveva rubato la borsa. Il racconto, lungi dal perdere efficacia, riesce così a guadagnarsi la fiducia di chi sta a casa ed evita l’effetto splatter.
Rigore e assenza di voyerismo
Quando poi si tratta di raccontare le ultimissime sulla principessa Kate Middleton o lo cedimento fino alle lacrime della pugile algerina Imane Khelif, al centro delle polemiche durante le ultime Olimpiadi, Matano ne offre un resoconto giornalistico che non scade mai nel voyerismo e nella ricerca facile del pettegolezzo. E i risultati arrivano. E sono tanto più preziosi in una Rai che ha cambiato alcune caselle importantissime e che da questa stagione deve fare a meno di conduttori del calibro di Amadeus e, forse, di Fiorello.