Una scomparsa improvvisa e un legame d'amore: la storia dietro il nome di Anna Lou Castoldi
La figlia di Asia e Morgan viene riscoperta dal grande pubblico e trionfa a Ballando con le Stelle. Ma ha alle spalle anni difficili e un episodio fondamentale

"Guai a te se prendi il motorino! Non salire sullo scooter, capito?". Parole dette, e pià spesso strillate da mamma Asia Argento. Ad Anna Lou allora appena adolescente, la figlia nata da una delle coppie più tormentate degli ultimi anni: Marco "Morgan" Castoldi e appunto, Asia. Finita al centro di mille turbini, Anna Lou che ora tutti stanno scoprendo puntata dopo puntata di Ballando con le Stelle, al netto dei piercing e tatuaggi che segnano la sua mappa dei traumi e delle emozioni sul corpo esile e fino agli occhi azzurrissimi. Se è vero, come disse la nonna Daria Nicolodi, che per i problemi di coppia dei genitori le autorità la affidarono a lei perché la crescesse in un contesto più sano. Ma bando ai dettagli corrosivi, c'è una storia bella, profonda e interessante dietro e dentro il nome di Anna Lou. Dentro la prima parte del suo nome: Anna.
La sorella morta, la zia scomparsa
Asia Argento vive da sempre con una perdita che l'ha devastata. Una sorellastra scomparsa troppo presto. Si chiamava Anna Cerioli ed era la figlia di Daria Nicolodi, madre di Asia da lei concepita assieme a Dario Argento, e dello scultore e scenografo Mario Cerioli. Anna Cerioli aveva con Asia, di tre anni più giovane, un legame stretto e speciale. Spezzato nel 1994 da un incidente sullo scooter. La prima a sapere della morte di Anna era stata Fiore, figlia maggiore nata dall'unione fra Dario Argento e Marisa Casale. Fu Fiore Argento a riferire a Dario e Daria la notizia del lutto. Per tutta risposta, come ha più volte raccontato Asia Argento, i loro genitori si chiusero nell'autoisolamento e nel silenzio. A proteggere e sostenere Asia e Fiore in quel periodo terribile non c'era nessuno.
"Ti chiamerai come lei"
Così alla nascita della sua primogenita, nel 2001, Asia Argento decide di darle il nome dell'amata sorellastra scomparsa nell'incidente. Non è un caso che si chiami Anna anche la protagonista del film di Asia come regista, Scarlet Diva, molto discusso anche perché affida ad attori la ricostruzione della violenza che lei subì anni prima da Harvey Weinstein. E così la piccola Anna Lou è cresciuta affrontando tutte queste dinamiche da famiglia disfunzionale, la percezione errata di sé, il vivere a braccetto col dismorfismo, per cui non ti riconosci nella persona che vedi, e vivi male con te stessa. Con altri problemi a seguire. C'è un fantasma d'amore che la segue, un'assenza, Anna Cerioli, che ha finito per scolpire una parte dell'identità di Anna Lou, e legarla a papà Morgan, mamma Asia e ai nonni. Oltre molte ferite, e lividi che ancora pulsano mentre libera il corpo su una pista da ballo di fronte a una giuria.