Gerry Scotti si racconta: dal 'no' all'America al siparietto con Berlusconi, una vita di aneddoti da Oscar della TV

Quando Gerry Scotti appare sullo schermo, il sorriso è assicurato. E di sorrisi ne ha regalati tanti anche nel salotto di Fabio Fazio. Il "re del quiz" ha fatto tappa a "Che Tempo Che Fa" per presentare il suo nuovo libro "Quella volta", una raccolta di aneddoti che è molto più di una semplice autobiografia - è un viaggio attraverso la memoria di uno dei conduttori più amati della televisione italiana.

"Volevo conoscere Prodi ma è andato via"

"La nostra esistenza è costellata di fatti planetari e, invece, io mi ricordo quell'anno lì semplicemente perché il Milan ha vinto la Coppa dei Campioni, per esempio", ha spiegato il conduttore con il suo caratteristico sorriso. La serata è iniziata con un simpatico rimpianto: "Volevo conoscere Prodi ma è andato via, mi dovevo far firmare l'autografo", ha scherzato riferendosi all'ex presidente del Consiglio, ospite precedente della trasmissione.

Dal consiglio di Cecchetto

Con la sua inconfondibile verve, Scotti ha ripercorso gli inizi della sua carriera: "Io ho cominciato la mia carriera nel mondo dello spettacolo nell'82 perché ascoltai Cecchetto che mi consigliò di fare la radio, io gli diedi retta anche se stavo per partire per gli Stati Uniti".

All'incontro con Berlusconi

L'incontro con Berlusconi è uno degli aneddoti più simpatici: "Quando Silvio Berlusconi mi conobbe eravamo a Milano Due, in un corridoio di un palazzo della radio, io ero con Cecchetto e Berlusconi gli chiese "Claudio ma è quello lì? Se me lo dicevi chiamavo il mio ragioniere della Brianza" ma scherzava". E aggiunge un ricordo toccante: "Qualche anno dopo al funerale di Raimondo Vianello, Berlusconi mi chiamò e mi disse che in ogni posto in cui si trovava per lavoro, se sentiva la mia voce, si sentiva a casa. Questo mi fece molto piacere".

Mike Buongiorno e le cravatte

Non potevano mancare i ricordi dei grandi maestri della TV. Su Mike Bongiorno racconta: "Mike mi sgridava per le cravatte e in una puntata di "Striscia la Notizia" mi disse che sarei stato il suo erede, quando, però, non la mettevo, mi chiedeva il motivo. Lui è stato un uomo curioso e gentile fino alla fine".

Quando mandò a quel paese Pippo Baudo

Anche l'episodio con Pippo Baudo è particolarmente divertente: "Io ho sofferto per anni di lombosciatalgia e un giorno non andai in radio perché stavo male, all'epoca c'era anche Fiorello che faceva moltissimi scherzi telefonici. Quando Pippo mi chiamò io lo mandai a quel paese pensando fosse uno scherzo. Qualche minuto dopo mi richiamò la sua segretaria un po' imbarazzata".