"Il nome della Rosa" in tv, John Turturro tra i misteri di Eco

'Il nome della Rosa' in tv, John Turturro tra i misteri di Eco
di Askanews

Roma, 28 feb. (askanews) - Il capolavoro di Umberto Eco "Il nome della Rosa" arriva in tv dal 4 marzo su Rai1 con la serie evento presentata questa mattina in Rai interpretata da una cast internazionale, tra cui figurano John Turturro, Ruper Everett, Fabrizio Bentivoglio, Stefano Fresi, Greta Scarano, Roberto Herlitzka. L'autore del libro che ha venduto 55 milioni di copie in tutto il mondo aveva dato l'assenso a questa coproduzione principalmente italiana, di Palomar, 11 marzo Film, Tele Munchen Group e Rai Fiction. Il regista Giacomo Battiato è stato chiamato a dirigere questo complesso thriller storico ambientato nel 1327 in una misteriosa abbazia benedettina custode di molti segreti e teatro di feroci delitti. Lo stesso Battiato ha spiegato: "Il nome della Rosa non è un romanzo ma è un grande libro, nel senso che c'è una struttura portante di romanzo poliziesco ma dentro c'è tutto: la storia, la filosofia, si parla di amore, del ruolo della donna nel mondo, di terrorismo, di conoscenza in generale. La sfida era trasformare tutto questo in azione e in immagini".Alla presentazione de "Il nome della Rosa" in viale Mazzini, a cui erano presenti il Presidente Rai Marcello Foa e l'amministratore delegato Fabrizio Salini, il direttore di Rai Fiction Eleonora Andreatta ha sottolineato che "questa serie rientra nel disegno di internazionalizzazione della produzione Rai". "Il nome della Rosa", il cui soggetto è di Andrea Porporati, è stato venduto in 130 Paesi.Battiato ha confessato che questa importante produzione è stata possibile anche grazie ad un grande cast, guidato dall'attore John Turturro, che interpreta Guglielmo da Baskerville, uomo di grande intelligenza e capacità di osservazione che rappresenta l'Ordine francescano minacciato dal Papa Giovanni XXII. Turturro figura anche come cosceneggiatore: "Mi interessava che in questo progetto, nella sceneggiatura, nella serie, fosse inserito quanto più Eco possibile. - ha detto l'attore italoamericano - Era importante mettere il modo di pensare, di scoprire le cose del mio personaggio, l'aspetto della filosofia, insieme alla religione, alla scienza". A proposito del suo personaggio Turturro ha affermato: "Mi interessavano il suo processo mentale, le sue idee, il fatto che il sapere e la conoscenza rappresentano una protezione dal potere. E' la visione che Battiato ha condiviso con me".