Furia Flavia Vento contro Teo Mammucari dopo l'insulto a Belve. La resa dei conti dopo 20 anni
Anni di rancore esplodono in un durissimo attacco. 'Mi ha fatto passare per scema"
La guerra fredda tra Flavia Vento e Teo Mammucari si riaccende dopo anni di silenzio. La miccia è stata innescata durante la puntata di "Belve" del 10 dicembre, quando Mammucari, in un momento di tensione con Francesca Fagnani, ha sferrato un colpo basso alla showgirl, dichiarando sprezzante: "Ma che facciamo due ore così? Non sono Flavia Vento, è tremenda questa cosa".
La replica sarcastica e piena di rancore
La reazione di Flavia Vento non si è fatta attendere. Con un tweet al vetriolo, la showgirl ha risposto: "Scusa Teo Mammucari ma in che senso hai detto ieri a Belve 'Io non sono mica Flavia Vento?'", riaprendo vecchie ferite mai davvero rimarginate.
Vecchie ruggini, mai sanate
Il rancore della showgirl verso Mammucari affonda le radici nel passato. Nel 2018 (leggi l'articolo), durante un'intervista con Caterina Balivo a "Vieni da Me", la showgirl aveva già vuotato il sacco: "Io non devo niente a Teo Mammucari, anzi se non avessi fatto Libero sarebbe stato meglio". Un'accusa pesante verso colui che l'aveva lanciata nel 2000 come "valletta sotto il tavolo" nel programma "Libero". "Non mi ha aiutato in niente quel programma", aveva tuonato la Vento. "Mi ha rovinato solo l'immagine. Era un programma divertente, ma la mia figura non era esaltata, era denigrata". Parole che risuonano ancora più forti oggi, alla luce del recente scontro televisivo.
Mentre Mammucari cerca di giustificare la sua controversa apparizione a "Belve" - dove ha abbandonato lo studio dopo un acceso confronto con la Fagnani - parlando di "privacy da proteggere" e "familiari da difendere", Flavia Vento coglie l'occasione per regolare i conti, dimostrando che il tempo non ha cancellato il risentimento per quell'etichetta di "scema" che le è stata cucita addosso.
La saga continua
La saga continua, con una Flavia Vento che, dopo anni di silenzio, trova finalmente l'occasione per vendicarsi pubblicamente di chi, secondo lei, ha contribuito a danneggiare la sua immagine professionale agli albori della sua carriera televisiva.