Chi è la cantante israelo-russa respinta all'Eurovision, e cosa dice il testo che Israele ha dovuto cambiare
Troppi riferimenti, per quanto velati, al massacro del 7 ottobre e a quelli seguiti in Palestina nella caccia ad Hamas. Il passo indietro di Tel Aviv

Alla fine Israele ha dovuto fare un passo indietro. La protesta dell'Ebu, l'organismo che regola le trasmissioni audiovideo in Europa, ha indotto il Paese impegnato nella guerra contro Hamas a ritirare dalla gara musicale e televisiva dell'Eurovision la canzone October Rain, cantata dalla russo-israeliana Eden Golan, e che era stata considerata troppo sbilanciata politicamente. Non è un ritiro totale, però. La canzone della Golan è stata reintitolata Hurricane, mantiene la stessa melodia del brano contestato ma cambia il testo evitando qualsiasi rimando anche allusivo ai fatti che ancora stanno insanguinando il territorio israeliano e dei Territori palestinesi. Diventerà quindi la storia intima di una donna in un periodo di crisi e di Evoluzione personale.
Le motivazioni di Israele
La Israeli Public Broadcasting Corporation (Kan) pur esprimendo riserve ha accettato la modifica del brano dopo l'esclusione di Israele dall'Eurovision dovuta a October Rain e ha così motivato la sua scelta: "Abbiamo deciso di accogliere il consiglio giunto dal capo dello Stato, Isaac Herzog". Questi aveva chiesto agli autori di rivedere i brani presentati alla selezione in modo opportuno, le molte pressioni giunte su Tel Aviv hanno avuto effetto e il 10 marzo ci sarà il completamento della nuova canzone Hurricane.