"Potremmo..."? Chiara Francini e l'esilarante proposta ad Amadeus
L'attrice, impegnatissima a teatro, scherza sulla partecipazione al festival e si autocandida come co-conduttrice


Toscana verace, "geneticamente" simpatica come si addice ai suoi compaesani, Chiara Francini non è mai stata una che le manda a dire. E con la stessa facilità con cui riesce a passare da un ruolo serio ad un altro scanzonato, dalla conduzione tv alle fiction, passando per cinema e teatro, arriva persino ad "autoinvitarsi" al festival di Sanremo. Proprio così. "Ci andrei subito, spiega. Ho visto che Amadeus ha chiamato la Ferragni per l'apertura e chiusura, ma se vuole le altre serate ci sono. E abbozza un "Potremmo fare l'edizione delle Chiare". Insomma, l'autocandidatura è partita.
E porta in scena la sua vita
Nel frattempo, Chiara Francini è impegnatissima a teatro dove è protagonista dell’one woman show "Una ragazza come io", con la regia di Nicola Borghesi, che si svolgerà l’8 luglio a Napoli per Campania Teatro Festival. "Avevo voglia di scrivere io un testo per me e di partire dalla verità - spiega - E non c'è niente che non conosca meglio di me stessa. Come diceva Fitzgerald, la parte più bella dello scrivere è scoprire che i tuoi desideri sono desideri universali, che non sei solo". Così, con quel titolo che cita Anita Loos, la scrittrice e sceneggiatrice statunitense de "Gli uomini preferiscono le bionde", la Francini in scena ripercorre la sua vita, unica eppure così simile a quella di tanti: l'infanzia di paese a Campi Bisenzio, i nonni con cui è cresciuta nelle case popolari, la famiglia matriarcale, l'adolescenza "casualmente in una scuola della Firenze bene". Insomma, il percorso sano e caparbio di una ragazza di provincia, dove c'è anche il desiderio combattuto e vivissimo di diventare mamma e la fierezza dell'essere ora e sempre, dice, "una diversa, una strana, una fuoriposto, un'inadeguata, una parvenue".
"Il successo? Sì, ma resto una ragazza provinciale e di campagna"
"Nella vita mi sono ritrovata ad avere un minimo di successo e di agio, ma resto la ragazza provinciale di campagna. Vivo sempre questo squilibrio. Ma avere consapevolezza di quello che si è, soprattutto per noi donne, significa libertà. Non è un percorso facile, ti devi porre molte domane e molte, lo sai già, non avranno una risposta. Ma sono domande che fanno parte della vita di tutti noi". E se da Campi Bisenzio non fosse arrivata a Roma? "Non c'era possibilità che la mia storia fosse diversa da questa - assicura l'attrice, al lavoro anche per il suo nuovo romanzo -Sono testarda e volitiva e ho sempre seguito la mia passione, perché le cose non si fanno solo con la gentilezza, ma con la prepotenza, anche verso se stessi".
Giudice nella seconda stagione di di Drag Race Italia
Impegni uno dietro l'altro. In autunno, rivedremo Chiara Francini anche su Discovery+ con la seconda stagione di Drag Race Italia, il talent prodotto da Ballandi che mette in gara dieci drag queen per il titolo di Italia's First Drag Superstar a suon di talento, carisma, coraggio, eleganza e stravaganza. Con lei al tavolo dei giudici, la drag queen Priscilla e l'influencer e conduttore Tommaso Zorzi. "Lo vedrete, abbiamo alzato molto l'asticella. Amo follemente questo programma - confessa la Francini - Dietro il talent, i lustrini e le paillettes, c'è la 'ciccia', un po' come i film della commedia all'italiana che mescolavano risate e amaro della vita.

