"Che tempo che fa": è nuovo boom di ascolti, le parole di Zaki su Israele e Palestina accendono il pubblico
Il ricercatore universitario era attesissimo nel programma che ha traslocato su Nove. Grandi ascolti ma critiche sia a lui sia alle domande morbide di Fazio

Come va Che tempo che fa passato dalla Rai a Nove, canale del gruppo Discovery? Sempre meglio e questo è un buco nero per il servizio pubblico, sebbene il conduttore Fabio Fazio abbia ribadito che non c'è stata alcuna sua cacciata dalla Rai, è lui che ha scelto di continuare altrove tanto più che l'offerta economica era degna di considerazione. Resta il fatto che il grande pubblico stava aspettando il ritorno in tv di Fazio e Littizzetto, le cifre parlano chiaro: 2,2 milioni di telespettatori e l'11% di share, il programma ha battuto tutti i concorrenti tranne Cuori, la fiction di Rai 1 che ha raggiunto il 17% di share. Complice di questo successo l'attesissima ospitata di Patrick Zaki, l'attivista e ricercatore universitario a lungo prigioniero in Egitto e criticato per le sue frasi pro Palestina e contro Israele.
Il botta e risposta Fazio-Zaki
In precedenza Patrick Zaki si era trovato al centro delle polemiche per aver definito come "un killer" il leader israeliano Netanyahu, in un dibattito col direttore di La Repubblica, Maurizio Molinari andato in onda su La 7, Zaki aveva ribadito che non si può passare sopra certi eccessi della politica israeliana così come non si può dire che Hamas e i palestinesi siano la stessa cosa. Fabio Fazio ha ripreso questo tema in trasmissione, ricordando a Patrick Zaki che le sue parole avevano "suscitato molte polemiche...per il momento perché c'era stato l'attacco terroristico di Hamas. Forse non era il momento di parlare di responsabilità storiche. Oggi i distinguo bisogna farli sempre, ma ora c'è un problema di pace". Zaki ha risposto in modo composto: "Dobbiamo lavorare tutti per la pace, come riportare gli ostaggi indietro e trovare una soluzione politica. Anche le Nazioni Uniti e il Papa hanno parlato della crisi umanitaria".
Il fuoco acceso sotto la cenere
Fazio ha ribadito che "Hamas ha colpito in modo infame...forse si voleva proprio colpire un processo di paficazione" ma Zaki non è arretrato di un centimetro. Ribadendo: "La violenza produce violenza e con la pace ci deve essere la giustizia. Non bisogna tenere presente tutto quello che è successo negli anni scorsi adesso dovremmo fare attenzione solamente ad una soluzione politica. Ci sono persone che muoiono e quindi ecco perché i nostri pensieri devono andare alla pace. Dobbiamo chiedere ai leader di prodigarsi per la pace e per i civili". E ancora: "Quello che voglio è che l'Ue possa gestire varie posizioni in questo conflitto, bisogna che si aiutino gli aiuti umanitari e oggi stiamo parlando di 2 milioni di persone che non hanno acqua, elettricità e cose di base". Fra i commentatori, diversi hanno trovato l'intervista di Fazio troppo "sdraiata" verso Zaki, altri continuano a sottolineare lo sbilanciamento pro Palestina del ricercatore universitario. Di certo il grande pubblico ha premiato questo confronto.