Il boom di Alberto Angela a Napoli e la cultura che diventa show: la formula di un successo

Che “Stanotte a Napoli” fosse una sfida non c’è dubbio: è veramente difficile raccontare in modo inedito e originale una città come Napoli prigioniera di stereotipi, pregiudizi e visioni edulcorate da cartolina. Ecco qual è la ricetta innovativa di Angela

Coniugare ascolti e cultura, condivisioni sui social e qualità: facile a dirsi ma sono in pochissimi a riuscirci. Il caso più eclatante arriva ancora una volta da Alberto Angela che per Natale ha fatto un vero e proprio regalo a Rai1 portando in dote oltre 4 milioni di spettatori, quasi il 23 % di share e doppiando la concorrenza. Un risultato che ha del miracoloso in tempi come questi nei quali le prime serate si vincono con il 15% e soprattutto facendo cultura e divulgazione, ciò in cui è maestro.

E che “Stanotte a Napoli” fosse una sfida non c’è dubbio perché è veramente difficile raccontare in modo inedito e originale una città come Napoli prigioniera di stereotipi, pregiudizi e visioni edulcorate da cartolina. Il punto di vista scelto da Alberto Angela era quello notturno, di una città illuminata dalle luci riflesse sul mare del Golfo e di luoghi inesplorati o famosissimi, ma comunque vuoti di quella folla che normalmente fa loro da sfondo, come le stradine di San Gregorio Armeno, ma anche le catacombe e la Galleria Borbonica, il museo archeologico e il Cristo Velato. Così Alberto Angela a voluto ringraziare e commentare su suoi canali social: “Vorrei ringraziarvi dal profondo del cuore per averci seguito così numerosi nella puntata di "Stanotte a Napoli". L’atmosfera magica del Natale ci ha accompagnato alla scoperta di una città incredibile. Se penso alla quantità e alla varietà di elementi culturali che Napoli racchiude in sé, mi rendo conto che è stato davvero difficile riuscire a raccontare in una sola puntata tanta bellezza. Ho potuto farlo solo grazie al supporto di una squadra meravigliosa".

Va anche sottolineato che la formula messa a punto da Alberto Angela in tanti anni di programmi tv non è più quella del semplice documentario: in "Stanotte a napoli" abbiamo ascoltato Massimo Ranieri cantare "Monastero di Santa Chiara" proprio tra le pareti affrescate del meraviglioso chiostro. Così come abbiamo visto in azione Giancarlo Giannini, Serena Autieri e tanti altri artisti: un modo per raccontare luoghi e tradizioni in maniera spettacolare, facendo un vero e proprio show culturale. Insomma, quasi una nuova grammatica del linguaggio documentaristico .

"Vorrei cogliere l’opportunità", continua Alebrto Angela, " per ringraziare tutto il gruppo di lavoro della Rai e il regista Gabriele Cipollitti, che da anni mi supportano nella realizzazione delle trasmissioni, e condividere con voi alcuni scatti realizzati da me durante le riprese di Stanotte a Napoli.

"Sono foto nelle quali ho provato a fermare, in uno scatto, un dettaglio, un’atmosfera, un sentimento che, a mio modo di vedere, contribuiscono a conferire a questa città il fascino che tutto il mondo le riconosce. E poi c’è una foto del golfo di Napoli che credo rappresenti un po’ tutto. Il golfo che è la metafora di una città, di Napoli e dei napoletani, della loro indole, della loro forza, della loro anima. Il golfo che ti abbraccia, come qualcuno che ti stringe a sé fino a farti avvertire il calore del suo petto. Napoli. Vi aspetto martedì sera 28 dicembre per la prima puntata della nuova stagione di Meraviglie”. Già perché la sfida continua e ora l’erede di Piero Angela si appresta a raccontarci con il suo sguardo colmo di curiosità e di preparazione altri luoghi della penisola che noi tutti ci “illudiamo di conoscere come Procida e Ischia, i Campi flegrei, Lucca, il Gran Paradiso e il castello di Fenis.

Orgoglio e soddisfazione anche tra i vertici della Rai. Ecco le parole di Stefano Coletta, direttore di Rai1: "Colpisce che in una festività tradizionalmente contrassegnata da una fruizione televisiva disimpegnata, alla ricerca di evasione e leggerezza - commenta il direttore di Rai1 Stefano Coletta - il pubblico abbia premiato così la narrazione colta e solenne di Alberto Angela. Giancarlo Giannini, Serena Autieri, Serena Rossi, Massimo Ranieri, Marisa Laurito e Salvatore Bagni hanno punteggiato il percorso per le vie di Napoli conferendo alla puntata mille sapori diversi". Proprio come cantava Pino Daniele…