Paolo Bonolis: "Così i fantasmi mi costrinsero a cambiare casa". Il racconto shock in un video
Durante una diretta social, il conduttore ha risposto alle domande dei suoi fan, tra cui quella di uno che gli chiedeva se avesse mai avuto a che fare con dei fantasmi.
I fenomeni paranormali sono spesso considerati frutto di fantasia o superstizione, ma ci sono testimonianze che mettono in dubbio questa convinzione. Una di queste è quella di Paolo Bonolis, che ha raccontato ai suoi follower di aver vissuto una storia da brividi nella sua prima casa, dove si manifestavano delle presenze inquietanti. Durante una diretta social, il conduttore ha risposto alle domande dei suoi fan, tra cui quella di uno che gli chiedeva se avesse mai avuto a che fare con dei fantasmi. Il conduttore non si è tirato indietro e ha rivelato la sua incredibile esperienza, che lo ha spinto a cambiare abitazione.
Tutto iniziò con le luci che si accendevano, all'improvviso
"Davvero avevi i fantasmi in casa?" gli ha chiesto un fan, incuriosito dal suo racconto. Bonolis non si è sottratto alla domanda e ha risposto con la sua solita franchezza: "Sì. Il primo appartamento in cui ho vissuto da solo l’ho comprato grazie ai primi guadagni che feci con la televisione, per cercare un’indipendenza dalla famiglia. Vicino casa nostra avevano ammazzato uno e quell’appartamento piccolino non lo voleva nessuno. Io l’ho preso e amen, sono andato lì. Per un certo lasso di tempo non è successo niente - spiega - poi è iniziata una situazione strana. La notte andavo a letto e quando mi risvegliavo la mattina c’erano le luci accese, gli armadi erano parzialmente aperti, poi ha cominciato a partire lo sciacquone di notte".
Video
Bonolis ha ammesso di aver provato inizialmente perplessità e scetticismo, ma poi ha capito che si trattava di qualcosa di più di una semplice coincidenza: "Mi sono domandato cosa potesse essere, dopo un po’ era diventata una rottura di scatole, e l’ho ravvisata nella presenza di qualcosa. Allora una sera sono rientrato, ero piuttosto stanco, ho trovato le luci accese e gli armadi aperti. Ho spento tutto, mi sono messo sul divanetto del salottino e ho parlato nel buio con quella che presumevo fosse un’identità. Ho detto 'mi dispiace, tu magari vuoi comunicarmi qualcosa ma io non ti capisco. O ti fai capire, oppure se dobbiamo passare tutta la nostra esistenza qui dentro ad aprire cassetti e far partire lo sciacquone, avresti rotto anche i co....ni".
Poi la decisione: via da quella casa
Un discorso senza peli sulla lingua, che sembra aver sortito l’effetto desiderato: "Sono stato abbastanza chiaro e non è successo più niente, finché una sera venne per la prima volta Sonia (Bruganelli, ndr) a dormire da me e mi ha detto che nella notte ha visto una presenza scura che si è avvicinata al nostro letto, ha sovrastato lei e ha messo una mano su di me e ha cominciato a parlare. Io non ricordo niente. La mattina me l’ha raccontato e le ho spiegato la vicenda, da quel momento non è successo più niente. Tranne che ho cambiato casa, perché se no non si dormiva più".