Berlinguer: "Qui il lavoro che fate è pessimo, me ne vado". Ricci e Striscia colpiscono ancora. Ma chi comanda?
La conduttrice ripresa senza accorgersene mentre bastona giornalisti, staff e un dirigente. Torna il "metodo Striscia". A chi giova questo metodo?
Chi sta assegnando i servizi di Prima di domani, il nuovo format assegnato da Mediaset che raddoppia la presenza di Bianca Berlinguer sulle reti di Berlusconi? Perché alla giornalista che già aveva detto in Rai di sentirsi a malapena sopportata e per niente sostenuta dai dirigenti, i "pezzi" che vanno in onda a commento e approfondimento dei fatti che lei tratta non piacciono per niente. Tanto di minacciare di andarsene nel giro di qualche giorno. A rincarare la dose del "caso Berlinguer" (ammesso che ce ne sia davvero uno) è il fatto che l'insofferenza della conduttrice di E' sempre Cartabianca viene resa pubblica da Antonio Ricci e la sua Striscia la Notizia. Di nuovo con "l'arma" dei fuorionda che già decapitarono la presenza a Rete 4 di Andrea Giambruno, poi ex condutttore diventato subito dopo anche ex della premier Giorgia Meloni per le volgarità sessiste riprese in video.
I fuorionda della Berlinguer
Ora Ricci punta il mirino della sua zona franca televisiva (pare che nessuno possa mettergli limiti a Mediaset) su Bianca Berlinguer. Mostrata in una sequenza in cui, appena terminata la puntata di Prima di domani e prima che cominci quella di E' sempre Cartabianca, la Berlinguer si lamenta: "I pezzi fanno pena...proprio pena, tutti. Perfino quelli del settimanale". Così davanti allo staff dice: "Domani fateli venire perché glielo devo dire, così i pezzi fanno pena. Mi dite che si impegnano? Ma si impegnano male se è tutto sbagliato e voi non gli date le indicazioni. Come si impegnano questi? Fanno 'ste schifezze". E l'insofferenza della giornalista e conduttrice è tale da andare oltre e riguardare la dirigenza Mediaset, con avvertimento: "Questi sono i miei ultimi tre giorni eh? No, lo dico al dirigente qui. Non sto scherzando eh? Fino a venerdì, poi è finita. E che me frega?".
A chi giova
Con l'estendersi del metodo-Ricci a furia di fuorionda (che di solito sono questioni lavorative che non dovrebbero uscire dal luogo in cui si svolgono, per tutelare sia i nomi coinvolti sia l'azienda per cui lavorano) torna la domanda. Ma a Mediaset chi comanda? Piersilvio Berlusconi poco tempo fa ha ammesso che Antonio Ricci, per via di antichi patti professonali fin dalla nascita di Mediaset, è un intoccabile. Non c'è veramente nessuno che lo possa limitare o contrastare (come invece è successo per le volgarità del Gf di Signorini o per gli eccessi trash della D'Urso, mandata via). Ricci ha il suo tribunale affidato ai dietro le quinte, ai fuorionda, al processo video. Certo la satira colpisce soprattutto il potere. Ma dove finiscono i suoi limiti per dare inizio ad una strana forma di inquisizione affidata alle telecamere e agli audio sempre catturati dall'interno? Una cosa è certa: questo è un esercizio di potere, che colpisce a freddo e alle spalle. Tutti avvisati, a Mediaset e anche in Rai. Lo sanno dai tempi in cui l'attacco frontale prese di mira Flavio Insinna e i suoi boati contro i concorrenti di Affari tuoi.
Leggi anche: il bacio scandalo, il matrimonio rotto e ora Sanremo. Ciclone Teresa Mannino