Alessia Marcuzzi e il film con Bowie: "Mi violentò e uccise". Scene di nudo? Solo in due casi
La poliedrica showgirl parla della sua passione per il cinema e rivela qualche aneddoto delle sue esperienze sul set.
Alessia Marcuzzi, la regina dei reality, è in realtà una vera appassionata di cinema. Nonostante la sua fama televisiva, la conduttrice non nega di aver sempre sognato, da bambina, di fare l'attrice. E qualche esperienza a dire il vero l'ha pure avuta. Non ha comunque rimpianti e ammette che forse non era abbastanza portata per la recitazione. A distanza di anni si prepara a un nuovo ruolo che in qualche modo la riavvicina a quel mondo: affiancherà Carlo Conti nella cerimonia dei David di Donatello su Rai1 il prossimo 3 maggio.
La grande stima per Monica Vitti
In un'intervista al Corriere della Sera, Alessia Marcuzzi ha parlato a lungo della sua passione per il cinema nata fin da bambina, quando ha visto il suo primo film al Drive In di Casal Palocco, il quartiere in cui viveva. Nonostante la sua carriera televisiva di successo, ha avuto momenti significativi anche nel cinema, come quando ha lavorato con grandi nomi internazionali in "Il mio West" di Veronesi. Alessia interpreta la maîtresse del bordello, amante di Harvey Keitel, mentre David Bowie la violenta e uccide. Un'esperienza che ha definito paradisiaca: 'Non è da poco essere ammazzata da David Bowie. La sua presenza metteva tutti sotto tensione, spaventava già prima ancora di arrivare', racconta.
La rinuncia per amore di Inzaghi
Fu proprio durante le riprese di quel film che Keitel consigliò ad Alessia di frequentare i corsi dell'Actor's Studio di New York, ma lei rinunciò perché si innamorò di Simone Inzaghi, il padre del suo primo figlio. La passione di Alessia per il cinema, però, non si limita solo alla recitazione. È un'appassionata degli Oscar e vive ogni cerimonia come un evento personale ed emotivo, tanto da costringere chi le sta intorno a restare sveglio tutta la notte e piangere ad ogni discorso di ringraziamento.
"Mi spoglierei solo in due casi"
Un ritorno al grande schermo non è escluso per Alessia Marcuzzi, persino con scene di nudo "Queste domande si fanno solo alle donne. Aspetto che me lo chiedano Sorrentino e Lanthimos, il regista di Povere creature". Tra i suoi registi preferiti c'è anche Nanni Moretti: "Adoro il suo realismo e la sua ironia. E poi anche lui, come me, odia i sabot, le scarpe chiuse davanti e aperte sul tallone". Quindi, non ci resta che aspettare e vedere quali e se cisaranno i prossimi progetti cinematografici di questa poliedrica conduttrice.