Alba Parietti: il segreto di mamma Grazia e il coraggio di un padre che la nascondeva per salvarla
La showgirl svela il dramma di sua madre riaprendo il dibattito sulla salute mentale, un tempo considerato un tabù assoluto

"C’era una donna allegra e premurosa che, nel giro di poco tempo, diventava sospettosa, aggressiva, a tratti violenta con mio padre", racconta Alba Parietti al Corriere della Sera, aprendo uno squarcio sul passato di sua madre Grazia. Bellissima, colta, pianista raffinata, era una figura straordinaria, ma segnata da una malattia mentale mai diagnosticata. Morta nel 2010 a 78 anni, viveva un'esistenza spezzata: da un lato l'amore per la famiglia, dall'altro crisi che la portavano a vedere complotti ovunque, persino tra i suoi cari. Un dramma taciuto, custodito tra le mura di casa, perché negli anni Sessanta ammettere un disagio mentale era un rischio troppo grande.
Il peso immenso e il coraggio di papà Francesco
Il padre di Alba, Francesco, scelse di proteggere Grazia a tutti i costi. "Vigeva un 'non detto' per cui tutto andava tenuto in famiglia", spiega la showgirl. Lui, partigiano e chimico, decise di evitare il manicomio – l'unica alternativa dell'epoca – facendosi carico di un peso immenso. Grazia, da parte sua, si truccava, si vestiva impeccabile, fingeva di stare bene per non essere emarginata. Una storia che tocca il cuore e che Alba ha voluto condividere per rompere quel silenzio, con un appello: "Aprite il cuore, ascoltate queste persone". È un grido contro lo stigma, un invito a vedere la persona oltre la malattia.
Via al tabù, l'esempio di Fedez
Rispetto a quel passato, quando la salute mentale era un tabù da seppellire, oggi il mondo è cambiato. Si parla, si affronta, si dà voce al dolore. Pensiamo a Fedez, che a Sanremo ha portato il suo disagio mentale sul palco, trasformandolo in musica – il linguaggio che gli appartiene. Non più vergogna, ma un dialogo aperto, che aiuta chi soffre a sentirsi meno solo. Certo, la strada è ancora lunga: mancano strutture, supporto, consapevolezza diffusa. Ma il coraggio di parlarne, come fa Alba ricordando Grazia, è un passo enorme rispetto al silenzio di allora.
L'insegnamento per tutti: il progresso sta nel non voltare la faccia
La lezione che la storia di Alba Parietti ci lascia è che la malattia mentale non è una condanna, ma una sfida che si può affrontare insieme. Fedez, con la sua sincerità, lo ha dimostrato: "La salute mentale riguarda molti giovani. Forse ascoltare chi sembra avere tutto può farli sentire meno soli". Alba e sua madre Grazia, con il loro vissuto, ci ricordano anche che dietro ogni crisi c'è una persona, una sensibilità unica. E che il vero progresso sta nel non voltarsi dall'altra parte.