Ecco "The Young Pope", il Papa bellissimo e contraddittorio di Sorrentino e Jude Law
Lenny Belardo alias Pio XIII è tutto fuorché il Pontefice che t'aspetti: fuma come un turco, beve Coca Cola alla ciliegia e appare ingenuo e scaltro, antico e modernissimo: "Un uomo come tutti"
Bellissimo come il Donatello e deciso a farsi attendere come una rockstar per suscitare ancora più interesse e clamore. Insomma, per abile mossa di marketing. E poi quando lo fa, quando finalmente si affaccia dalla finestra di Piazza San Pietro per il primo discorso ufficiale da Papa, comincia a inveire contro la sterminata folla di fedeli che lo aspettava adorante e gioiosa e che mano a mano cambia espressione sotto la scure di quelle parole così dure, aggressive, arroganti: “Vi siete dimenticati di Dio, non vi sarò mai vicino, non ho nulla da dire a chi nutre dubbi, siete voi che dovete provare che Dio non esiste. Non vi indicherò nessuna strada: cercatela''. Il tutto nella oscurità più assoluta, senza rendere visibile il suo volto. Così che quando lo illuminano con una luce laser verde di quelle che vendono per strada, la sua reazione è durissima: ''Come osate? Non so se voi mi meritate'', dice prima di voltare le spalle alla piazza più famosa del mondo. Questo è il Papa? Sì, il Papa. Anzi, “The Young Pope”, “Il giovane Papa” immaginato da Paolo Sorrentino.

Un film lungo dieci ore e diviso in dieci puntate che approderà su Sky Atlantic dal 21 ottobre e che non mancherà di far discutere. Una serie-evento targata WildSide (la casa di produzione di Lorenzo Mieli), ma anche Hbo, Canal+, MediaPro e già venduta in 110 Paesi, un numero record che salirà ancora. D’altra parte c’è tutta la genialità del premio Oscar Paolo Sorrentino, in duplice veste di sceneggiatore e regista, in questa serie che racconta un Papa immaginario, il primo pontefice italo-americano, il più giovane della Storia a salire al soglio pontificio a soli 47 anni ma anche un uomo misterioso, abbandonato dai suoi genitori quando era bambino e cresciuto in un orfanotrofio da quella Suor Mary (la bravissima Diane Keaton) che vorrà come suo segretario particolare. Un uomo pieno di contraddizioni che si rivela tutto e il suo contrario, scaltro e ingenuo, antico e modernissimo, dubbioso e risoluto, addolorato e spietato, perfetto nella dimostrazione che l’apparenza inganna. Così come tutti i personaggi delineati da Sorrentino in quel “microcosmo di solitudini che è il Vaticano. Perché “The Young Pope” fotografa una o più solitudini che abitano quel territorio compresso e limitato che di per sé è già il manifesto dell’isolamento e della solitudine. Il Vaticano è uno Stato atipico, una città diversa da tutte le altre”. Il giovane Papa si chiama Lenny Belardo, sceglie come nome quello di Pio XIII e ha il bel volto di Jude Law, presente anche lui a Roma alla conferenza stampa della serie insieme con tutto il cast. Il suo Pio XIII è controverso, ma ancorato alle tradizioni, nessuno sa davvero cosa gli passa per la testa, ha sempre le sigaretta accesa fra i denti, beve coca cola alla ciliegia e vorrebbe la musica sempre accesa.

La star britannica brilla per compostezza e professionalità, anche nelle immagini che vengono mostrate del back stage, dove appare sempre concentratissimo e pieno di idee, nell’assoluta preoccupazione di “capire ciò che vuole il regista. E devo dire che in questo il rapporto tra me e Paolo è stato perfetto anche perché la sua sceneggiatura era già chiara e estremamente precisa. Paolo è una combinazione magica fatta da una parte di composizione estetica e dall’altra di cuore ed emozione. Io, come attore, sono solo il ponte che deve mettere in comunicazione queste due cose”.
Inevitabili anche le provocazioni e qualche annotazione polemica. Così ad alcuni giornalisti che trovano la serie poco originale, il regista risponde sereno: “Non sono d’accordo. Il clero è sempre stato rappresentato o nella sua infallibilità o, soprattutto dagli americani, nella sua malvagità. L'idea era di raccontare il clero per quello che è: esseri umani tra gli umani, con i loro pregi e i loro difetti, i loro limiti, le loro capacità, le loro incapacità: questo credo non sia mai stato fatto prima".

Dove condurrà l'agire di Papa Pio XIII è tutto da scoprire. Al centro di tutto restano questioni immense legate alla Chiesa, alla Fede e all'Uomo. Nel cast stellare la premio Oscar Diane Keaton (Suor Mary), Silvio Orlando (Cardinal Voiello), Scott Shepherd (Cardinal Dussolier), Cecile de France (Sofia), Javier Camara (Cardinal Gutierrez),Ludivine Sagnier (Esther), Tony Bertorelli (Cardinal Caltanissetta) e James Cromwell (Cardinal Michael Spencer). Di sicuro ci sarà una seconda serie alla quale Sorrentino sta già lavorando.