Sanremo: il cachet di Carlo Conti, la bufera sui social e la precisazione della Rai. Le vere cifre
Da quando, giovedì 19 gennaio, il quotidiano La Stampa ha pubblicato l’indiscrezione secondo la quale Carlo Conti prenderebbe 650 mila euro per condurre il suo terzo Festival di Sanremo si è scatenata una vera e propria bufera mediatica, rimbalzata come di consueto sui social e rinvigorita dalle nuove scosse di terremoto e dalla bufera, questa volta letterale, che si è abbattuta sull’Italia Centrale, con le tragiche conseguenze che tutti conosciamo. Così, secondo il consueto copione dell’indignazione che corre veloce sulle tastiere dei computer e dell'effetto-valanga, ecco che in tanti si sono scagliati contro Carlo Conti e contro il Festival, reo “di sperperare denaro pubblico” che andrebbe convogliato invece nelle zone flagellate da ormai 5 mesi dal sisma e da disagi di ogni genere.
"Quel compenso è lordo e comprende un contratto-quadro anche per altre trasmissioni" - C’è stato addirittura chi si è spinto a una chiamata al boicotaggio del Festival, attraverso messaggi su whatsapp e su messenger, prontamente condivisi su Facebook. Ecco perché l’ufficio stampa della Rai ha ritenuto necessario fare una precisazione che rettifica quelle indiscrezioni: “Il compenso lordo di Carlo Conti non è legato al singolo evento ma inserito in un contratto di esclusiva che comprende la conduzione, la direzione artistica del Festival e di Radio Rai e la realizzazione, in qualità di autore e conduttore, di altre trasmissioni”. In pratica, la cifra dei 650 mila euro va ascritta anche a programmi come, ad esempio, “Tale e quale Show” e “L’eredità” che lo stesso Conti conduce per Rai1.
"Grazie al Festival entrano nelle casse della Rai 23 milioni di euro" - Non solo. Nella precisazione si legge anche che “il Festival di Sanremo non pesa sulle risorse derivanti dal canone, ma da almeno due anni è in attivo grazie al contenimento dei costi e a introiti pubblicitari e ricavi commerciali per un totale stimato quest’anno di 23 milioni di Euro”. A chi, poi, richiama la Rai, in quanto azienda pubblica, a dare il proprio sostegno alle popolazioni colpite dal sisma si precisa anche che “Sanremo rappresenta una grande occasione per dare concretezza alla missione sociale del servizio pubblico radiotelevisivo. In questa edizione del Festival, la Rai dedicherà spazio al racconto della situazione del Centro Italia e alla raccolta fondi della campagna di solidarietà “Ricominciamo dalle scuole”.
Dal 31 dicembre raccolti 2 milioni di euro - L’iniziativa, avviata lo scorso 31 dicembre da Rai d’intesa con il Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione e in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile, ha già superato i 2 milioni di euro. Rai coglie l’occasione per ricordare che il compito del servizio pubblico è quello di stimolare e ricevere le donazioni che vengono girate alla Protezione Civile, unico Ente titolato alla gestione delle somme raccolte, e che i fondi derivanti dal canone non possono essere devoluti direttamente a iniziative di solidarietà”.
La copertina di Maurizio Crozza - Intanto sul fronte più propriamente dello spettacolo che sarà allestito a Sanremo dal 7 febbraio Carlo Conti ha annunciato la presenza di Maurizio Crozza e della sua “copertina del Festival” “che aprirà tutte e cinque le serate con la sua consueta verve”.