Matilda De Angelis, primadonna tostissima: "Ma ho vissuto con la sindrome dell'impostore"

Tosta, tostissima. Consapevole di sé e frichettona. E dire che c’è ancora qualcuno che si ostina a chiamarla valletta. Matilda De Angelis è la prima donna di questo Festival e non c’è dubbio che lascerà il segno

Tosta, tostissima. Consapevole di sé e frichettona. E dire che c’è ancora qualcuno che si ostina a chiamarla valletta. Matilda De Angelis è la prima donna di questo Festival e non c’è dubbio che lascerà il segno. Arriva a Sanremo sospinta dal successo della serie tv “The Undoing” dove ha sedotto, oltre a Nicole Kidman e Hugh Grant, milioni di spettatori in tutto il mondo. Ma lei non ha nessuna intenzione di “tirarsela” e anzi ci gioca. Così a chi le chiede se sia rimasta in contatto con la mitica Nicole, lei prima di riderci sopra assicura: “Tutti i giorni”. E poi ammonisce: “Ehi, guardate che sto scherzando. Io sono una così, scherzo sulle cose. Abituatevi”.

E a chi, tra i giornalisti rimane perplesso di fronte al fatto che confessi con grande naturalezza di non aver seguito il Festival per tanti anni, lei ci va giù dritta: “Dai, non prenderla così. Mi spiace. Ho visto dei film”. La musica in realtà è stato il suo primo amore che lei smitizza così: “Suonavo il violino, male. Poi la chitarra, male pure quella. Poi a 16 anni ho iniziato a girare con il mio gruppo, i Rumba De Bodas. Abbiamo girato l’Italia e l’Europa, Soprattutto l’Inghilterra. Sono stata per molto tempo artista di strada, giravamo in un furgoncino. Ed effettivamente mi fa strano essere sul palco dell'Ariston, perché ho un background un po' più fricchettone, ma il bello di essere attrice è trasformarsi in qualsiasi cosa".

Indubbiamente bella e soprattutto intensa, sui social ha fatto notizia perché si è mostrata ai tanti followers nella sincerità dei suoi difetti, brufoli in testa. Un modo per mandare un messaggio positivo di accettazione di sé e del proprio corpo che però non vuole bissare a Sanremo. E anzi rivendica: “In tanti manderanno messaggi da quel palco. Io invece voglio soprattutto godermela. Tutto qui”.

E proprio a noi di Tiscali.it che le chiediamo da dove arrivi anta consapevolezza e sicurezza di sé, confida: “A 18 anni mi sono trovata accanto a Stefano Accorsi in un film importante e io dovevo ancora dare la maturità. Ho studiato tanto, ho fatto la secchiona perché non avevo una preparazione accademica. Ho vissuto tre anni con la sindrome dell’impostore, della serie “perché avevano scelto proprio me e non qualcun altro al mio posto?”. Poi quando mi hanno scelta a livello internazionale allora in qualche modo mi sono pacificata e mi sono detta “allora me lo merito. E a questo punto ringrazio. Il mio punto di forza? I miei genitori, i miei amici di sempre e mia mamma in particolare con la quale ho un bellissimo rapporto”.

La musica, anche se non è diventato il suo lavoo, va sempre parte della sua vita. “Quando devo interpretare un personaggio, gli costruisco intorno una play list per i personaggi. Mi aiuta a entrare dentro i vari personaggi che interpreto. La musica è un teletrasporto”. E confessa: “Adoro Madame, grande talento che si muove in un mondo maschilista come quello del rap. Ma mi piace anche Gaia ed Elodie. Ma il mio grande amore resta Lucio Dalla, bolognese come me”. E così quando riusciamo a strapparle una videointervista nel suo hotel, ci lascia cantando la stupenda “Cara”: “Cosa ho davanti non riesco più a parlare …”.