L'incredibile metamorfosi di Fiorello: così lo showman ha sconfitto il nemico invisibile

C’era una volta il più grande showman italiano che viveva con una certa ansia il raffronto con le sue stesse gesta tv e con i suoi stessi ascolti bulgari. Oggi al suo posto si è materializzato il "Fiorello Liberato"

Metamorfosi Fiorello. C’era una volta uno showman, anzi il più grande showman italiano che viveva con una certa ansia il raffronto con le sue stesse gesta tv e con i suoi stessi ascolti bulgari. Come non ripetersi? Come alzare sempre un po’ più su l’asticella del gradimento, del consenso, del successo? Come non inciampare? Il risultato, come ben sappiamo, era l’eccellenza servita con il contagocce e fatta sospirare ai tanti fans. Bene, sappiate che ora quello showman non c’è più. Al suo posto si è materializzato “il Fiorello liberato”: niente più ansie o paure. Vada come vada, sembra dire con quel suo sorriso da eterno ragazzo. O meglio, l’impegno e la professionalità sono se è possibile ancora più calibrati e ricercati. Ma l’evidenza è che Fiorello non si sente più schiacciato da certe responsabilità: share e record da battere non sono più i suoi incubi. Facile, si potrebbe obiettare: il Festival di quest’anno così come quello dell’anno scorso ha nel suo amico fraterno Amadeus il fulcro, il motore, la direzione progettuale e artistica. Il che permette a Fiorello di giocare nel ruolo che predilige da sempre, quello del battitore libero; playmaker e goleador contemporaneamente, capace però di correre perfino in difesa quando c’è da soffrire, o come direbbe Ligabue “da coprire certe zone e giocare generosi”.

A ben guardare, però, c’è di più. Fiorello da qualche tempo ha fatto un passo ulteriore: da trainato è diventato trainante. È lui, che dovrebbe essere il più colpito da un Ariston vuoto e quindi incapace di reagire alle sue battute, quello che invece dà coraggio ad Amadeus e butta il cuore oltre l’ostacolo. A raccontarlo è lo stesso Ama nella prima conferenza stampa: “Rosario mi ha chiamato e mi ha detto di andare avanti perché Sanremo lo dobbiamo fare per il pubblico a casa”.

Il Fiorello liberato ovviamente non perde nessuna occasione per scherzare. E nella nuova sala stampa del Casinò di Sanremo si materializza in mascherina mimetica e rivolto ai giornalisti se ne esce così: “Nessuno di voi si può lamentare del cast. Amadeus è riuscito a mettere insieme Willie Peyote e Orietta Berti. È come se in un Governo ci fossero Lega e Pd". E poi esorcizza il Festival così: "Comunque andrà non si potrà dimenticare. Sono onorato di esserci. Con Ama cercheremo di mettere il nostro impegno per regalare serate spensierate. Riguardando le immagini dell'anno scorso, ci siamo resi conto che l'80% delle gag non erano preparate. Così stavolta non abbiamo preparato nulla e se poi non ci viene niente, saremo fottuti. Ma siamo inseparabili, neanche Renzi riuscirebbe a separarci”.

Poi rivolto all’amico che continua ad annunciare un ospite dietro l’altro lo inguaia così: “È Amadeus che ha fatto rapire il cane di Lady Gaga”. In realtà anche se non ci sarà Stefani Germanotta, al Festival arriveranno tantissimi ospiti: Laura Pausini, Ornella Vanoni, i Negramaro, Claudio Santamaria, Loredana Berté, Stefano Di Battista, oltre alle donne della kermesse, da Simona Ventura a Serena Rossi, da Matilda e Angelis a Elodie, fino a Ibrahimovic e ad Achille Lauro. La lista è ancora lunga ma la certezza è una sola: la carta vincente del Festival è sempre la stessa, Fiorello. È lui che trasforma qualsiasi momento in uno show: la domanda sul suo servizio militare a Bari si trasforma in un siparietto da applausi. Per non parlare dell’imitazione del direttore di Rai1 Coletta, preso in giro per le dotte citazioni: “presto lancerà un nuovo programma, “Il poeta mascherato”.

Fiorello arriva in sala stampa mascherato (foto Ansa)

Cosa ci sia dietro la metamorfosi non lo spiega ma si limite a raccontarne gli effetti: “Non so se avrebbe senso fare varietà di quelli che facevo prima. L’ultimo l’ho fatto 10 anni fa. Mi piace sperimentare, la verità è questa. Ora arriveranno i podcast e clubhouse. Anche se poi io sono sempre più orientato verso la radio. Quella vera, solo voce e niente immagini”. Una trasformazione dovuta all’età? Di sicuro a una maggiore consapevolezza di sé e alla maturità: “Quando c’è l’occasione giusta e l’idea giusta mi ci butto. Se non c’è un’idea che mi piace sto lì buono buono”. E così un po’ scherzando e un po’ no rilancia l’idea di un Amadeus Ter: “Fazio, Cattelan, De Filippi mettetevi l’anima in pace perché lui non molla l’osso. Me l’ha confidato”. L’amico accanto a lui se la ride e confessa: “Non farò mai un Sanremo senza Fiorello”. Ora in ogni caso è presto per parlarne. Il Festival 2021 deve ancora partire con una certezza: “Farò di tutto”, promette il Fiorello liberato. Non resta che godersi lo spettacolo.