La pagella di Maurizio Costanzo: promosso Baglioni e le vecchie glorie anticonformiste. I bocciati a sorpresa

Sanremo un po’ come Villa Arzilla, con gli anziani alla riscossa e i giovani intontiti dal “troppo web”. Maurizio Costanzo, da attento giornalista e da navigato uomo di spettacolo, guarda il Festival e ne fa un ritratto preciso, talvolta tranchant.
Quali cantanti promuove?
“Mi piacciono molto Daniele Silvestri e Simone Cristicchi”.
E i conduttori di questa edizione? Cosa ne pensa?
“Mi sono piaciute alcune cose che ha fatto Virginia Raffaele, che è bravissima. Mi riferisco, ad esempio, a quel numero sulla Carmen di Bizet. E a quello sketch con la Vanoni. Fantastiche”.
Ridevano tutti…
“La Vanoni è straordinaria. A 84 anni ha due attributi così. Lei e Gino Paoli, che di anni ne ha 85, si tengono alla grande. Li voglio vedere gli altri cantanti di Sanremo come ci arriveranno a 84 anni…”.
E cosa ne pensa dell’intesa tra Claudio Bisio e Virginia Raffaele? In molti li hanno trovati poco in sintonia l’uno con l’altra.
“Ma la Raffaele e Bisio non sono due da Festival. Lo è Michelle Hunziker. Lo è di più Favino. Bisio è più comico, più da Zelig. Intendiamoci, è bravo ma è sbagliato dentro Sanremo. Così come la Raffaele, è brava, ma non dentro Sanremo. Il Festival è una messa cantata, ha le sue regole e ci vogliono i ritmi della conduzione”.
Cos’altro le è piaciuto?
“L’acconciatura di Patty Pravo perché almeno osa”.
In effetti guardando la Vanoni, Patty Pravo e Loredana Berté viene da pensare che il vero anticonformismo ce l’abbiano le persone di una certa età. Concorda?
“Assolutamente sì. Il fatto è che i giovani sono intontiti dal web”.
Il grande favorito per la vittoria finale è Ultimo.
“Non è male ma a me piacciono Cristicchi e Silvestri”.
E Claudio Baglioni come lo vede? Sa che non è escluso a priori un “Baglioni ter”, insomma un altro incarico per un terzo Festival?
“Baglioni fa bene, è bravo, non c’è niente da dire. E io il terzo Sanremo glielo farei fare. Ha fatto innamorare mezza Italia. Ha visto come cantano e come si emozionano tante signore non giovani?”.
Ha fatto innamorare pure lei? C’è qualche canzone di Baglioni che le è particolarmente cara?
“Io ho troppi anni. Quando andava di moda “la maglietta fina”, ero già adulto. Appartengo all’epoca di Fred Bongusto e Peppino Di Capri”.
E le polemiche? Ha sentito l’ultima secondo la quale la canzone di Achille Lauro inneggerebbe alla droga?
“Sì, l’ho seguita. Se fosse vero, sarebbe grave. Nei giorni del Festival guardo sempre “Striscia la notizia” perché mi dà il contraltare. Viva Antonio Ricci”.
Ricci ha attaccato duramente Baglioni per un presunto conflitto di interessi. Cosa ne pensa?
“No so, non me ne intendo. Certo, è un po’ curioso che questo impresario sia legato a Baglioni e a tanti altri cantanti del Festival. Il sospetto ti viene ma francamente non so”.