Fiore del deserto, film su infibulazione

(ANSA) - ROMA, 5 APR - "Il giorno che ha cambiato la mia vita non è stato il mio incontro casuale con un fotografo della moda mentre pulivo i pavimenti di un fast food a Londra. La mia vita è cambiata a tre anni, quando mia madre e una mammana recisero il mio clitoride con una lametta e poi cucirono le mie piccole e grandi labbra assieme, lasciando un foro grande come la testa di un fiammifero.
I resti dei miei genitali sulle pietre del deserto li mangiarono gli avvoltoi. Due mie sorelle sono morte per questo, una dissanguata, aveva 8 anni, l'altra di parto. Io sono sopravvissuta e sono qui per denunciare questa pratica barbara sulle bambine". E' questa la scena madre del film Fiore del deserto, in uscita nelle sale italiane il 14 aprile: storia della top model Waris Dirie, nata in Somalia da una famiglia di beduini con dodici figli, da cui subisce l'infibulazione a 3 anni. Oggi è ambasciatrice Onu per la campagna contro le mutilazioni femminili. A interpretarla l'attrice-modella Liya Kebede. Regia di Sherry Hormann. .