Sanremo fa il botto, ma è polemica sul televoto. E con Israele. L'ombra dell'annullamento
Nonostante i risultati positivissimi dell'auditel, il post-Sanremo è oscurato da una controversia accesa riguardante il sistema di televoto e non solo
E' il giorno delle celebrazioni, ma anche delle polemiche. Nonostante i risultati positivissimi dell'auditel, il post-Sanremo è oscurato da una controversia accesa riguardante il sistema di televoto. Ciò che rende questa polemica un po' diversa dalle precedenti è che, durante la serata delle cover, tutti i fischi sono stati per Geolier, il rapper napoletano che con il suo 60% di preferenze avrebbe potuto vincere a mani basse. Ma così non è stato dato che Angelina Mango ha avuto la meglio con un punteggio finale del 40,3%, grazie a un'inversione di tendenza dell'ultimo minuto nei voti provenienti dalla sala stampa e dalle radio, conquistando così la tanto agognata vittoria della kermesse.
I problemi tecnici e le dichiarazioni contradditorie
Oltre alle critiche sul sistema delle votazioni, il vero problema sono state le preoccupanti anomalie che sono emerse durante la serata nel sistema di televoto. Gli artisti in gara avevano segnalato problemi tecnici, confermati successivamente dalla Rai con dichiarazioni contraddittorie: "Il televoto sta funzionando regolarmente: abbiamo parlato con i referenti di Telecom presenti qui e con i notai. C'è una valanga di voti che vengono regolarmente acquisiti, ma non arriva il messaggio di conferma. Data la mole di preferenze, Telecom ha dato priorità all'acquisizione dei voti stessi. Lo hanno confermato i notai e i referenti di Telecom presenti".
L'ombra dell'annullamento: e se fosse stato alterato il risultato?
Il fatto ha fatto storcere il naso ai telespettatori ed è stato sufficiente per mettere in allarme il Codacons, che ha prontamente riferito all'Adnkronos di aver monitorato da vicino la situazione, "raccogliendo le segnalazioni dei telespettatori che hanno speso soldi per votare il proprio artista preferito al festival di Sanremo 2024". "Eventuali problemi tecnici", ha aggiunto l'associazione dei consumatori, "e anomalie durante la raccolta dei voti del pubblico potrebbero infatti alterare l'esito della gara e falsare la classifica finale del festival. Per questo motivo, attendiamo gli accertamenti del caso e chiarimenti da parte dei soggetti responsabili, a cominciare da Rai e dalle società telefoniche. Se saranno confermati disservizi o irregolarità, siamo pronti a chiedere alle autorità competenti l'annullamento dell'intera classifica finale di Sanremo 2024".
L'ambasciatore di Israele: "Vergognoso, Sanremo sfruttato per diffondere odio"
Vincitori, televoto ma non solo. Nell'ultima ora a contestare il festival in maniera piuttosto forte e con chiaro riferimento a Ghali ( ha dichiarato sul palco: "Stop al genocidio", ndr) è anche l’ambasciatore d’Israele in Italia. Con un post su X (l’ex Twitter) Alon Bar si scaglia contro l’edizione appena conclusa di Sanremo. "Ritengo vergognoso che il palco del Festival sia stato sfruttato per diffondere odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile. Nella strage del 7 ottobre, tra le 1200 vittime, c’erano oltre 360 giovani trucidati e violentati nel corso del Nova Music Festival. Altri 40 di loro, sono stati rapiti e si trovano ancora nelle mani dei terroristi”: scrive il capo dell’Ambasciata israeliana a Roma. Che poi conclude: "Il Festival di Sanremo avrebbe potuto esprimere loro solidarietà. È un peccato che questo non sia accaduto".
Interviene la politica, Gasparri: "La Rai si scusi"
"Leggo con tristezza l'intervento sui social dell'ambasciatore di Israele in Italia, Alon Bar, che giustamente depreca alcune affermazioni fatte al festival di Sanremo, che secondo lui sono servite 'a diffondere odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile'. L'ambasciatore ricorda che 'nella strage del 7 ottobre tra le 1200 vittime c'erano oltre 360 giovani trucidati e violentati nel corso di un evento musicalè. La Rai ha perso un'altra occasione, commenta dichiara Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia e componente della commissione di Vigilanza Rai. Spero che i vertici dell'azienda si scusino con le autorità di Israele ed attuino interventi riparatori, tenuto conto delle giuste proteste dell'ambasciatore di Israele. La Rai non può vivere fuori dalla realtà. Rinnovo la mia solidarietà all'ambasciatore Bar ed al popolo di Israele che il 7 ottobre ha subito un'aggressione paragonabile alle persecuzioni della Shoah".