Cannabis, Ornella Muti rincara la dose: "Favorevole alla legalizzazione". A Sanremo è già polemica
Clima incandescente alla conferenza stampa in occasione della prima serata. Proteste per la presenza di Roberto Saviano
Il Festival non è ancora partito ma come nelle migliori tradizioni sanremesi già offre il fianco a un buon numero di polemiche. A scaldare il clima, già reso primaverile da un bel sole, arriva l'annuncio della presenza al Festival di Roberto Saviano: "A 40 anni dalla strage di Capaci, Roberto farà un bellissimo e toccante ricordo come solo lui sa fare", anticipa Amadeus. Ma la presenza dello scrittore, osteggiato da diversi esponenti politici del centrodestra, dà fuoco alle polveri delle indiscrezioni. Immediatamente il direttore di Rai1 Stefano Coletta, suo malgrado, si trova costretto a precisare che la presenza di Saviano avverrà "a titolo gratuito". Non solo. L'arrivo di Ornella Muti, primadonna di stasera, è preceduto dal caso "cannabis", che tiene banco durante la conferenza stampa.
La cannabis delle polemiche
Diversi esponenti politici di Fratelli d'Italia infatti si sono scagliati contro l'icona italiana del cinema per la sua attività in seno a una associazione che ha come obiettivo quello di dare supporto ai malati con l'uso della cannabis terapeutica. A destarne l'attenzione, una foto sui social della diva del cinema con la figlia Naike dove la si vede in bigodini e con un ciondolo con una foglia di marijuana in bella vista. "Riteniamo improprio il sostegno ala liberalizzazione della cannabis ", hanno tuonato Federico Mollicone e Maria Teresa Bellucci di FdI, "non vorremmo che Sanremo possa diventare il megafono delle posizioni del fronte della cannabis libera e del referendum". Polemiche ce rimbalzano nella conferenza stampa alla quale partecipa Ornella che spiega: "La cannabis legale è già legale e io quella spingo. Non spingo l’aspetto ludico della canna. Mi dispiace questa polemica. Forse pensano che io giro per il back stage donando canne ma si sbagliano di grosso. Ad esempio, mi curo omeopaticamente, è una mia scelta. Per ciò che riguarda la cannabis, può essere molto utile per le persone epilettiche, le persone malate. No. È una pianta che dà olii, estratti, ed è una scelta del paziente. Questo va sottolineato". Poi con la voce un po' inclinata dall'emozione, svela: "Ho avuto una mamma che negli ultimi anni della sua vita ho dovuto rimpinzare di psicofarmaci che annebbiano la loro coscienza e l’ho persa senza poterle dire "ciao" perché non mi riconosceva più. Trovo che sia sciocco riferirsi alla canna. Mi dispiace che venga confuso, sono due cose molto diverse. Credo sia giusto poter avere il diritto di curarsi anche in questo modo".
All'attrice viene anche chiesto come voterebbe al referendum per la legalizzazione delle droghe leggere: "Io non spaccio canne, sono una madre, sono una nonna, sono consapevole dei pericoli, ma credo che legalizzare le droghe leggere sia la cosa migliore", risponde. "E' una cosa complicata da gestire. Ma c'è tutto un giro pericoloso e si trovano cose ben più pesanti: meglio avere la possibilità di ottenere ricette", aggiunge l'attrice che poi sottolinea come "il vino lo possiamo bere tutti e nessuno si preoccupa. I ragazzini vanno in coma etilico continuamente. Bisognerà capire legalizzando cosa succederà".
Ornella Muti e la cittadinanza russa
Non solo. Ornella Muti è al centro dell'attenzione generale anche per aver dichiarato di voler accettare la cittadinanza russa. Una posizione che viene messa in relazione con la politica estera di Putin, con lo scontro in corso con l'Ucraina ma anche con le posizioni di ostracismo nei confronti del mondo omosessuale. "Ho una mamma russa, una famiglia in Russia e lì sono molto amata. Mi è stata offerta la possibilità di avere la cittadinanza russa. Io però non mi occupo di politica, non ragiono con quel pensiero. Vado con il cuore, vedremo quello che succederà: se questa cosa diventa un problema, deciderò cosa fare".
Amadeus: "Il sessismo non mi è mai appartenuto"
Amadeus risponde anche alla domanda di Tiscali.it, sulla sua accresciuta capacità di cavalcare le polemiche senza farsene travolgere, come accaduto il primo anno del Festival con l'accusa, del tutto pretestuosa, va ricordato doverosamente, di essere "sessista": "Non mi appartiene nessuna forma di sessismo: quella di due anni fa, finita al centro delle polemiche, era solo una frase detta dalla compagna di Valentina Rossi e ripetuta identica. Sono rimasto tranquillo, avevo deciso che il palco sarebbe stato calcato da molte signore di ogni stile e storia e così è stato. Quella polemica avrebbe travolto chiunque, ma io non mi sono fatto prendere". E ancora: "Quello che accade ora al Festival non è frutto di quella esperienza, Drusilla non è figlia di quella polemica: il mio pensiero è di totale libertà per la persona che sale sul palco. Anche parlare di inclusione vuol che dire qualcuno è rimasto escluso, ma nessuno deve essere escluso da nulla. Certamente rispetto a due anni fa sono maturato, ma sono sempre stato così, ancora prima di fare Sanremo".
Inatnto viene reso noto l'ordine di apparizione sul palco. Sarà Achille Lauro con Harlem Gospel Choir ad aprire la prima serata del festival di Sanremo. A seguire l'ordine di uscita dei 12 cantanti in gara che si esibiscono oggi: Yuman, Noemi, Gianni Morandi, La Rappresentante di Lista, Michele Bravi, Massimo Ranieri, Mahmood & Blanco, Ana Mena, Rkomi, Dargen D'Amico, Giusy Ferreri. Attesa per i Maneskin, trionfatori della scorsa edizione, ma anche per i Meduza. E ovviamente per Fiorello, il re delle sorprese.