Ascolti in calo? Amadeus si sfoga: "Mi accusavano di essere capriccioso"

La seconda sfiora i 4 mln con il 45.7%. La media è del 42.1%, la più bassa dal 2015

Ascolti in calo? Amadeus si sfoga: 'Mi accusavano di essere capriccioso'
Foto Ansa

Ascolti in calo? Amadeus non ci sta proprio e anzi parla di dati clamori e ringrazia il pubblico dichiarandosi "commosso e felice". Poi arriva anche lo sfogo: "Quando dicevo che senza pubblico non si può fare Sanremo, passavo per capriccioso. Ma questa è la verità. E a chi chiedeva la chiusura del Teatro Ariston, risponso: il teatro Ariston è chiuso ma come vedete questo non è servito a riaprire gli altri teatri". E comunque ribadisce: "Se sono pentito? No, sono fiero di essere qui. Fare il festival è un'esperienza che tocca corde diverse, consente di riaprire un settore che come tanti altri è morto da un anno a questa parte, con un riscontro economico e commerciale per l'azienda e per la città, con una presenza di sponsor importanti, come segnale di lotta, di non resa. Non mi sono pentito neanche un istante, mai".

E rilancia così: "Addirittura pensavo che gli ascolti sarebbero stati ancora più penalizzanti. I risultati mi riempiono di gioia, perché siamo tutti in modalità emergenza". "Certo, le accuse al festival come obiettivo da colpire non gli hanno fatto bene - risponde ancora alle domande - ma continuo a pensare che se avessimo avuto in platea 400-500 medici sarebbe stato bellissimo. Se chiudere Sanremo fosse servito a riaprire i teatri, lo avrei fatto. Ma i teatri sono ancora chiusi".

La seconda serata del Festival di Sanremo ha ottenuto su Rai1 10 milioni 113 mila telespettatori pari al 41.2% di share, la seconda 3 milioni 966 mila con il 45.7%. In media ha raccolto 7 milioni 586 mila spettatori con il 42.1%. Nel 2020 la seconda serata del Festival fu seguita da 12 milioni 841 mila telespettatori, pari al 52.5%, nella prima parte e da 5 milioni 451 mila con il 56.1% nella seconda. L'ascolto medio raggiunse i 9 milioni 693 mila spettatori pari al 53.3% di share. 

"Dovete considerare che questa settimana c'è la concorrenza del calcio, con 6 partite in contemporanea e che ieri ha raccolto 4,5 punti di share. Ma soprattutto c'è un momento storico che stiamo vivendo: ci sono persone che non sanno se la sera riescono a mettere il piatto a tavola, la gente è disperata, il Paese è come se vivesse una guerra". Il conduttore tv continua la sua analisi: "Quella che stiamo vivendo è una situazione anomala. Quando sei arrabbiato non vai alla festa di compleanno. Ieri un vostro collega giornalsta mi ha chiesto dove avreste potuto mangiare: non era mai successo". Tra l'altro un giornalista è stato trovato positivo questa mattina e ora si aspettano i risultati del tampone molecolare".

 

"Sanremo quest'anno non è 'evento televisivo capace di monopolizzare un intero Paese, è un programma tv. E c'è una grande differenza. Perché tutto il resto ci è stato tolto". Per questo "è una gioia maggiore fare il 42%: il 52% dell'anno scorso era una cosa bella, inaspettata, che riguardava un momento opposto rispetto a quello che stiamo vivendo". E ancora aggiunge: "Stiamo facendo tutti un lavoro straordinario, mi auguro che non accada più. Sarebbe stato facilissimo buttare la palla in tribuna e non fare il Festival".

Sanremo sconta  dunque ancora un calo di ascolti 

La media del 42.1% di share per la seconda serata rappresenta il dato più basso dal 2015, quando il primo festival di Carlo Conti raccolse il 41.67% di share (ma in valori assoluti andò decisamente meglio, con 10 milioni 91 mila spettatori). Nel 2014 andò peggio, invece, al Fazio bis: la seconda serata raccolse in media 7 milioni 711 mila spettatori con il 33.95%. Sanremo perde spettatori anche rispetto alla serata del debutto che ha avuto una media di 8 milioni 363 mila spettatori con il 46.6%. L'anno scorso il primo festival targato Amadeus era riuscito nell'impresa di migliorare di oltre un punto di share gli ascolti della prima serata, passando al 52.2% al 53.3%.