Conti fa il colpaccio: Papa Francesco al Festival. E il ciclone Jovanotti travolge e viene travolto. Debutto con 65.3% di share
Ritmo serratissimo e primi verdetti: per la sala stampa nelle prim cinque posizioni ci sono Giorgia, Simone Cristicchi, Achille Lauro, Lucio Corsi e Brunori Sas

Ma poteva Carlo Conti essere da meno di Amadeus? Eh no, se il suo predecessore ha portato al Festival il presidente della Repubblica Mattarella, lui ha rilanciato nientemeno che con il Santo Padre. Più su di così quanto a inviti non si può fare… a meno di non essere santi. E infatti gli ascolti lo premiano: sono stati 12 milioni 600mila, pari al 65.3% di share, i telespettatori - stando alla media di total audience - che hanno seguito la prima puntata. La total audience, che è proprio la novità di quest'anno, calcola anche il pubblico dello small screen (che segue cioè il programma in diretta su pc, smartphone e tablet). Lo scorso anno la prima puntata del festival - in base ai dati Auditel riferiti però esclusivamente alla tv tradizionale - aveva ottenuto in media 10 milioni 561mila telespettatori pari al 65.1% di share.
Papa Francesco e la bellezza della musica
A sorpresa Papa Francesco è apparso sugli schermi dellla prima serata del Festival poco prima delle dieci. E’ la prima volta nella storia di Sanremo. Papa Francesco si rivolge direttamente a Conti, lo ringrazia per l’invito e legge: “La musica è bellezza, è strumento di pace, una lingua che tutti i popoli parlano e raggiunge il cuore di tutti… Penso a mia mamma che mi spiegava alcune opere liriche. Penso a tanti bambini che non possono cantare per le tante ingiustizie nel mondo e le guerre. Con la musica e il canto bisogna abbracciare la pace. Spero che la buona musica possa raggiungere il cuore di tutti…” E a sottolineare il messaggio importante ci pensano Noa, israeliana e Mira Awad, palestinese che si esibiscono insieme sulle note di “Imagine”, unite nella lotta per la salvezza dei loro popoli e nella speranza che la guerra finisca.
Il ciclone Jovanotti travolge l'Ariston. E inciampa
Ma poi arriva l’energia, il vortice, il turbine: è Jovanotti d’oro vestito che mette il turbo sull’Ombelico del mondo correndo avanti e indietro in un corridoio di batteristi davanti all’Ariston tanto da inciampare (che paura per lui appena rimesso nuovo dopo l’incidente in bicicletta) e, mentre risuonano i tamburi in tutte le strade di Sanremo, entra nel foyer del teatro in mezzo a coloratissime ballerine di Bollywood e si trova in una platea esaltata che lo tocca, lo abbraccia, lo bacia, lo travolge. E parte un medley da capogiro con “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang”, “I Love you Baby”, “Fuori onda” e la romanticissima “A te”. Jova racconta l'emozione del 'corpo nuovo', la felicità dellla fisicità ritrovata: ""sono un po' bionico, titanico e anche un po' fotonico e soprattutto felice di essere qua". Ma non è finita: invita sul palco Gimbo Tamberi che, dopo aver alzato l’asticella leggendo a due voci il testo del filosofo Franco Bolelli, regala al pubblico l’annuncio tanto atteso: sarà alle Olimpiadi di Los Angeles del 2028. Tutti i suoi fan attendevano la decisione dopo il timore che si potesse ritirare dalle gare e dopo l’incubo delle Olimpiadi di Parigi rovinate dai calcoli renali. Jova chiude il suo intervento tra le ovazioni della platea ricordando Tommy Basso e cantando il singolo “Un mondo a parte” tratto dal nuovo album. E soprattutto (
"Tutti piangono a Sanremo"
Ma in questo Festival tutto gira alla grande. L’inizio di questa edizione è stato davvero d'impatto. Rivedere e sentire la voce del grande Ezio Bosso è una vera emozione. Ma questa volta Carlo Conti, dopo essere scoppiato a piangere in piena conferenza stampa, ha deciso che vuole farci scendere a tutti qualche lacrima. Anche Antonella Clerici non riesce a trattenere il pianto al ricordo dell’amico Fabrizio Frizzi (“Oggi su questo palco ci sarebbe dovuto essere anche lui”). Ma non basta: arriva Cristicchi con la struggente “Quando sarai piccola” e in platea vengono inquadrati tanti visi commossi. Ed è pure standing ovation.
Che ritmo
La serata scorre via velocissima e frizzante. Gerry Scotti arriva e mette subito allegria: esce Rkomi mezzo nudo con una giacchetta bianca aperta sul petto e lui gli dice: “La mia mamma mi diceva sempre di mettere la maglietta della salute”. Poi fa il suo primo lancio e leggendo gli autori esclama: cos’è l’elenco dei tuoi condomini?".
Tony Effe si disinnesca, Fedez è potente
Sul palco sfilano tutti e 29 i Big, con un ritmo serratissimo: la prima standing ovation arriva per Cristicchi e la sua "Quando sarai piccola", Giorgia incanta con "La cura per me", Tony Effe si disinnesca da solo e imita Califano, Fedez è potente nel racconto della sua depressione, Elodie, Rose Villain e Clara sono luce per gli occhi, Brunori Sas e Lucio Corsi convincono portando il grande cantautorato alll'Ariston. Tante le sorprese e le conferme. E poi tutti a ballare in piazza Colombo per riprendersi un po' di "self Control" con Raf.
Si chiude con la classifica delle votazioni della sala stampa. Conti rende noti solo i primi cinque classificati: Giorgia, Simone Cristicchi, Achille Lauro, Lucio Corsi e Brunori Sas.
Ecco l’ordine di esibizione dei 29 cantanti:
Gaia, Francesco Gabbani, Rkomi, Noemi, Irama. Coma_Cose, Simone Cristicchi, Marcella Bella, Achille Lauro, Giorgia, Willie Peyote, Rose Villain, Olly, Elodie, Shablo feat. Guè, Joshua, Tormento, Massimo Ranieri, Tony Effe, Serena Brancale, Brunori SAS, Modà, Clara, Lucio Corsi, Fedez, Bresh, Sarah Toscano, Joan Thiele, Rocco Hunt, Francesca Michielin, The Kolors.