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Prove generali a Sanremo: applausi per Fedez. Vuoi vedere che la profezia di Corona si avvera?

Ma per Cristicchi e per Giorgia c'è anche l'ovazione da parte dell'orchestra. Ecco le nostre impressioni dopo aver visto le prove generali all'Ariston: Lucio Corsi in versione glam rock, Achille Lauro minimalista ma d'impatto. Olly rivelazione

Cinzia Marongiudi Cinzia Marongiu   

Vuoi vedere che quell’esaltato di Fabrizio Corona ci ha preso? Da settimane l’ex (?) amico di Fedez va dicendo in giro che sarà proprio il rapper di Rozzano a vincere il Festival. E quella che sembrava una boutade in queste ultime settimane fatte di saliscendi emotivi, corna e rivelazioni prende invece corpo durante le prove generali del Festival aperte ai giornalisti. L’esibizione di Fedez è di grande impatto, lui è centrato, concentrato ed efficace. In total black con un cappotto quasi a proteggersi le spalle canta bene un brano come “Battito” in cui si mette a nudo in quel suo modo crudo e corrosivo raccontando la depressione come compagna maledetta di vita. In sala sono in tantissimi ad applaudirlo e il più sorpreso di tutti sembra proprio lui che rispetto alla sua apparizione annebbiata di dicembre sembra già un’altra persona. Se regge emotivamente può essere da podio.

Simone Cristicchi applaudito anche dall'orchestra

Ma ovviamente ci sono tanti altri artisti che potranno dargli del filo da torcere, almeno a giudicare dall’impatto visivo e sonoro che hanno le canzoni, finora solo ascoltate in anteprima, sul palco dell’Ariston. A cominciare da Simone Cristicchi, struggente e poetico come non mai, con “Quando sarai piccola”, dedicata alla madre colpita da emorragia cerebrale e poi risvegliata dal coma senza “però mai tornare a essere la stessa di prima”. Il pezzo mette i brividi, le parole sono cesellate a descrivere una situazione che chiunque di noi potrebbe prima o poi trovarsi a vivere e, dettaglio non da poco, ad applaudirlo oltre alla platea dei giornalisti c’è anche l’intera orchestra.

La grande raffinatezza di Giorgia

Applausi a scena aperta anche per Giorgia che finalmente presenta una canzone che mette in luce anche le sue straordinarie doti vocali. “La cura per me” è un vestito che le ha cucito addosso alla perfezione il ventiduenne Blanco, autore anche dei brani di Noemi e Irama, e Giorgia ci aggiunge la sua raffinatezza e la sua forza espressiva. Orchestrali e giornalisti applaudono, così come Antonella Clerici e Gerry Scotti seduti in prima fila per tutta la durata delle prove dei 29 cantanti in gara.

Achille Lauro minimal ma efficace

In zona podio bisogna anche aggiungere Achille Lauro che finalmente si è liberato di paillettes e lustrini (anche se sul green carpet sfoggia cappello con veletta) e si presenta in camicia bianca e abito nero, minimale, essenziale ma efficacissimo nella sua “Incoscienti giovani” che bazzica sul solco di “Amore disperato” e farà presa. X-Factor gli ha fatto bene, ha una nuova consapevolezza più matura e sembra non accorgersi dei gossip che lo inseguono vanamente.

Occhio a Olly

A giudicare dalla forza e dalla rabbia con cui canta anche Olly è da tenere d’occhio e potrebbe veramente essere la rivelazione di questo festival. Il fisico da rugbista aiuta la sua “Balorda nostalgia”: ha voce e rabbia.

Ranieri sempre una certezza

In tema di voce non si può evitare di parlare di Massimo Ranieri che sfoggia un’interpretazione perfetta, interrotta dagli applaudi scroscianti, e che stavolta ha una canzone molto contemporanea con un ritornello di sicura presa. L’interpretazione è teatrale ma senza un pizzico di “too much”.  “Tra le mani un cuore” si piazzerà bene.

Tony Effe "califaneggia" ma non è perfetto

Tra le messe in scena più spettacolari c’è quella di Lucio Corsi, che porta l’immaginario del glam rock e tanta poesia cantautorale: per lui tacchi alti, tutina nera aderente e top in pizzo trasparente sotto una giacchetta gialla a mo’ di Wings. Ma anche Shablo con tutto il ghota dell’hip hop riunito (Gué, Tormento e Joshua) e un sound da West Cost anni 90 che tanto ricorda i Sottotono degli albori farà presa. E che dire di Tony Effe? Califaneggia sul palco nei suoi pantaloni neri extra large ma il brano c’è anche se l’interpretazione non è impeccabile. Ma i suoi fans non vanno tanto per il sottile. In zona tormentoni i Coma Cose ne hanno azzeccato un altro e canteremo tutti la loro “Cuoricini”.

Cinzia Marongiudi Cinzia Marongiu   
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Andrea Giordano

Docente universitario, dopo 8 anni allo Ied Como, oggi insegna Cinematografia...

Emanuele Bigi

È cresciuto con la passione per il cinema che non lo ha mai mollato. È autore...

Cinzia Marongiu

Direttrice responsabile di Milleunadonna e di Tiscali Spettacoli, Cultura...

Maria Elena Pistuddi

Nata a Roma nel 1970, si è laureata in Scienze Politiche nel 1994. Dopo...

Laura Rio

Giornalista professionista, si occupa di spettacoli e televisione. Per anni...

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Cagliaritana, studi classici, giornalista pubblicista, ha intrapreso la carriera...

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In passato ha scritto per L’Unione Sarda, Il Sole 24 Ore, Cineforum, Rockstar...