Carlo Conti: "Sono antifascista, dmanda anacronistica". Antonella Clerici: "Quando qui a Sanremo sono scoppiata a piangere"
Emozione e anche commozione alla prima conferenza stampa del Festival dove Carlo Conti ha voluto accanto a sé due cari amici come Antonella Clerici “che per me è una sorella” e Gerry Scotti “con il quale abbiamo condiviso l'esperienza del covid e ci facevamo coraggio a vicenda". Ed è a quel punto che diventa inevitabile pensare a Fabrizio Frizzi: "Oggi qui ci sarebbe dovuto essere anche lui con noi". Applausi per l’amatissimo conduttore mai dimenticato.
Ma le polemiche sono dietro l’angolo anche se Carlo Conti fa il pompiere e cerca in tutti i modi di spegnerle. A cominciare da quelle politiche che al Festival non mancano mai. E invece stavolta Carlo Conti assicura: “Non ho avuto nessun tipo di pressione, di indicazione. Quest'anno meno che mai. Evidentemente l'azienda si è fidata di me, perché sa il mio modo di lavorare: non cerco le polemiche, anche se ci sono perché altrimenti non sarebbe il festival di Sanremo. E la scelta di non avere monologhi non è dettata dall'esigenza di evitare strascichi polemici, ma è solo una questione di rispetto dei tempi televisivi: con 29 brani in gara mi sembra giusto. E poi a volte su tanti temi meglio una parola che una lunga chiacchierata.
Conti: "Sono antifascista". Gerry: "I fascisti hanno ucciso metà della mia famiglia"
E a proposito di polemiche politiche c’è anche la decisa dichiarazione di antifascismo fatta da Carlo Conti su precisa richiesta: “Se mi dichiaro antifascista? Certo, che problema c'è. Ma trovo la domanda anacronistica: mi preoccupano altre cose del futuro, come l’intelligenza artificiale. Ma non dovremmo mai dimenticare quello che hanno fatto i nostri genitori e i nostri nonni per la nostra libertà". Una dichiarazione di antifascismo immediatamente replicata da Gerry Scotti: “Figuriamoci se non sono antifascista. I fascisti hanno sterminato metà della mia famiglia”. Dichiarazioni sacrosante che però visto il risalto che ha anche uno starnuto qui al Festival potrebbero portare con sé reazioni da parte di politici di area governativa, dove non è un mistero ancora in tanti hanno difficoltà a dichiararsi antifascisti.
Perché abbiamo detto sì all'autotune
Sul fronte delle polemiche si parla anche di autotune visto che quasi tutti i 29 cantanti in gara lo utilizzano. Ma anche stavolta Carlo Conti è netto: “Dire no all'uso dell'autotune a Sanremo sarebbe andare contro la logica discografica e contro la realtà”. Oggi molti cantanti lo usano. Alcuni di questi modelli non sono stati accettati, altri sì. Credo che significhi stare al passo con i tempi. Sarebbe contro la logica, che piace a tutti noi come sonorità, ammetterlo. Mi pare comunque che le grandi voci non manchino a Sanremo".
Antonella Clerici: "Il mio consiglio ad Angelina Mango e agli artisti in difficoltà"
Antonella Clerici l'ultima volta che è stata a Sanremo è scoppiata a piangere in piena sala stampa. Era per lei un periodo durissimo nel quale pur avevendo un contratto, in Rai non la facevano lavorare. Così è proprio Tiscali Spettacoli a chiederle se forte di una grande risalita dopo quel periodo così buio della sua carriera può dare qualche consiglio ai tanti giovani artisti che sono in difficoltà e che si sono voluti fermare a cominciare da Angelina Mango, vincitrice proprio qui a Sanremo l'anno scorso e ora alle prese con un momento difficile. "Qualche tempo fa sono stata lontana dalla tv per un po'. Non mi ero fermata per un mio problema personale, ma per decisione di altri. Nella nostra carriera tutti abbiamo vissuto momenti alti e bassi". E ha aggiunto: "Quel periodo mi ha insegnato a essere in pace con me stessa e ad avere una serenità e una leggerezza che oggi mi porto sul palco. Il mio è un bellissimo lavoro, ma se non c'è per un periodo non fa niente, la vita è fatta di altro. Da giovane pensi di più a quello che devi fare che al fermarti, ma quei due anni che sono stata ferma sono stati produttivi a livello di nuove idee, per trovare altre forze, altre dinamiche, altri incontri. È la vita, bisogna accettarla per quello che è".