Il ciclone Benigni si abbatte su Giorgia Meloni. Geppi mattatrice. Vincono Giorgia con Annalisa

Il ciclone Benigni si abbatte sul Festival con la straordinaria carica di umanità e divertimento che solo lui sa regalare, tra risate,commozione e applausi. Poi Geppi Cucciari si rivela matatrice della serata e strapazza Carlo Conti per tutta la serata delle cover, la più spettacolare. Standing ovation per Gianni Bella ad applaudire in sala la sorella Marcella, ma anche per Pino Daniele evocato da Rocco Hunt e soprattutto per il duetto spettacolare tra Giorgia e Annalisa, due voci magnifiche sulle note di "Skyfall". Poco prima dell'una e mezza arriva il vedetto: a vincere la serata delle cover è Giorgia con Annalisa. Al secondo posto Lucio Corsi con Topo Gigio e al terzo posto Fedez con Marco Masini.
Benigni entra direttamente con Carlo Conti e per un quarto d’ora si prende la scena, tra applausi e risate. Benigni è in grande spolvero, come sempre e fa battute a raffica giocando con la politica e il mondo dello spettacolo. “Per me è un sogno essere qui con te Carlo. Non perdo una parola di tutto quello che fai. Ti ho visto in questo tuo debutto a Sanremo. Ah no, avevi fato altri Festival ma non li avevo visti. Ti ho visto all’anno che verrà ah no, era Liorni. Sono talmente un tuo fan che ti vedo anche quando non sei tu. Sei dappertutto, su Rai 1, Rai2, Rai3. Se ora girate su Rai2 c’è lui. Complimenti per questo Festival magnifico. Tutti parlano solo del Festival. Hai paralizzato l’Italia. È tutto bloccato. Dovresti fare il ministro dei trasporti”, dice ironizzando su Salvini.
Non parliamo di politica. E invece...
“Comunque non parliamo di politica. Perché c’è nervosismo. Sono tutti tesi. Entrando ho visto Marcella Bella, le ho detto ‘Bella ciao’, è successo un casino. ‘Non si può’, per par condicio ho dovuto salutare anche i Neri per Caso. E poi sei puntualissimo. Nemmeno il Festival della canzone svizzera è così preciso. Non come Amadeus che finiva alle due. E certe serate non sono mai finite. Entrando ho visto dei cantanti degli altri Festival che aspettavano di esibirsi. ‘Andate a casa’, gli ho detto. Il Festival è finito. Ho visyo pure Tony Effe. ‘Piacere, gli ho detto, Roberto. B. Ora ti saluto Carlo C.”. Benigni è un fiume in piena. E ovviamente si butta sulla politica: "Sai chi ci sta guardando? Elon Musk. È interessatissimo all'Italia, figurati se non vede Sanremo. Gli interessa proprio. Su X ha già votato per il vincitore. Giorgia. C'era anche l'anno scorso e l'anno prima, e dai retta a me, ci sarà per diversi anni. Ci sarà per un po' di tempo, te lo dico io che mi intendo di musica". E il riferimento è ovviamente a Giorgia Meloni. Che chiama direttamente in causa così: “Elon Musk è innamorato di Giorgia lo sanno tutti. Erano sempre insieme. La testa sulle spalle. Sono innamorati. Vedi che Giorgia non è da nessuna parte? È perché sono insieme a guardare Sanremo sui suoi satelliti. Quei due sono capaci di sposarsi e di andare a fare il viaggio di nozze su Marte”.
Elon Musk sta preparando la marcia su Roma
Benigni è irrefrenabile e continua a prendere in giro la premiere e le sue frequentazioni alla Casa Bianca: "Musk è potente, ricchissimo, vuole conquistare l'Italia, vuole il potere in Italia, sta preparando la marcia su Roma, al grido di 'o Roma o Marte'. Ma non solo lui, Trump segue Sanremo, lo vuole rifare grande, lo segue da Mar-a-Lago, vuole Vasco Rossi, Mina, Celentano, 'make Sanremo great again'. Vuole tutta la Liguria, dopo la Groenlandia e il Canada, come 53esimo stato degli Usa. Ha detto: o la Liguria lo accetta, o metto un dazio del 200% sulle trofie al pesto".
Noi italiani che saliamo sul carro del vincitore
Ma non è finita, Benigni ne ha anche per noi italiani: "Noi italiani siamo il popolo più bello del mondo, siamo unici, però abbiamo anche qualche difetto in politica, abbiamo la brutta abitudine salire sul carro del vincitore. Ora ha vinto la destra, vedete quante persone dichiaratamente di sinistra si sono buttate a destra: a noi di Fratelli d'Italia, a me e a Ignazio, non piace".lRisate generali fino a quando Carlo Conti lo convince a esibirsi nella sua hit più classica: "L'inno del corpo sciolto" che tutto l'Ariston canta con lui.
La dedica a Mattarella
Per Mattarella invece Benigni ha parole dolci come miele: "Due anni fa su quel palco c'era il presidente Mattarella: si commosse, si divertì e commuovere il presidente è un'emozione che ti entra dentro il corpo e l'anima, perché è una persona straordinaria. Presidente, siamo sempre vicini alle sue parole, ci riconosciamo, non abbiamo mai sentito uscire da lei una parola che non fosse di verità e di pace. Siamo orgogliosi di essere rappresentati da lei, per la sua dignità e umanità".
Il nuovo programma su Rai1, "Il sogno"
Alla fine c'è anche un grande annuncio: Benigni farà una serata su Rai1 il prossimo 19 marzo dal titolo "Il sogno". "Sarà uno show pieno di stupore, di sorprese. Ci metterò tutta la mia gioia, il mio sentimento. Uno spettacolo di verità e bellezza. Si parlerà di noi, dell'Europa, del mondo: della nostra vita. Si parlerà delle nostre aspirazioni e soprattutto dei nostri sogni. E io sono un grande sognatore. Come diceva il grande poeta, i grandi sognatori non sognano mai da soli, e allora sogneremo tutti insieme".
Ma a Sanremo stasera c'è anche un altro ciclone
L'altra grande protagonista della serata è Geppi Cucciari e lo si capisce fin dalla sigla del Festival che si apre con un video in bianco e nero e Geppi in versione annunciatrice di decenni fa: "Signore e signori buonasera, nonostante le indicazioni del ministero del Made in Italy, nel corso della serata saranno eseguiti anche brani stranieri. Ce ne scusiamo con i telespettatori. Buona nazione, volevo dire buona visione", chiude ironizzando sulla destra la Governo. Poi entra sul palco a gara avviata e subito si prende la scena strapazzando Carlo Conti alla sua maniera caustica e corrosiva. "Quale persona, che ambisce di dare del tu all'ironia, vorrebbe salire su questo palco dopo Roberto Benigni. Grazie. Grazie, Graziella e grazie al Carlo". Applausi. Ma Geppi è una super professionista e se la cava alla grande: "Complimenti di cuore, Carlo, stai andando benissimo, ascolti più tu che i servizi segreti. Dì la verità: ti hanno chiamato perché era andato al Nove anche il segnale orario, gli altri non rispondevano al telefono". E ancora: "Dimmelo subito se c'è un bambino prodigio anche stasera, uno che ci fa sentire tutti scemi di nuovo. Il figlio di Musk aveva judo?". Le battute sono a raffica: "per preservare il politicamente corretto gli artisti dei duetti saranno indicati come Cantante 1 e Cantante 2". Si diverte anche sul regolamento: "è ricavato dal calcolo Inps per la pensione di un ventenne" e "sala stampa, televoto e giuria delle radio si guardano in cagnesco come governo e Csm. Il vincitore è Fausto Leali perché il festival è truccato! e comunque il codice decisivo per vincere è il codice iban". Risate. Più tardi in un'altra entrata sul palco mentre Carlo Conti controlla l'ora gli intima: "Io te lo buco quell'orologio...". Strapazza anche gli uomini in generale:"Quando una donna dice no è no. Quando un uomo dice no... E' perchè non ce la fa" iilanciando lo slogan contro la violenza sulle donne.
Mahmood che show
La serata va avanti velocissima e si conferma la più spettacolare. Sul palco arriva anche l'altro "co-co", Mahmood elegante e stiloso come non mai. Poco prima delle 23 Mahmood smette i panni di conduttore e si esibisce in un medley dei suoi successi: da "Bakugo" a "Soldi" a "Tuta Gold". L'Ariston si scatena.