Una leonessa. Anna Tatangelo contro il giornalista: "Io trash?". Il gesto plateale

Né mal di stomaco né rospi da ingoiare. La nuova Anna Tatangelo non incassa più. Ma reagisce. Una vera leonessa che non ha più paura di parlare, di rivendicare le sue idee e di combattere i pregiudizi di cui è stata vittima per tanti anni. Ce lo aveva confessato lei stessa nella lunga videointervista che ci aveva concesso prima di Sanremo: “Stare con se stessi è una bella scuola di vita perché ti insegna a reagire. Ovviamente devi passare attraverso momenti di sconforto, di debolezza, di fragilità. Poi arriva il momento in cui ti rialzi ma quando finalmente riesci a farlo ti riscopri più forte di prima. E magari scovi degli angoli del tuo carattere che non sospettavi di avere. Un esempio? Io oggi se una cosa non mi sta bene, lo dico. Subito. Prima ingoiavo. E andavo di mal di stomaco e di gaviscon”. E la riprova è avvenuta durante la puntata post Sanremo di “Domenica in”.

Anna si è dimostrata felice perché “finalmente si è parlato di musica e della mia voce. Ho sentito un grande affetto”. Ma commentando il suo 22esimo posto, un giornalista del Corriere della Sera ha fatto questa analisi: “Con questa canzone Anna si è tolta di mezzo il suo passato un po’ trash. Quando una fa un cambiamento è più difficile che il pubblico lo percepisca subito”. A quel punto la cantante ha ribattuto: “Vorrei che il mio futuro e il mio presente fossero talmente trash come ciò che ho fatto. Una canzone che è stata sempre definita trash dai giornalisti che è “Ragazza di periferia” è invece diventata la mia canzone per eccellenza. Ringrazio per aver fatto trash che mi ha permesso dopo 17 anni di essere ancora qui”. E rivolta al giornalista spiega: “Che cosa vuol dire la percezione generale era che io fossi trash? Io sono più contenta quando un giornalista dice “per me sei trash, per me fai schifo, per me è una canzone orribile”. Ma dire trash come se questo fosse un giudizio comune, di tutti, è completamente sbagliato”. E ha spiegato: “Ho preso la mia vita tra le mani, il disco è frutto di un’esperienza personale. Rispetto al passato sono un'artista diversa e una donna diversa. Le canzoni vanno ascoltate. Una volta non basta. Gli artisti ci lavorano per anni e poi arrivate voi e con un ascolto, magari fatto all’una di notte, fate la pagella. E dai!”. E con un gesto plateale ha preso il suo cd e lo ha regalato al giornalista: “i dischi vanno ascoltati”. E gli ha pure scvrittouna dedica la stessa che ha poi condiviso sul suo account instagram: La musica unisce e non divide”. 

Anna ha poi spiegato perché durante la sua esibizione nella finale del Festival si fosse messa a piangere: “ Mi sono emozionata perché è come se nella mia mente fossero passati tuttii Festival di Sanremo. Ed è stata un’emozione grandissima. E qualche volta è giusto lasciarle andare queste emozioni”