Sanremo 2024. Le pagelle dei cantanti della nostra top ten. Sul podio tre donne. Ma c’è anche il podio dei peggiori. Tutte le foto
Nella nostra classifica prima è Bigmama, seconda Fiorella Mannoia, terza la vincitrice del festival Angelina Mango. Ultimi tre sui 30 concorrenti i La Sad, Il Volo e i Bnkr44. Scoprite perché
di Stefano Miliani
Bigmama, Fiorella Mannoia e Angelina Mango, in questo ordine: nella nostra top ten conquistano il podio tre artiste. Per le loro canzoni e per come le hanno eseguite a Sanremo 2024. Una veterana quale Fiorella, in forma a dire poco eccellente, e due ragazze al loro primo tentativo nella gara dei big. Vi diamo i nostri primi dieci posti e con una confessione: nella cinquina finale, per vivacità e un'allegria tutt'altro che superficiale la preferita era proprio la giovane cantante di Maratea che si è aggiudicata la vittoria, la figlia di Mango rimasta troppo presto senza padre. Come ciliegina sulla torta, sotto trovate anche il nostro podio all’incontrario: i tre peggiori artisti e brani di Sanremo 2024. Sono ultimi, nettamente distaccati dal resto, proprio bocciati.
Dopo di che deve seguire un’osservazione complessiva sulla musica di Sanremo2024. Con 30 concorrenti 30 ha acquistato ancora più peso, chi sostiene che la musica è ancora una suppellettile è rimasto a qualche festival fa, Amadeus nel 2024 ha solo proseguito la strada già imboccata, la parte canora è centrale, ciononostante in questa edizione ha puntato quasi tutte le carte su ritmi da ballare, nella totale assenza del vero rap e con il rock rappresentato dalla sempre vivacissima Loredana Bertè.
Alla fine ha apparecchiato un menù musicalmente troppo omogeneo. Per fortuna hanno portato sapori speziati senza cadere nella banalità di tanta latino-americana tra i brani più riusciti, la cumbia della “Noia” della bravissima Angelina Mango e “Mariposa” di Fiorella Mannoia.
LA NOSTRA TOP TEN
1 BIGMAMA - “LA RABBIA NON TI BASTA” 9
Coraggiosa, una canzone sulla fragilità impostata con originalità (pardon per la rima). Uno dei segnali più significativi del fatto che il rinnovamento del catalogo delle canzoni giova al festival. In ottima forma nella finale, con quel tremito in più per chi è per la prima volta tra i big.
2 FIORELLA MANNOIA – “MARIPOSA” 8,5
Gran pezzo, sotto sotto ha qualche intonazione che ricorda alla lontana De André, eccellente combinazione versi/melodia e un bel testo su una donna “una nessuna centomila”. L’esibizione finale in abito lungo nero è una ulteriore prova dell’eleganza della cantante.
3 ANGELINA MANGO – “LA NOIA” 8
Al suo esordio mostra una sicurezza e una gioia contagiosa. A fine esibizione nella finale cade, si rialza e chiede scusa. E la sua “cumbia della noia” resta in testa come un felice tormentone. Saggiamente lei ha elogiato la necessità della noia, invece quando la ragazza di Maratea canta brani così è tutto fuorché noia.
4 DARGEN D’AMICO – “ONDA ALTA” 7,5
L’uptempo non sarà il più originale della storia, ciononostante l’arrangiamento rende il brano ottimo per ballare pensando o per pensare ballando. Il suo è il testo più attento a questo nostro mondo sull'orlo del precipizio, dove non sta già precipitando, e sul dramma dei migranti che affogano. Valutazione che in finale è confermata tutta.
5 MAHMOOD – “TUTA GOLD” 7,5
Con l’esibizione danzereccia, il proclama conclusivo per la libertà di tutti conferma quanto dimostrato nelle serate precedenti.
6 GHALI – “CASA MIA” 7,5
Una canzone che viene davvero da un quartiere di periferia nelle parole e nella melodia, accompagnata anche nella finale dall' "alieno". Al quale Ghali chiede se vuole dire qualcosa e la parola è "genocidio". Chiaro il riferimento all'azione del Sud Africa al Tribunale dell'Aja contro Israele per quanto accade a Gaza. Seguiranno polemiche.
7 ANNALISA – “SINCERAMENTE” 7
Come già detto, gran ritmo e ottima combinazione con le parole. Annoia un po’ che abbia sempre puntato, anche nell’ultima serata, sul medesimo look sexy con reggicalze: non che dispiaccia, non imbastiamo moralismi, ma è come se non credesse appieno nella canzone. Perde mezzo punto.
8 LOREDANA BERTÉ – “PAZZA” 7
L'anima rock di Sanremo 2024. In formissima anche nell'ultima serata.
9 ALFA – “VAI” 7
Anche in finale porta quella leggerezza e quella voglia di vivere che include tanto il ridere quanto il piangere. Semplicità (non superficialità) e sincerità, questo trasmette.
10 GEOLIER – “I P’ ME, TU P’ TE” 6,5
Con il suo napoletano ammesso in un festival che di solito ammette solo l’italiano Geolier ha forse infranto una barriera. Un buon brano. Dispiace per chi sui social lo ha attaccato con parole vergognose e sterili per la vittoria nella serata dei duetti.
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IL PODIO DEI PEGGIORI
28 LA SAD: - “AUTODISTRUTTIVO” 4,5
Il look punk vuole stupire e, chissà, magari scandalizzare con un brano dalle periferie: il trio non scandalizza proprio nessuno e sembra ben poco spontaneo, tanto meno un gruppo “di strada” anche se quella pare la provenienza. Gli abiti non sembrano affatto venire dalla strada. Chiudono la loro esperienza sanremese nella finale con una bandiera con i colori del trio. Non politica, puntualizzano, ma per valori umani, buona per tutti. Artefatti.
29 IL VOLO - “CAPOLAVORO” 4
Prendere a bersaglio il trio è diventato un gioco perfino scontato. Anche qui il titolo smentisce la retorica del pezzo. L'esibizione nella finale non fa che rimarcare i buoni motivi della bocciatura. Insipidi.
30 ULTIMO POSTO BNKR44 - “GOVERNO PUNK” 3
Boy band come una marea di formazioni già viste nel mondo e con un brano inconsistente che, di punk, ha solo il titolo. Nell'ultima serata non fanno nulla di significativo per riguadagnarsi qualche punto. Mantengono l'ultimo posto. Nessuna previsione, comunque salvo sorprese avranno un gran successo.
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