Madame rompe il silenzio: "Non ho fatto i vaccini". Poi il pentimento ma non parla del green pass. Ed è polemica
La cantautrice vicentina non è accusata di non essersi vaccinata, ma di aver esibito una falsa vaccinazione. In un post parla dei genitori no-vax e confessa di non aver fatto i vaccini ma tace su ciò su cui è indagata. Un chiarimento a metà
Finalmente Madame rompe il silenzio ma il suo è un chiarimento a metà. La cantautrice vicentina di 20 anni (ne compirà 21 il prossimo 16 gennaio), in gara al prossimo Festival di Sanremo, è coinvolta nell'indagine della procura di Vicenza su false vaccinazioni anti-Covid che a febbraio aveva portato all'arresto di tre persone, di cui due medici. Il reato ipotizzato è quello di falso ideologico, per presunta irregolarità nella procedura di ottenimento del Green pass. In pratica avrebbe ottenuto il green pass senza essersi sottoposta al vaccino.
La famiglia nella quale sono cresciuta dubita dei vaccini e della medicina tradizionale
Madame racconta di essere "nata e cresciuta in una famiglia che per vari motivi ha iniziato a dubitare dei medici e della medicina tradizionale", ammette "non solo" di non aver fatto "prontamente il vaccino del Covid", ma anche di non avere fatto "altri vaccini". Nel lunghissimo post condiviso sui social la cantautrice però spiega di aver deciso, subito dopo aver appreso di essere indagata, di rivolgersi a un infettivologo che le ha chiarito ogni dubbio e che le ha prescritto le vaccinazioni "essenziali". "Proseguo e proseguirò a completare tutte quelle necessarie per me e utili per gli altri", fa quindi sapere. Peccato però che Madame non dica niente riguardo al green pass, se cioè lo abbia ottenuto irregolarmente e se lo abbia utilizzato per continuare a esibirsi quando era necessario per legge.
Madame non è accusata di non essersi vaccinata ma di aver esibito una falsa vaccinazione
Madame, infatti, non è accusata di non essersi vaccinata, ma di aver esibito una falsa vaccinazione. Una spiegazione, la sua, che risulta monca e che di certo non mette la parola fine alla possibilità di concorrere o meno al Festival di Sanremo. Di certo se ne parlerà ancora anche se, come ha detto Amadeus qualche giorno fa, “c'è un'indagine in corso e si è innocenti finché non si viene dichiarati colpevoli". Le reazioni, sui social, non tardano ad arrivare: in tanti la accusano di non aver chiarito niente.
I post di Selvaggia Lucarelli e Myrta Merlino
Ecco cosa scrive Myrta Merlino: "Madame nel suo post ci ha spiegato tutto, tranne una cosa: se ha ottenuto un #greenpass con una falsa vaccinazione. L'unica per cui è indagata. Una supercazzola niente male. Madame o Conte Lello Mascetti?". Anche Selvaggia Lucarelli ci va giù pesante: "Qualcuno spieghi a Madame che della sua supercazzola sulle paure dei vaccini non ci interessa nulla. Il problema è se abbia o no esibito un greenpass falso e in più occasioni, perché di questo è accusata. Fine". Sono centinaia i post di questo tenore e c'è chi nota che in un solo colpo madame è riuscita a inimicarsi pro-vax e no-vax.
Non ho fatto il vaccino del covid e neanche altri vaccini
Ma ecco il racconto della giovane cantautrice: "Mi sono presa del tempo per parlare di questo qualcosa di molto personale. Ci sono così tante cose da dire che non saprei da dove cominciare ma spero con tutto il cuore che qui troviate tutto". scrive Madame, al secolo Francesca Calearo. "Sono nata e cresciuta in una famiglia che per vari motivi ha iniziato a dubitare dei medici e delle misure della medicina tradizionale spingendosi su ricerche alternative. In effetti non solo non ho eseguito prontamente il vaccino del covid, ma non ho altri vaccini. Non giudicherei a priori le scelte di una madre e di un padre innamorati di una figlia perfettamente sana dopo aver subìto un aborto qualche anno prima. Anche le cure mediche che ho ricevuto sono quasi sempre (tranne in casi in cui servivano medicine chimiche come antibiotici, antidolorifici o cortisonici) state naturali. Tuttavia, si fa presto a partire dalla ricerca di un'alternativa e finire in un girone infernale di complottismo".
Durante il Covid i miei genitori cascano nel complottismo
"Durante il covid”, scrive ancora Madame, “i miei ci cascano. Dato che sapevo che quel che dicevano si avviava in una direzione ostinata e contraria rispetto a quello che la scienza esponeva, decido di tapparmi le orecchie e di non volerne sapere più nulla né da loro né dalla televisione. Chiedo comunque ad amici e conoscenti cosa ne pensassero di questo vaccino e come immaginavo alcuni sono favorevoli e pochi altri meno. Successivamente chiedo anche a medici e a medici in pensione cosa ne pensassero e le risposte questa volta sono state tutte positive. Stavo dunque prenotando un vaccino a Milano quando mia madre mi avvisa che l'avrei fatto con lei a Vicenza. Una volta arrivata a Vicenza capisco che la sua posizione non era cambiata ma non glielo rimprovero. Successivamente sfruttando la mia convivenza da sola a Milano, sotto il controllo di me medesima soltanto, decido mossa da buona volontà e ipocondria di sottopormi a varie visite. Ne prenoto una ventina circa, di ogni tipo, anche inutilmente (come hanno detto molti medici da cui sono andata) dato che spesso la risposta è stata “signorina, lei è sana come un pesce”, salvo in alcuni casi, ma qui si entra nella mia condizione di salute e la ritengo una questione intima e privata. Chiedo ad ogni medico specializzato in ambiti inerenti al covid una sua opinione sui vaccini e la risposta è sempre e comunque stata positiva".
A fine pandemia decido di documentarmi
Così, "una volta fuori dal marasma della pandemia”, racconta ancora, “con l'ansia quasi a zero e nessuna pressione esterna decido di iniziare a stapparmi le orecchie e cominciare finalmente a documentarmi senza chiedere aiuti esterni. Noto da video, documenti, dibattiti, interviste che tutto ciò che mi dicevano i miei erano esattamente le teorie che sostenevano dei personaggi ignoranti in materia medica e chiaramente sopraffatti dalla paura. Al che mi sono spaventata, e ho intuito di aver tenuto le orecchie tappate troppo a lungo. Un giorno a pranzo in montagna arriva una telefonata dalla questura. Il lunedì mi presento da loro, sono indagata. Questa situazione mi urla in faccia che devo fare una scelta, prendere coraggio e fare la mia ultima mossa".
Ringrazio l'infettivologo che mi ha chiarito i dubbi
Ed ecco la mossa: "Dopo una lunga chiacchierata con un medico infettivologo e una revisione delle mie ultime visite, lui mi prescrive una serie di vaccinazioni che reputa essenziali. Gli espongo ogni mio dubbio, lui pazientemente lo accoglie, mi risponde con disponibilità e io comprendo. Mi dà il contatto dei suoi colleghi del centro vaccinazioni e proseguo e proseguirò a completare tutte quelle necessarie per me e utili per gli altri. Grazie Dottore", sottolinea. E chiude con alcune considerazioni: "A tutte le persone che mi hanno scritto che ho fatto bene a non vaccinarmi e tutto, voglio invitarvi ad informarvi a mente lucida, senza farvi prendere dal panico. Fidatevi delle persone giuste. Nessuno vuole il nostro male. Lottiamo tutti quanti in fondo per un solo motivo: stare in salute e stare tranquilli. Queste parole sono indirizzate anche ai miei, che reputo persone davvero intelligenti ma prese da un timore che li ha condotti in contesti poco affidabili".
"Questa è la morale". Ma intanto è già scoppiata la polemica
Per fortuna questa vicenda ha fatto ragionare anche loro e ho ricevuto dei feedback positivi rispetto alle mie nuove prese di posizione. Questa è stata la vicenda. Questa è stata la morale. Non abbiate paura. Perché la paura blocca la vita. Io vi ringrazio dell'attenzione, del supporto e dell'amore che continuate a dimostrarmi per quello che stiamo costruendo assieme. Grazie della pazienza e dell'affetto. Ci vediamo molto presto". Così si chiude la sua lunga ricostruzione, che però non chiarisce le zone d’ombra di questa vicenda. E che lascia scoperto il fianco alle contestazioni che infatti sui social non tardano ad arrivare.