SANGIOVANNI - "FARFALLE"
Fedele alla linea genderfluid, veste figo, completo rosa e grigio in lamé. Disinvolto, sciolto per il suo debutto sanremese, il santo di "Amici". La sua "Farfalle" è un uptempo che entra subito nel cervello e che farà la gioia delle tantissime ragazze pazze per lui. Voto: 6,5 GUARDA L'ESIBIZIONE
GIOVANNI TRUPPI - "TUO PADRE, MIA MADRE, LUCIA"
La mano di Pacifico, autore del pezzo e la grande tradizione della musica d'autore alle spalle; un po' De André un po' Brel. Ma poi Giovanni Truppi, polistrumentista napoletano, indossa la sua originalità. "Tuo padre, mia madre, Lucia" è meravigliosamente, coraggiosamente fuori contesto. Ha già vinto il premio Lunezia per il miglior testo e punta a quello della critica. L'unico che può contenderglielo è un certo Massimo Ranieri. Ma in ogni caso Truppi è qui a ricordarci che le parole contano. Voto: 9 GUARDA L'ESIBIZIONE
LE VIBRAZIONI - "TANTISSIMO"
Ruspanti, come loro stessi rivendicano. Il rock condito da sonorità Eighties finalmente riempie l’Ariston. Sarcina e compagni sono qui a ricordarci che prima dei Maneskin c'erano loro. Voto: 6,5 GUARDA L'ESIBIZIONE
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Festival di Sanremo, al via la seconda serata
EMMA - "OGNI VOLTA E' COSì"
Spacca. Emma si prende il palco e ne fa ciò che vuole. Padronanza assoluta e voce potente. Ascoltarla su disco e vederla in azione fa davvero la differenza. A dirigerla "la maestra" Francesca Michielin che dopo l'esibizione si abbandona in un abbraccio liberatorio tra le braccia di Emma e regala i fiori a un orchestrale. Emma invce fa il gesto femminista mentre canta un brano che sente particolarmente. In quelle donne eternamente imbrigliate in pregiudizi e clichet c'è pure lei. E il pianto liberatorio alla fine racconta soprattutto questo. Voto: 7,5 GUARDA L'ESIBIZIONE
MATTEO ROMANO - "VIRALE"
È la quota generazione Tik Tok: arriva all'Ariston per la prima volta ma non sembra affatto emozionato. La sua "Virale" lo è di nome e di fatto. Ce la ritroveremo ovunque tra radio e streaming. Voto: 6,5 GUARDA L'ESIBIZIONE
IVA ZANICCHI - "VOGLIO AMARTI"
Per la regina di Sanremo, con tre vittorie nel carnet, c'è addirittura una standing ovation. Vestita di nero, elegante, insegue l’exploit di Orietta Berti che in questi giorni si esibisce a bordo della Costa Toscana ormeggiata al largo di Sanremo. Parla di cuore con le rughe ma la sua voce è potente e precisa. La canzone musicata da Celso Valli è classica, pure troppo. Voto: 6,5 GUARDA L'ESIBIZIONE
DITO NELLA PIAGA E DONATELLA RETTORE - "CHIMICA"
Che intesa la giovane cantautrice indie e l'icona del pop anni Ottanta tra "Cobra" e "Lamette". Le più imprevedibili, le più divertenti, le più irriverenti. “E non mi servono parole per un poco di piacere, è solamente una questione di chimica chimica Chi-chi-chi-chi-chi-chi chimica chimica”. La balleremo e la canteremo tutti. VOTO: 8 GUARDA L'ESIBIZIONE
ELISA - "O FORSE SEI TU"
Sublime. Fragile e fortissima, eterea come il vestito bianco che indossa. Non sembra di questo mondo, Elisa. Torna a 21 anni dal trionfo di "Luce" e con "Forse sei tu" prenota il podio. La sua voce accarezza le note, gioca dolcissima con l'orchestra, lascia senza fiato. In sala stampa è l'unica a ricevere applausi a scena aperta. Voto: 9 GUARDA L'ESIBIZIONE
FABRIZIO MORO - "SEI TU"
Parte soffice, pianoforte e voce, poi sale ed esplode. Una dichiarazione d'amore in musica di quelle definitive, di quelle destinate a restare. "Sei tu" è intensa e sincera. Voto: 8 GUARDA L'ESIBIZIONE
TANANAI - "SESSO OCCASIONALE"
Arriva da Sanremo Giovani ma si perde in un'esecuzione imperfetta. Il brano entra in testa ma resta in superficie. VOTO: 5 GUARDA L'ESIBIZIONE
IRAMA - "OVUNQUE SARAI"
A "Gomorra" direbbero "“Ce ripigliamm' tutt' chell che è 'o nuost”: ed è con questo spirito che Irama è arrivato a Sanremo per riprendersi il Festival che l'anno scorso ha visto solo dalla stanza d'albergo. Stavolta sfodera la voce e la esercita in una ballad romantica ma anche un po' banale. La camicia a rete è super commentata sui social. VOTO: 6,5 GUARDA L'ESIBIZIONE
AKA 7EVEN - "PERFETTA COSì"
Canta e rappa su un testo che ha il merito di parlare a tante giovanissime sommerse da insicurezze sul proprio aspetto e da “ansia da apparizione”. Quasi un inno alla body positive. Disinvolto, ma non graffia. VOTO: 5,5 GUARDA L'ESIBIZIONE
HIGHSNOB E HU - "ABBI CURA DI TE"
Le due “H” del Festival formano un duo tanto affiatato quanto alieno a tutto il resto. Il rapper di Avellino trapiantato in Liguria e la giovanissima che arriva dalle Nuove Proposte dell’anno scorso raccontano la fine di un amore, la condizione dell’abbandono, le ferite spesso incolmabili. Ma anche il coraggio di continuare a voler bene, comunque. Intensi. VOTO: 6,5 GUARDA L'ESIBIZIONE