Jovanotti e Morandi incendiano l'Ariston e vincono la serata. Ma c'è chi storce il naso
Amadeus infiocchetta la serata più spettacolare di questo Sanremo dei record. A vincerla è Gianni Morandi in coppia, a sorpresa, con Lorenzo Jovanotti. Il loro medley di successi ha letteralmente incendiato l'Ariston: tutti in piedi a ballare mentre l'eterno ragazzo della musica italiana e il superospite prestato alla gara cantavano a squarciagola "Sono un ragazzo fortunato" e si abbracciavano complici in nome dell'amicizia. Ed è proprio questo doppio ruolo di Jovanotti a far storcere il naso a qualcuno: su Twitter c'è chi rileva che partecipare alla gara e fare il superospite, a televoto ancora aperto, non possa che aver avvantaggiato l'amico Morandi, che infatti nella classifica generale è balzato al secondo posto superando Elisa.
Al secondo posto Mahmood e Blanco con un'altra perfomance perfetta sulle note de "Il cielo in una stanza" e al terzo Elisa, che sulle note di "What a Feeling" di "Flashdance" ha incantato mentre le danzava intorno Elena d'Amario. Un verdetto, quello delle cover, che pesa anche sulla classifica generale dove Morandi agguanta il secondo posto e scalza Elisa, ma Mahmood e Blanco resistono in vetta. Ma a parte la gara, è stato realmente emozonante rivedere sul palcoil meglio della musica italiana, l'intensa Loredana berté, la grande Fiorella Mannoia, l'alieno Vinicio Capossela, il redivivo Gianluca Grignani, per non parlare di Arisa e Malika Ayane, due delle voci più belle che in quanto a estensione non sono seconde a nesuno.
Accanto al conduttore, avviato a furor di auditel verso "il quarto mandato" sanremese, ha brillato Maria Chiara Giannetta: frizzante, simpatica, brava. Certo, la sua apparizione non lascerà il segno come quella di Drusilla Foer, ma la sua testimonianza sul ruolo della detective non vedente in “Blanca” è toccante: “Questa esperienza mi ha insegnato a guardare senza vedere”. Ce n’è proprio bisogno.
Ecco la classifica generale: Mahmood & Blanco, Gianni Morandi, Elisa, Irama, Sangiovanni, Emma, La Rappresentante di Lista, Massimo Ranieri, Fabrizio Moro, Michele Bravi, Achille Lauro feat. Harlem Gospel Choir, Matteo Romano, Dargen D'Amico, Aka 7even, Noemi, Ditonellapiaga e Rettore, Iva Zanicchi, Giovanni Truppi, Rkomi, Le Vibrazioni, Yuman, Highsnob e Hu, Giusy Ferreri, Ana Mena, Tananai.
Le cover dedicate agli Anni 60, 70, 80 e 90, incluse le canzoni straniere, hanno il merito di portare sul palco dell'Ariston decine di grandi artisti che spalleggiano i cantanti in gara.
- Si parte con Noemi che si esibisce in You make me feel (like a natural woman), una delle hit di Aretha Franklin. Seduta al pianoforte fa un'interpretazone strepitosa, che strappa gli applausi all'Ariston e anche alla sala stampa. D'altraparte questo della black music è il suo territorio. Regina.
- Giovanni Truppi sceglie il grande Fabrizio De André con Nella mia ora di libertà. Suona con una delle sue canotte, stavolta rossa, seduto a un piano che ha costruito lui stesso. Con lui due monumenti della musica d'autore, Vinicio Capossela e Mauro Pagani che suona l'armonica a bocca. Grazie di esistere. Un omaggio che De André avrebbe di sicuro apprezzato.
- Yuman propone My Way di Frank Sinatra con Rita Marcotulli. E ancora una volta dimostra le sue straordinarie doti vocali. Bravo.
- Con Le Vibrazioni entra in campo Live and Let Die, indimenticabile hit di Paul e Linda McCartney. Sarcina e la sua band la suonano con energia. Con loro la giovanissima Sophie and the Giants. Ovazione per il maestro Beppe Vessicchio (chissà quanti Baudi vale al FantaSanremo la sua apparizione?) che finalmente si è negativizzato e si esibisce all'Ariston. Energici.
- Per Sangiovanni, sostenuto dal popolo del web che manda subito in tendenza il suo codice al televoto, arriva un'interprete d'eccezione come Fiorella Mannoia. Insieme rendono omaggio a Pierangelo Bertoli con A muso duro, inno all'integrità e suo testamento artistico e morale. Il giovanissimo talento uscito da "Amici" se la cava e gli va reso merito di aver scelto un pezzo così importante. Ambizioso.
- Emma e Francesca Michielin sono una delle coppie più attese in questa serata. Sono alle prese con Baby One More Time di Britney Spears. Il loro omaggio alla regina del pop che finalmente è tornata libera dalla tutela legale del padre-padrone è sincero. Voci pazzesche e grande presenza scenica.
- Con Gianni Morandi arriva a sorpresa l'amico Lorenzo Jovanotti e l'Ariston si incendia e si trasforma in uno stadio. Il loro medley è un concentrato di allegria e gioia di vivere. Cantano "Occhi di ragazza", "Un mondo d'amore", "Ragazzo fortunato" e Penso positivo": due animali da palcoscenico, due beniamini assoluti del pubblico di ogni età. Stasera hanno già vinto, quale che sia il risultato. Prima standing ovation della serata. Incendiari.
- Elisa con What a feeling di Irene Cara e Giorgio Moroder, brano di "Flashdance" che ha vinto l'Oscar regala un'altra interpretazione perfetta. Intorno a lei balla Elena D'Amario e incanta tutti. La standing ovation è scontata. Strepitosa. Venderà cara la pelle anche stasera.
- Achille Lauro convoca Loredana Berté per reinterpretare con lei "Sei bellissima" al femminile. Oggi non gioca a scandalizzare e anzi esce di scena con un biglietto di scuse per Loredana. Brividi. Altra standing ovation.
- Matteo Romano va sul velluto con Malika Ayane, una delle più grandi interpreti italiane. La loro versione di Your Song di Elton John è tecnicamente perfetta. Forse poco coinvolgenti rispetto agli altri.
- Irama è sul palco con Gianluca Grignani in versione Johnny Depp. Cantano La mia storia tra le dita e corrono in mezzo al pubblico. Bagno di folla liberatoria. Su Grignani si scatenano i soliti haters da tastiera che per una volta potrebbero andare in vacanza. Generosi.
- Ditonellapiaga e Rettore portano Nessuno mi può giudicare di Caterina Caselli. La sintonia tra le due è evidente, tutta questione di "Chimica". Divertenti.
Iva Zanicchi esegue Canzone di Don Backy e Detto Mariano, nella versione di Milva e ha il merito di ricordare a Sanremo questa straordinaria artista. La standing ovation per la Zanicchi, amatissima all'Ariston, è ormai un'abitudine. Ma quella di oggi giustamente è da dividere a metà con la grande Milva. Eternamente giovane.
Medley per Ana Mena con Rocco Hunt che fanno ballare tutti. Oggi chi ha comprato il biglietto usa poco la poltrona a sua disposizione. Trascinanti ma in superficie.
La Rappresentante di Lista sceglie la meravigliosa Be My Baby delle Ronettes, con Cosmo, Margherita Vicario e Ginevra e la rilegge in chiave elettro-pop. Ormai sono una certezza dell'indie contemporaneo. Bomba. Occhio al televoto.
Massimo Ranieri omaggia Pino Daniele con Anna verrà. Con lui c'è Nek. Si guardano negli occchi, impastano bene le loro grandi voci, forse rimangono troppo fedeli all'originale senza possederne tutte le sfumature. Comunque, Emozionanti.
Jovanotti torna sul palco in qualità di superospite: "Questo è il Festival dell'amicizia". Nella scaletta consegnata alla sala stampa non era previsto. E sui social c'è chi storce il naso perché ha di fatto partecipato alla gara con Morandi e ora fa il superospite. Jova regala all'Ariston anche un momento di poesia, con i versi di Bello Mondo di Mariangela Gualtieri. "In quest'ora della sera, da questo punto del mondo, Ringraziare desidero il divino labirinto delle cause e degli effetti, per la diversità delle creature che compongono questo universo singolare", è l'incipit della composizione che ha recitato.
Michele Bravi si misura con Io vorrei... non vorrei... ma se vuoi di Lucio Battisti. Forse una canzone roppo grande per lui. Di maniera.
Mahmood & Blanco rileggono Il cielo in una stanza di Gino Paoli in modo nuovo, con richiami arabeggianti. Cantano benissimo, le loro armonizzazioni funzionano. Detto alla Drusilla: Unici .
Rkomi a petto nudo gioca a fare Vasco Rossi e con i Calibro 35 presenta un medley dei successi del rocker di Zocca. Ma l'intonazione non è impeccabile. Ritenta, sarai più fortunato.
Aka 7ven duetta con Arisa sulle note di Cambiare di Alex Baroni, un artista immenso ma spesso dimenticato. Un'occasione per vedere all'opera l'inredibile estensione vocale di Arisa. Ma anche Aka 7Even al piano fa vedere che sa cantare. Intensi.
Highsnob e Hu propongono Mi sono innamorato di te di Luigi Tenco, con Mr. Rain. Qualche imperfezione di troppo anche se va loro dato atto della passione che ci mettono.
Dargen D’Amico se la vede con la Bambola di Patty Pravo. E la rivolta come un calzino senza tradirla, con inserti rap. Originale.
A Battisti rende omaggio anche Giusy Ferreri con Io vivrò senza te, in coppia con Andy dei Bluvertigo. Canta bene, omaggio sentito. Crederci sempre.
Fabrizio Moro sceglie Uomini soli dei Pooh e fa bene perché regala una signora interpretazione. Il suo graffiato esplode su questa canzone senza tempo. Forse troppo simile all'originale ma comunque bravissimo.
Chiude Tananai con A far l’amore comincia tu. Accompagnato da Rosa Chemical rende omaggio alla nostra amata Raffaella Carrà e rilegge la sua hit in chiave trap. Anche no.